Fatturazione elettronica ed enti locali: facciamo il punto

Il 31 Marzo si avvicina e la fatturazione elettronica verso le pubbliche amministrazioni locali è all’orizzonte

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L’obbligo della fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione è arrivato e ha portato con sé un primo grande cambiamento verso una gestione più snella e meno costosa delle amministrazioni centrali.

La prossima tappa prevista nella lunga marcia della digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana (fatturazione elettronica enti locali) cadrà il 31 marzo 2015 quando l’obbligo della fatturazione elettronica sarà esteso all’intera pubblica amministrazione, comprese le amministrazioni ed enti locali.

La rivoluzione della fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione coinvolgerà entro pochi mesi milioni di imprese e liberi professionisti: dall’impresa che costruisce viadotti, all’elettricista che effettua la manutenzione nei locali del municipio, al geometra che segue la perizia di un lotto da urbanizzare, fino al più semplice fornitore di servizi!

Già dallo scorso giugno molte partite iva hanno cominciato ad avere confidenza con concetti come quelli della fattura elettronica in formato FatturaPA, tracciati xml, firma digitale, conservazione sostitutiva, ecc… ma un ripasso non fa mai male.

Dal 31 marzo 2015 (escludendo rinvii poco probabili) ogni fattura emessa verso la Pubblica Amministrazione (sia centrale che locale) dovrà essere in formato elettronico nel tracciato xml denominato FatturaPA. Tracciato che da alcune settimane ha visto l’uscita delle nuove specifiche tecniche operative del formato della fattura del Sistema di Interscambio, passando così dalla versione 1.0 alla versione 1.1. Come già accaduto nella prima tappa di giugno, dal 31 marzo prossimo ogni altra forma di fattura che non sia in formato FatturaPA e trasmessa elettronicamente come prescritto non sarà ammissibile e conseguentemente non sarà liquidabile dalla Pubblica Amministrazione.

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  • Produzione del file XML: come più volte abbiamo sostenuto, non si trovano gravi complicanze nella produzione del file XML che può essere prodotto agilmente tramite un software di fatturazione elettronica come Danea Easyfatt. La parte più onerosa e complessa del sistema di fatturazione elettronica risulta invece risiedere nei vincoli normativi che caratterizzano il processo elettronico;

  • Il fornitore deve infatti apporre una firma elettronica qualificata: utile a garantire autenticità, non ripudiabilità e integrità del documento. Grazie a questa infatti la fattura elettronica prende valore legale;

  • L’archiviazione delle fatture deve avvenire tramite conservazione sostitutiva: procedura informatica capace di conferire alle fatture valore legale nel tempo. Una procedura che prevede una serie di step piuttosto complessi per essere portata a termine, oltre ad introdurre la figura del responsabile della conservazione sostitutiva, soggetto investito di importanti responsabilità.

Mentre marzo si avvicina arrivano anche i primi numeri della fatturazione elettronica che se da una parte deludono le aspettative i dati sugli invii delle fatture elettroniche che nei primi 3 mesi toccano i soli 400 mila invii, dall’altra fanno ben sperare per l’alta partecipazione anticipata da parte di molte pubbliche amministrazioni locali che a settembre contano già un terzo delle amministrazioni iscritte all’indice PA.

Leggi anche l’articolo su: Conservazione delle fatture elettroniche.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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