Fatturazione elettronica tra privati, le prime indiscrezioni su come sarà tra procedure e agevolazioni

La fatturazione elettronica tra privati vede un nuovo rinvio, ma come sarà? I dettagli della proposta per la fatturazione elettronica tra imprese

Fatturazione elettronica tra privati
 

Ci sono aggiornamenti sul tema, leggili subito: Fatturazione elettronica tra privati, arrivano gli incentivi per la e-fattura

Anche se entro la fine di febbraio 2015 il Governo avrebbe dovuto approvare le novità relative alla fatturazione elettronica tra privati introdotte dalla cosiddetta Delega Fiscale, allo stato attuale dei fatti, forse a causa dell’assenza al tavolo del Consiglio del Ministro Padoan impegnato con l’Eurogruppo, la situazione è rimasta pressoché invariata.

Restano dunque molti dubbi e perplessità sul passaggio al nuovo sistema di fatturazione che, ad oggi non è altro che una proposta pendente non ancora discussa.

Potenzialmente l’introduzione della fatturazione elettronica tra privati nasce da buoni principi. La digitalizzazione è ormai una necessità e potrebbe portare con sé moltissimi benefici:

    • semplificare gli accertamenti fiscali da parte degli organi incaricati (e magari alleviare le attese snervanti per aver ragione!);
    • alleggerire il carico burocratico alle imprese (che male non farebbe);
    • abbattere i costi e gli oneri di gestione della fatturazione sul medio periodo;
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  • l’uso di un tracciato uniformato per la produzione delle fatture (come successo con la fatturaPA) potrebbe aiutare anche i produttori di software nella creazione di automatismi sempre più efficienti e precisi.

Con l’invio fattura elettronica gli organismi incaricati ai controlli tributari avrebbero la possibilità di estrarre in modo autonomo molte informazioni necessarie a supportare le attività commerciali anche in fase di dichiarazione e liquidazione dei redditi, intercettando sul nascere eventuali fenomeni di frode ed evitando molti controlli casuali, spesso causa di enorme ansia anche per l’imprenditore o il professionista onesto.

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Fatturazione elettronica tra privati: come sarà

Forse la domanda più pressante al momento resta: in quale modo il Governo intende spingere aziende e professionisti verso l’adozione della fatturazione elettronica?

Scrutando la proposta, non ancora discussa dal Consiglio dei Ministri, si può avere una prima panoramica di come si profila la fatturazione elettronica tra privati. Pare che l’idea sia quella di creare un regime opzionale agevolato per chi sceglie di inviare le fatture in via telematica.

Il regime avrà due modalità, a scelta dell’azienda e del professionista.

  • Trasmissione parziale: si trasmettono solo alcuni dati della fattura, in via telematica, al fisco;
  • Fattura elettronica completa: le parti si scambieranno le fatture attraverso il Sistema di interscambio, lo stesso utilizzato per quelle verso la pubblica amministrazione centrale (dal 31 marzo varrà anche per la PA locale).

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Gli incentivi per stimolare l’adozione della fattura elettronica tra privati

Anche se non ancora confermati, i principali incentivi proposti a livello istituzionale dovrebbero includere:

  • un’agevolazione sui rimborsi IVA con cancellazione del visto di conformità o delle garanzie per i rimborsi superiori ai 15.000 euro;
  • l’esonero da controlli fiscali spesso molto gravosi soprattutto per le nuove, piccole e medie imprese;
  • la cancellazione di adempimenti come lo spesometro, le dichiarazioni di intento e le comunicazioni black list;
  • la possibilità di semplificare i pagamenti eliminando i tradizionali scontrini fiscali e stimolando l’adozione di strumenti per la comunicazione diretta e telematica degli importi al Fisco.

Vantaggi concreti per un cambiamento epocale che almeno nel primo periodo dovrebbe essere opzionale, concedendo ai privati l’opportunità di aderire al nuovo sistema in maniera progressiva. Voci di corridoio riportano poi il 2017 come data di una possibile conversione totale alla fatturazione elettronica tra privati, ma per ora nulla è ufficiale

L’obiettivo cardine da parte dello Stato non sembra dunque voler imporre la pillola del digitale alle aziende come accaduto con la fatturazione elettronica verso la PA, ma premiare tutti coloro i quali sceglieranno di allinearsi a quella trasformazione fiscale capace di portare maggiore efficienza, garantendo al contempo benefici percepibili dall’intero sistema-Paese.

photo credit: Artem Popov via photopin cc

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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