Finanziamenti alle imprese, il microcredito in Italia

I finanziamenti alle imprese passano anche dal microcredito che spesso può rivelarsi un ottimo aiuto. Ma, come funziona e come vi si accede?

Microcredito e finanziamenti alle imprese
 

Se anche tu sei intenzionato a sviluppare una particolare idea di business ma titubi per la mancanza di fondi, puoi richiedere il cosiddetto microcredito per le imprese, che rappresenta un valido supporto economico concesso da intermediari finanziari in accordo con l’UE a persone intenzionate a sviluppare un progetto imprenditoriale.

Per definizione, il microcredito corrisponde ad un importante strumento di sviluppo economico atto a consentire l’accesso ai servizi finanziari a tutti quei soggetti “vulnerabili” che, per mancanza di determinate garanzie, normalmente non verrebbero sostenuti-appoggiati dalle banche.

Prima di imboccare questa strada, è importante precisare che le aziende intenzionate ad ottenere il microcredito per le imprese:

  • possono ricevere un importo non superiore ai 25.000 euro e solo entro i primi cinque anni dall’apertura della partita IVA;

  • devono avere meno di 5 dipendenti o un massimo di 10 in caso di imprese societarie.

Secondo uno studio condotto tra il 2011 ed il 2014 dall’Ente Nazionale per il Microcredito, risulta evidente quanto importante stia diventando in Italia questo strumento economico che, oggi, fornisce una valida soluzione alla crescente richiesta di credito per finalità produttive e per questioni a scopo socio-assistenziale.

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Unendo entrambi gli ambiti, solo nel 2013 l’Italia ha erogato circa 10.000 microprestiti traducibili in oltre 100 milioni di euro concessi, andando a soddisfare il 42,3% delle richieste totali. Trattasi di una tendenza in forte crescita che, comunque, denota profonde differenze tra i due ambiti sopraccitati per numero di domande presentate e concessioni accettate. Infatti:

  • gli interventi di carattere socio-assistenziale vengono soddisfatti in una percentuale del 60% e concedono importi piuttosto modesti che, mediamente, non superano i 4.500 euro per richiedente.

  • mentre gli interventi di carattere imprenditoriale soddisfano meno di 1/3 delle domande complessive, ma gli importi concessi superano i 19.000 euro per richiedente.

Oltre alle due macrocategorie appena descritte, in Italia il microcredito si differenzia anche a seconda del fatto che i prestiti vengano concessi da:

Programmi nazionali:

  • assecondano il 45% dei microcrediti concessi;
  • erogano il 41% dell’ammontare complessivo;
  • propongono microprestiti di importo medio pari a 9.500 euro.

Progetti degli enti regionali:

  • assecondano il 29% dei microcrediti concessi;
  • erogano il 42% dell’ammontare complessivo;
  • propongono microprestiti di importo medio superiore ai 15.000 euro.

“Microcosmo del microcredito”:

  • asseconda il 27% dei microcrediti concessi;
  • eroga il 17% dell’ammontare complessivo;
  • propongono microprestiti di importo medio pari a 6.500 euro.

Come anticipato in precedenza, per richiedere tali prestiti a condizioni agevolate, è necessario rivolgersi ad intermediari locali in accordo con l’UE, che partecipino ad una delle seguenti iniziative:

  • COSME: programma per la competitività e l’innovazione che fornisce un supporto per l’avvio-espansione delle piccole e medie imprese (Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises ).

  • Progress: strumento di microfinanziamento che concede microcrediti sia a quei soggetti che, dopo la perdita del precedente posto di lavoro, manifestano la volontà di avviare una propria impresa, sia anche a quelle persone che intendono sviluppare imprese già esistenti, ma non riescono ad ottenere finanziamenti dal tradizionale settore bancario.

  • JEREMIE: risorse europee congiunte per micro-piccole-medie imprese, che consentono alle Nazioni dell’EU di sfruttare i fondi strutturali europei per sostenere le piccole e le microimprese (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises).

A seguito di quanto detto, è chiaro come il microcredito per le imprese si stia progressivamente trasformando in una sorta di vera e propria ancora di salvezza, a cui aggrapparsi per migliorare la condizione economica dell’intero Paese. Un Paese da troppi anni in balia di problematiche finanziarie che, oggi, forse possiamo cominciare a risolvere anche e soprattutto grazie a manovre del genere.

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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