Recupero di liquidità da condòmini virtuosi

 

E' usanza, quando una situazione di morosità crea problemi di liquidità al condominio, chiedere aiuto ai condòmini di effettuare il reintegro della cifra necessaria tramite l'accantonamento in un apposito fondo.

 

Si fa presente che, sebbene questa pratica sia piuttosto comune, l’eventuale delibera di accollo dei debiti dei condomini morosi, normalmente con la costituzione di un fondo cassa ad hoc, è radicalmente nulla e impugnabile in qualsiasi momento dai condomini contrari o non presenti in assemblea ai sensi dell’art. 1137 c.c. (vedi fonte).

 

Volendo tuttavia precedere con il recupero di liquidità, si dovrà agire in questo modo:

Uso del fondo

Il fondo così creato ha lo scopo di identificare in contabilità l'operazione di "finanziamento" da parte dei condòmini e non va usato per registrare l'uscita delle spese di gestione sostenute dal condominio, anche quando queste usano liquidità chiaramente attribuibile al fondo.

 

Recupero della morosità

Nel momento in cui si andranno a recuperare le quote (quindi il condòmino moroso - o chi per esso - effettuerà un versamento rateale) si dovrà contestualmente smobilizzare il fondo, per pari importo, riaccreditando quindi a ciascuno dei condòmini virtuosi l'importo anticipato.