Reverse charge

 

Emissione di una fattura con reverse charge

Nelle righe della fattura emessa è sufficiente utilizzare uno dei codici predefiniti “R17…” o “R74” . Se tali codici non sono più presenti, o se nessuno di quelli presenti è adatto al tipo di operazione da fatturare, è possibile creare un nuovo codice da Strumenti > Tabelle > Aliquote Iva: va inserito un nuovo Codice con Imposta 0%, Natura Iva “N6.x:  Vend. reverse charge (...)” (scegliere la causale più adatta) e nella Descrizione va inserito l’opportuno riferimento legislativo.

 

Registrazione di una fattura di acquisto con reverse charge

Gli acquisti in reverse-charge (nazionale, intra-UE ed extra-UE) vanno registrati con un'apposita numerazione (consigliamo la numerazione "/RC", comunque personalizzabile in Opzioni > Varie, anche specificando più numerazioni separate da virgola).

Con questo sistema Easyfatt sarà in grado di produrre:

Registrazione della fattura

Registrare l'imponibile associandovi il cod. iva 22r (se tale codice non esiste, va prima creato da Strumenti > Tabelle > Aliquote Iva: codice denominato 22r, imposta 22%, indetr. 0%, natura Iva Acq. reverse charge, descrizione "Imp. 22% Reverse charge"). La registrazione con questo codice Iva esporrà quindi l'Iva, seppur non dovuta al fornitore.

(Nota: in questa spiegazione si fa riferimento al codice 22r ovvero con aliquota al 22%. Se l'aliquota reale è diversa, si dovrà creare un nuovo codice, ad esempio 10r per l'Iva al 10%)

Se l’acquisto non è nazionale ma bensì intra-comunitario o extra-comunitario, creare rispettivamente i codici 22u con descrizione “Imp. 22% acquisti UE” o 22x con descrizione “Imp. 22% acquisti extra-UE”.

Competenza Iva

È importante sapere che, a differenza delle registrazioni fatture, per normativa le registrazioni di reverse charge non possono essere messe in competenza in un periodo antecedente a quello della data di registrazione.