Fatturazione elettronica e condominio: guida per l’amministratore

Il condominio ha l’obbligo di ricevere fattura elettronica? E deve dotarsi di un codice SDI? Ecco le risposte.

Fattura elettronica e amministratori di condominio: cosa cambia e come adeguarsi
 

Sebbene siano passati diversi anni dalla sua introduzione nel nostro ordinamento, la fatturazione elettronica continua a rappresentare un punto critico per molti amministratori di condominio.

La normativa, infatti, ha subito numerose modifiche nel tempo, rendendo difficile avere una visione chiara e aggiornata.

Per questo motivo, nelle prossime righe analizzeremo lo stato attuale della fatturazione elettronica in ambito condominiale, chiarendo le principali regole oggi in vigore.

Il condominio ha l’obbligo di ricevere la fattura elettronica?

Il condominio, a oggi, non rientra soggetti obbligati a utilizzare la fatturazione elettronica.

Questo perché, possedendo solo un codice fiscale, viene equiparato al consumatore finale: di conseguenza non ha l’obbligo di ricevere fatture elettroniche e può chiedere di ricevere una copia analogica di questi documenti, cartacea o in pdf.

Detto ciò, non bisogna pensare che la fatturazione elettronica sia solo un onere per le aziende e un passaggio inutile per i condomìni. Al contrario, scegliere di adottarla anche in questo ambito può portare diversi benefici, sia per il condominio, sia per l’amministratore.

Per esempio, la fatturazione elettronica permette all’amministratore di snellire la ricezione e la conservazione della documentazione.

Inoltre, con un sistema di registrazione automatica, può evitare totalmente l’inserimento manuale dei dati: il che significa meno errori, meno tempo perso e più efficienza nel lavoro quotidiano.

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È bene ricordare che l’unico documento valido ai fini fiscali è la fattura elettronica. Questo significa che, in caso di discordanze tra la copia di cortesia (cartacea o pdf) e quella elettronica, a prevalere sarà quest’ultima.

Il condominio ha un codice SDI?

Il condominio non ha l’obbligo ad avere un codice SDI (o destinatario), ossia il codice univoco utilizzato dal Servizio di Interscambio per la trasmissione delle fatture elettroniche.

Ciò però non significa che non possa averne uno: è possibile richiederlo e comunicarlo ai fornitori al momento dell’emissione della fattura elettronica verso un condominio.

Ad esempio, per i condomìni per cui è stato attivato il servizio “Fattura elettronica Domustudio” l’amministratore dovrà comunicare ai fornitori il codice SDI M5UXCR1.

In questo modo, le fatture verranno ricevute direttamente in Danea Domustudio e potranno essere registrate in contabilità in pochi clic.

In mancanza di un codice SDI, la fattura elettronica dovrà riportare nel campo “Codice Destinatario” il valore convenzionale “0000000” (sette zeri).

L’amministratore di condominio ha l’obbligo di emettere fattura elettronica?

Dal 1° gennaio 2024 tutte le Partite Iva in regime forfettario sono obbligate a utilizzare la fatturazione elettronica, senza distinzione di ricavi o compensi.

Tale obbligo vale anche per gli amministratori di condominio in regime forfettario: devono quindi emettere, ricevere e conservare tutte le fatture esclusivamente in formato elettronico.

Non è più possibile utilizzare i metodi tradizionali, come creare le fatture con Word o Excel, inviarle via e-mail o conservarle in archivi cartacei.

Per essere in regola è necessario adottare strumenti specifici, come i software di fatturazione elettronica, che permettono di generare, inviare e conservare i documenti secondo quanto previsto dalla normativa.

In conclusione, nei confronti dei condomini amministrati, l’amministratore deve emettere fattura elettronica per i compensi ricevuti, comportandosi come la generalità dei prestatori di servizio.

Ci sono degli obblighi per i proprietari delle unità condominiali?

Le norme sull’obbligo di fatturazione elettronica non impattano direttamente sui singoli condòmini, che non devono quindi cambiare nulla nei loro rapporti con l’amministratore.

L’obbligo ricade solo sull’amministratore, che deve gestire emissione, ricezione e conservazione delle fatture in formato elettronico.

Allo stesso tempo, però, i vantaggi derivanti dalla digitalizzazione della fatturazione si riflettono anche sul condominio stesso e sulla sua gestione contabile.

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Cosa devono fare i fornitori dei servizi condominiali?

Le fatture emesse dai fornitori nei confronti di un condominio presentano alcune peculiarità che le distinguono da quelle destinate ad altre tipologie di clienti.

Una di queste riguarda l’applicazione della ritenuta d’acconto, da valutare in base alla possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali (l’argomento viene approfondito nell’articolo “Fattura a condominio con ritenuta d’acconto”).

Qui ci soffermiamo invece su due aspetti specifici legati al condominio e al loro impatto sulla compilazione della fattura da parte dei fornitori:

  • il condominio non possiede partita IVA;
  • non è obbligato ad avere un codice SDI.

Di conseguenza, il condominio dovrà comunicare al fornitore solo il proprio codice fiscale, che verrà utilizzato come identificativo fiscale del committente.

Nel campo “Codice Destinatario”, se il condominio non dispone di un proprio codice SDI, il fornitore dovrà inserire il valore convenzionale 0000000 (sette zeri).

In questo caso, l’amministratore potrà recuperare la fattura direttamente dal Cassetto Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Se invece il condominio ha scelto di dotarsi di un codice destinatario — come nel caso del servizio “Fattura elettronica Domustudio” — sarà necessario utilizzare quello.

In tal modo, la fattura verrà ricevuta nel software gestionale di condominio.

È sempre possibile richiedere una copia di cortesia, ma è importante sottolineare che, come anticipato in precedenza, la versione elettronica è l’unica valida dal punto di vista fiscale.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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