La gestione di un condominio non si limita alle attività che si svolgono nello studio di amministrazione.
Se da un lato è l’amministratore a occuparsi della supervisione generale, dall’altro il buon funzionamento dell’edificio dipende in larga parte dai fornitori che ne garantiscono i servizi essenziali.
Ma chi sono esattamente i fornitori condominiali? Chi li sceglie? E come vanno gestiti i rapporti con loro, anche grazie al supporto di un software fornitori di condominio? Scopriamolo insieme.
Indice dei contenuti
Chi sono i fornitori di un condominio?
Il primo passo è chiarire quali figure rientrano nella categoria dei fornitori condominiali. Si tratta di soggetti che svolgono attività mirate a mantenere l’edificio funzionale, sicuro e ben curato.
È compito dell’amministratore garantire che i servizi erogati rispondano a standard adeguati di qualità e sicurezza.
Tra i principali servizi forniti rientrano:
- pulizia delle scale e dell’ascensore,
- manutenzione del giardino e delle aree verdi,
- servizio di portineria,
- interventi sugli impianti di gas, luce e acqua,
- verifiche sulla sicurezza dello stabile.
Naturalmente l’elenco potrebbe essere ancora più lungo, ma già questi esempi bastano a dimostrare quanto sia rilevante mantenere rapporti regolari e ben organizzati con i fornitori, così da garantire l’utilizzo sicuro e ordinato degli spazi comuni.


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Chi sceglie i fornitori del condominio
Non sempre è l’amministratore di condominio ad avere la facoltà esclusiva di selezionare i fornitori, come spesso si tende a credere.
Sebbene la legge non si esprima in modo esplicito sul tema, è fondamentale distinguere tra interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
- Manutenzione ordinaria: in questo caso la gestione è affidata all’amministratore, che può scegliere i fornitori in autonomia, senza bisogno di approvazione preventiva da parte dell’assemblea. L’art. 1130 c.c. non lascia molti dubbi in merito: tra i suoi obblighi rientra la riscossione dei contributi e l’erogazione delle spese necessarie alla manutenzione ordinaria e alla gestione dei servizi comuni.
- Manutenzione straordinaria: qui il discorso cambia. L’amministratore può recuperare diversi preventivi dai fornitori, presentarli in assemblea e sottoporli a votazione. La decisione spetta quindi ai condòmini, che valutano costi e servizi per individuare la soluzione più adeguata.
A questa regola di base vi è tuttavia un’eccezione, rappresentata dalle situazioni di emergenza.
Se, ad esempio, un fornitore non è disponibile o si verifica un guasto che richiede l’erogazione di un servizio urgente, l’amministratore può rivolgersi direttamente a un altro professionista.
In casi estremi anche un singolo condomino può incaricare un tecnico, purché il guasto sia improvviso e possa determinare un pericolo per l’immobile.
In quest’ultimo caso, stando all’art. 1134 c.c., “il condomino che ha assunto la gestione delle parti comuni senza autorizzazione dell’amministratore o dell’assemblea non ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di spesa urgente”.
In sintesi:
- per la manutenzione ordinaria (e per interventi straordinari urgenti) decide l’amministratore, senza necessità di approvazione assembleare;
- per la manutenzione straordinaria non urgente la scelta spetta invece esclusivamente all’assemblea, anche sulla base delle proposte e dei preventivi presentati dall’amministratore.
Nella pratica, però, capita spesso che l’amministratore, pur non obbligato, preferisca condividere con i condòmini la scelta dei fornitori anche per gli interventi ordinari.
Leggi anche: guida alla convocazione dell’assemblea condominiale >
Come gestire i fornitori del condominio: buone prassi e strumenti
Per organizzare al meglio i rapporti con i fornitori, l’amministratore dovrebbe adottare un processo strutturato di gestione degli interventi.
Un metodo ben definito consente infatti di:
- intervenire con rapidità ed efficienza, grazie a un archivio ordinato e condiviso che facilita l’operatività dei fornitori;
- avere sempre sotto controllo lo storico delle attività, distinguendo lavori in corso e lavori conclusi;
- migliorare la percezione dei condòmini, che apprezzeranno una gestione puntuale e trasparente.
Gli strumenti digitali sono oggi i più utili per gestire queste dinamiche, perché:
- registrano interventi, rapporti e comunicazioni con i fornitori, creando uno storico sempre consultabile;
- semplificano la condivisione di documenti tecnici e certificazioni necessarie agli interventi;
- permettono di mantenere un archivio ordinato dei contatti, accessibile anche dai condòmini in caso di emergenza;
- garantiscono reperibilità delle informazioni in ogni momento, aspetto cruciale quando si verificano urgenze.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall’utilizzo di un software di gestione condominiale in cloud, che consente di accedere ai dati in qualsiasi momento e anche da fuori ufficio. Ciò significa poter gestire fornitori, interventi e documenti garantendo maggiore tempestività, flessibilità e continuità operativa.
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Inoltre, essendo in cloud, consente di operare con tempismo, anche in caso di urgenza, offrendo ai condòmini un servizio di qualità superiore.
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Come pagare i fornitori condominiali
Il pagamento ai fornitori è un aspetto centrale per la vita condominiale: rispettare le procedure previste dalla legge consente di evitare contestazioni e garantire trasparenza.
Il riferimento normativo principale è l’art. 1130 c.c., che prevede la ripartizione delle spese tra i condòmini in base ai millesimi di proprietà. Di conseguenza, i pagamenti devono essere proporzionati e correttamente registrati.
Per gestire al meglio questa fase, è utile adottare procedure standard e una contabilità aggiornata e puntuale, così da avere un quadro chiaro e condivisibile delle entrate e delle uscite del condominio.
Fondamentale è anche rispettare le scadenze: pagamenti puntuali evitano penali, riducono i rischi di morosità e mantengono un buon rapporto con i fornitori.
Altro principio essenziale è la trasparenza: i condòmini devono essere informati regolarmente sulle spese sostenute, ad esempio tramite comunicazioni periodiche che riepiloghino i pagamenti effettuati.
Per quanto riguarda i metodi di pagamento, il bonifico bancario è quello più sicuro e tracciabile, in quanto fornisce sempre prova dell’avvenuto saldo.
L’uso del contante, invece, è sconsigliato, se non per piccole spese documentate da ricevute o scontrini.
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Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...
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