Danea Easyfatt
I codici a barre sono "scritte" numeriche, alfabetiche, o miste (alfanumeriche) che vengono stampate con una rappresentazione grafica facilmente comprensibile da parte di lettori automatici ("non umani").
Per i codici a barre esistono numerosi standard grafici più o meno usati: UPC, Code 128, Code 39, EAN, etc.
Questa informazione è utile per sapere se i codici a barre che leggerai sono compatibili con il tuo lettore, ad ogni modo ormai tutti i lettori (anche quelli più economici) in commercio leggono tranquillamente la gran parte dei codici usati nella gestione dei magazzini in tutto il mondo.
I codici servono ad identificare un oggetto. In qualsiasi attività, quando il numero di oggetti trattati supera la soglia di qualche decina di pezzi, nasce l'esigenza di gestirli e catalogarli assegnando loro un codice. Il codice può essere di qualsiasi genere: 00231, bic-ross03, lcd14-a, etc. etc.
In tutte le operazioni (ricerca, carico/scarico magazzino, inserimento in fattura, etc.) che coinvolgono un oggetto risulta quindi molto efficace far riferimento direttamente al codice precedentemente assegnato all'oggetto.
Quando si usa un computer si può digitare il codice direttamente con la tastiera, tuttavia questa procedura è lenta e può dare origine a errori (di lettura o di digitazione).
Molto più veloce e sicuro è, invece, l'utilizzo dei codici a barre: in questo caso non è l'operatore che digita il codice, ma il lettore ottico che invia il codice direttamente al computer. Pensiamo a che incredibile aumento di efficienza questa tecnologia è riuscita a dare alle sole casse dei supermercati!