E’ da qualche anno che si straparla di “Cloud”. I media, sia tecnici che generalisti presentano il Cloud come una vera rivoluzione tecnologica. Ma è davvero così?
Beh… io credo proprio di sì! E’ una vera rivoluzione che a marce forzate ma inesorabili sta già cambiando le nostre vite e le nostre aziende, più di quanto si immagini. Il cloud è pervasivo e in breve tempo arriverà a coinvolgere gran parte delle attività che svolgiamo quotidianamente, sia nel privato che nel lavoro.
Alcuni esempi? Centinaia di milioni di persone usano quotidianamente servizi cloud senza saperlo: GMail, Facebook, Twitter, Google Maps, WhatsUp, YouTube, Spotify, Flickr, Waze, Dropbox, Office365, Apple iMatch, …. Anche una “banale” ricerca su Google funziona grazie ad un sistema cloud!
Con una definizione ultra-semplicistica si può dire che il cloud è un servizio accessibile tramite rete Internet, utilizzabile in modalità “self-service”. I dati e la loro elaborazione non avvengono nel nostro computer o dispositivo (es.: smartphone) ma stanno “altrove”, in genere in gigantesche “fabbriche” (datacenter) costituite da migliaia di computer interconnessi tra loro.
I maggiori fornitori di servizi basati sul cloud tendono a crearsi il proprio datacenter (es.: Facebook o Google), mentre altri preferiscono prendere in affitto una piattaforma cloud esistente sviluppandoci sopra la propria applicazione. Dropbox e … si mormora… addirittura Apple, stanno usando piattaforme cloud prese in affitto. Microsoft, IBM, Amazon e Google sono i fornitori delle più note piattaforme cloud: hanno creato in tutto il mondo dei datacenter di dimensioni eccezionali e ne affittano delle porzioni a chiunque ne faccia richiesta: dalla grande azienda al piccolo professionista, fino addirittura allo studente che vuole simulare la struttura atomica di una molecola e con il suo umile PC non ce la fa in tempi ragionevoli.
Easyfatt è il software gestionale utilizzato ogni giorno da oltre 100.000 imprese italiane.
Vantaggi
Sia che si decida di usare una soluzione bella e pronta (ad esempio Google Apps) che svilupparne una propria, rispetto ad un servizio gestito in modo tradizionale (su propri PC/server), i vantaggi del cloud sono notevoli:
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I dati sono accessibili ovunque e spesso tramite molteplici dispositivi differenti (PC, smartphone, tablet). Qualche anno fa l’e-mail di lavoro stava solo sul PC dell’ufficio. Ora quanti vi accedono tranquillamente con lo smartphone da qualsiasi parte del mondo?
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Maggiore sicurezza delle informazioni. La sicurezza è un bel problema, e diventa sempre più complicato gestirla. Nella vostra azienda preferite farlo fare al collega di lavoro che “ne capisce un po’ di computer”, oppure agli esperti di Microsoft, Google & co?
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Dati al sicuro. Alzi la mano chi fa il backup dei propri dati (siano le foto di famiglia o il database del gestionale aziendale) ogni notte e le distribuisce in più posti per evitare eventi disastrosi, tipo incendi/allagamenti/furti. Molti sistemi cloud prevedono la ridondanza automatica: i dati vengono salvate contemporaneamente in più posti, in alcuni casi addirittura su continenti differenti, vedi mai che si scateni un conflitto termonucleare globale!
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Affidabilità. E’ vero, negli ultimi anni ci sono stati casi eclatanti di disservizi da parte di operatori importanti come Amazon e Microsoft, però si sono generalmente risolti in poche ore. In linea di massima mi sento di affermare che non c’è proprio “partita” tra l’affidabilità di un datacenter di questa caratura e quello che può avere una piccola/media impresa (ridondanza delle linee dati, gruppi di continuità ed elettronici, personale tecnico, pronta disponibilità di ricambi, etc.).
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Elasticità e scalabilità. Oggi la tua azienda ha bisogno di gestire solo 2 GB di database … poi il business decolla e ti trovi improvvisamente a dover gestire vari TB di dati. Un evento da augurarsi ;-) … ma che può dare qualche grattacapo con i sistemi tradizionali, molto meno con quelli cloud che sono pensati per offrire una scalabilità pressoché infinita.
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Costi prevedibili e lineari. Il cloud si paga solo quando lo si usa e per quanto lo si usa. Una startup, ad esempio, non avrà l’onere di pesanti costi iniziali per l’acquisto e la configurazione dell’infrastruttura sistematica e potrà concentrare al meglio le proprie energie sul proprio business.
Svantaggi
E gli svantaggi? Come in ogni cosa c’è sempre il rovescio della medaglia:
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Dipendenza. Quando si sceglie un fornitore cloud poi non è facile cambiare (ma non è impossibile). Diventa una sorta di matrimonio dal quale risulterà poi difficile svincolarsi se le cose non andranno come devono … per questo prima di fare il passo è meglio informarsi bene sul partner che si sta scegliendo!
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Possesso dei dati. Per usare un cloud bisogna accettare il fatto che i propri dati vengano gestiti da un terzo. Effettivamente questo può essere un problema se tra i vostri dati c’è il progetto di un nuovo caccia bombardiere!
Nelle prossime settimane vi racconterò esempi pratici di come questa tecnologia sta già aiutando le aziende a migliorare la produttività e ad abbattere i costi. In primis noi di Danea!
Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...
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