Aprire un negozio online conviene? Ecco 9 buoni motivi per farlo

Nel 2023 l’e-commerce in Italia supererà i 54 miliardi di euro. I consumatori cercano un’esperienza di acquisto omnicanale, che coniuga online e negozio fisico. Vediamo i trend e perché oggi aprire un e-commerce conviene.

Guida lancio e-commerce - Capitolo 01
 

L’e-commerce in Italia sta crescendo ed evolvendo. Nel 2023 gli acquisti online raggiungeranno i 54 miliardi di euro, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente .

Nell’ambito dei prodotti, spiccano l’Abbigliamento, il Beauty e l’Informatica & Elettronica, con circa il +10% rispetto al 2022. Rallenta invece l’incremento del Food & Grocery.

Nei servizi, crescono il comparto del turismo e trasporti (+27% in confronto al 2022) e il ticketing per eventi.

Sono questi alcuni dei dati emersi dall’ultima indagine sull’eCommerce B2C di Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano.

I consumatori italiani sono ormai abituati ad acquistare online (il numero di acquirenti è ormai stabile a 33,3 milioni di persone).

L’esperienza di acquisto, però, è sempre più omnichannel, con il digitale che orienta le decisioni, anche quando l’acquisto avviene in un negozio fisico.

Alla luce di tutti questi dati e tendenze, aprire un-ecommerce conviene nel 2024? A nostro parere, la risposta è sì, purché venga fatto con una strategia alle spalle.

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9 buoni motivi per aprire un e-commerce

Di seguito riportiamo schematicamente quelli che per noi sono gli 8 buoni motivi per aprire un negozio online oggi.

1. Costo di un sito ecommerce

Con la crescita della competizione online, aprire e gestire un sito ecommerce è oggi molto più costoso rispetto a qualche anno fa. Malgrado questo, però, uno shop online continua a essere più conveniente di un negozio fisico, sempre che il tipo di business di cui stiamo parlando possa fare a meno del contatto diretto.

Per avere un’idea chiara dei costi, bisogna assolutamente comprendere che la messa online della piattaforma ecommerce non assicura di per sé il successo in termini di vendite e si devono mettere in conto anche i costi necessari per realizzare una buona analisi di mercato e un piano di marketing per e-commerce.

La scelta del software e-commerce più appropriato deve essere compiuta solo dopo la definizione degli obiettivi e lo sviluppo della strategia. Purtroppo, in molti casi, si parte erroneamente dalla pubblicazione del sito scontrandosi successivamente con limiti strutturali invalicabili. A tal proposito, è consigliabile affidarsi a un professionista per valutare a monte quali sono le necessità e orientare gli investimenti nella giusta direzione.

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Tra le integrazioni disponibili, vi è anche quella con TeamSystem Commerce di TeamSystem, la piattaforma consente di creare il proprio shop shop online in modo semplice e autonomo e di gestirlo in modo semplice e completo.
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Indipendentemente dalla scelta, è sempre fondamentale verificare che la piattaforma sia compatibile con i migliori programmi di gestione del magazzino, questo ti eviterà brutte sorprese quando bisognerà far fronte alla crescita delle vendite.

Infine, occorre anche tener conto dei costi di ottimizzazione SEO, di miglioramento della user experience e di advertising sui canali social e i motori di ricerca.
Ponendo la giusta attenzione a tutti i punti che abbiamo elencato eviterai inutili emorragie di budget e, al contempo, potrai costruire una strategia di visibilità online capace nel tempo di puntare a un ROI (ritorno di investimento) positivo.

Se invece non ti interessa investire su una piattaforma e-commerce aziendale, l’alternativa è quella di affidarsi a un marketplace già esistente come eBay, Amazon ed Etsy sottostando alle consistenti commissioni richieste dal fornitore del servizio per mantenere “online” il proprio negozio.

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2. Vendita diretta senza intermediari

Con il lancio del commercio online le aziende produttrici hanno cominciato a dialogare in modo più semplice e diretto con il cliente finale. L’apertura di questo nuovo canale di comunicazione è stato incentivato anche dalla vertiginosa crescita dei social media che hanno intensificato i rapporti tra aziende e consumatori favorendo anche un’assistenza clienti sempre più veloce e in tempo reale. Grazie al commercio elettronico, molte case di moda e diverse aziende del Made in Italy sono riuscite a contenere gli effetti negativi del lockdown. L’opportunità è stata colta anche dalle piccole e medie imprese e dalle aziende artigiane.

3. Ampliamento della platea dei possibili acquirenti

Un negozio fisico ha in genere una clientela limitata, spesso occasionale e molte volte non continuativa. A seconda dei prodotti venduti e della localizzazione, può avere un certo numero di clienti fissi, che tende a rimanere costante nel tempo.
L’e-commerce permette in alternativa di rivolgersi a un mercato virtualmente infinito, potenzialmente senza confini geografici e con la possibilità di fidelizzare i clienti esistenti e acquisirne continuamente di nuovi. In quest’ottica è importante curare la versione multilingua del sito prestando attenzione all’attività di copywriting nelle diverse versioni linguistiche. Quest’ultimo punto è spesso trascurato da molti store online che, maldestramente, affidano le traduzioni ai servizi automatici gratuiti facilmente reperibili online.

Grazie al commercio elettronico, molte piccole e medie imprese, aziende artigiane e del Made in Italy riescono a superare i limiti territoriali e a vendere in Italia e in tutto il mondo.

4. Servizio 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno

Un negozio online non smette mai di lavorare e i potenziali acquirenti possono accedervi, anche solo per dare un’occhiata ai prodotti, a qualunque ora del giorno, da qualsiasi dispositivo (PC, smartphone, tablet). Si aggiunge a questo non trascurabile aspetto che gli ordini possono essere fatti in qualsiasi giorno dell’anno e senza i vincoli di chiusura obbligatori normalmente rispettati dai negozi tradizionali per determinate festività o per il riposo settimanale.

5. Magazzino sotto controllo in tempo reale

Aprire un negozio online permette, attraverso software gestionali dedicati, di stabilire subito quali sono i prodotti più ricercati e venduti in modo da ottimizzare l’approvvigionamento per avere minori giacenze e smaltire i prodotti meno richiesti attraverso offerte, promozioni e sconti. Se si sanno sfruttare i dati in tempo reale sempre disponibili, l’e-commerce permette sostanzialmente una gestione di magazzino complessiva molto più efficiente.

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6. Burocrazia e gestione più snella

Fatturazione, ordini, cataloghi, spedizioni… Tutte le attività che spesso vengono considerate più noiose, come quelle amministrative, in un sito e-commerce diventano più veloci da gestire perché svolte direttamente e unicamente tramite piattaforma.

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7. Risultati misurabili

Uno dei principali punti di forza delle attività di web marketing è la misurabilità delle performance. Tutti i business online, inclusi gli e-commerce, possono utilizzare la forza dei dati per valutare il successo di ogni attività di promozione. Strumenti come Google e Facebook Analytics, Google Search Console, Semrush e Seozoom possono contribuire in modo decisivo al raggiungimento degli obiettivi.

8. Agevolare la vendita tramite social media

I social media stanno diventando sempre più un canale per lo shopping. Facebook, Instagram, Tik Tok, Pinterest e altri social hanno messo in campo iniziative e funzionalità per favorire l’acquisto online tramite le proprie piattaforme.

Nell’ambito di e-commerce e social, si possono riscontrare due trend:

  • Social Shopping: attraverso sponsorizzazioni mirate, il commerciante propone i suoi prodotti e servizi a utenti potenzialmente interessati e li incentiva a terminare l’acquisto all’interno di una pagina del proprio sito.
  • Social Commerce: l’acquisto avviene all’interno della piattaforma Social, in modo nativo e fluido, integrato nell’esperienza utente del social stesso.

Aprire un negozio online conviene sia per permettere all’utente di concludere l’acquisto online aver interagito con la sponsorizzazione, sia a supporto del Social Commerce.

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9. Incentivi e finanziamenti a fondo perduto

Da ultimo, ma non per importanza, non bisogna assolutamente dimenticare che il Governo e l’Unione Europea considerano la digitalizzazione un obiettivo strategico per la crescita economica. Questo vuol dire che periodicamente è possibile beneficiare di incentivi e finanziamenti a fondo perduto per l’avvio di progetti di e-commerce e di internazionalizzazione.

 

>>Vai al 2° capitolo della Guida: Creare sito ecommerce: quale piattaforma software usare

 

Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...

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