Marketplace: cosa sono, come funzionano e quali vantaggi hanno

I marketplace hanno rivoluzionato il modo di acquistare online e sono sempre più popolari. Vediamo cosa s’intende per marketplace, i pro e i contro per i venditori e altro ancora.

Marketplace: cos'è, come funziona
 

I marketplace rappresentano una forma di commercio elettronico sempre più diffusa, che consente di comprare e vendere prodotti o servizi in modo facile e sicuro, tramite una piattaforma digitale che mette in contatto diretto compratori e venditori provenienti da tutto il mondo.

In questo articolo esploreremo in dettaglio il funzionamento dei marketplace, le differenze rispetto all’e-commerce tradizionale, i vantaggi per acquirenti e venditori e i principali player di questo settore.

Definizione di marketplace: cos’è?

Un marketplace è un sito web o una piattaforma digitale che funge da intermediario tra venditori e acquirenti, permettendo loro di concludere transazioni commerciali in modo diretto.

In altre parole, come si deduce dal significato del termine in inglese, un marketplace è un mercato virtuale, un’area comune dove sono riuniti diversi venditori che offrono i loro prodotti o servizi agli acquirenti.

I marketplace si sono sviluppati grazie alla crescente diffusione del commercio elettronico e alla necessità di avere piattaforme digitali sicure, convenienti e affidabili, che permettessero di effettuare transazioni in modo facile e veloce.

Come funziona un marketplace

Il funzionamento di un marketplace è piuttosto semplice.

Il venditore crea un account sul sito web del marketplace e inserisce i propri prodotti o servizi, specificando informazioni e prezzo.

Gli acquirenti, dal loro lato, accedono al marketplace, cercano il prodotto o servizio che desiderano acquistare, lo selezionano e lo pagano direttamente attraverso la piattaforma, che agisce da intermediario tra le due parti.

Per ogni transazione, il marketplace guadagna una commissione, che può variare a seconda del tipo di prodotto, del prezzo, del volume di vendite e delle politiche del sito.

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Differenze tra marketplace ed e-commerce

Molti potrebbero confondere i marketplace con l’e-commerce tradizionale, in realtà ci sono alcune differenze fondamentali tra queste due forme di commercio elettronico.

In particolare:

  • L’e-commerce si basa sulla creazione di un sito web di proprietà dell’azienda, spesso a partire da un software CMS. La vendita di prodotti e servizi avviene direttamente al cliente finale, senza intermediari. Il titolare gestisce ogni aspetto del negozio online, dal magazzino alla gestione degli ordini, fino alla spedizioni alle attività di marketing per e-commerce.
  • I marketplace non richiedono di creare un proprio sito web, ma consentono all’azienda di accedere, insieme ad altre, a una piattaforma già creata, pubblicata e frequentata da un elevato numero di utenti. Spesso le attività di spedizione e il servizio clienti sono gestite dal marketplace, liberando il venditore dall’onere. Inoltre, non sono necessari investimenti nel marketing, se non per far notare il proprio inventario tra quello degli altri venditori.

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Tipologie di marketplace

I marketplace si differenziano per la tipologia di prodotti che vendono, il loro pubblico di riferimento e le modalità di acquisto e vendita.

Vediamo quali sono le principali tipologie di marketplace:

  • Marketplace generalisti: sono i marketplace più comuni e conosciuti, come Amazon ed eBay. Offrono una vasta selezione di prodotti, sia nuovi che usati, provenienti da diversi settori merceologici. Sono accessibili a un vasto pubblico di acquirenti e venditori in tutto il mondo.
  • Marketplace verticali: si concentrano su un solo settore merceologico, come ad esempio il fashion, il food o l’elettronica. Sono rivolti a un pubblico di nicchia, ma garantiscono una maggiore specializzazione e qualità dei prodotti venduti.
  • Marketplace di prodotto: vendono prodotti fisici di varie categorie. Oltre ad Amazon ed Ebay, è popolare Ali Express.
  • Marketplace di servizi: offrono servizi di vario tipo, come ad esempio la prenotazione di hotel e di attività di svago, oppure prestazioni di professionisti.
  • Marketplace di sharing economy: mettono in contatto persone che offrono e cercano servizi o beni, avendo come obiettivo la condivisione delle risorse e la riduzione degli sprechi. Sono ad esempio Uber e BlaBlaCar.
  • Marketplace B2B: si rivolgono alle aziende che cercano fornitori o clienti per i propri prodotti e servizi. Offrono una maggiore specializzazione e personalizzazione delle offerte, ma sono accessibili solo ai professionisti.

I vantaggi dei marketplace per gli acquirenti

I marketplace offrono diversi vantaggi per gli acquirenti, tra cui:

  • possibilità di scegliere tra una vasta gamma di prodotti,
  • possibilità di confrontare prezzi e recensioni,
  • sicurezza delle transazioni,
  • servizi di spedizione rapida e tracciabilità degli ordini,
  • resi e rimborsi garantiti,
  • assistenza clienti 24 ore su 24.

Tutti questi fattori hanno reso i marketplace molto popolari e utilizzati in tutto il mondo.
Secondo l’ultimo report di Casaleggio e Associati, il 65% degli italiani ha fatto acquisti su un marketplace almeno una volta nell’ultimo anno, con una spesa media di 440 euro a persona.

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Vantaggi e svantaggi dei marketplace per i venditori

Anche i venditori possono trarre vantaggio dall’utilizzo dei marketplace, per via delle loro caratteristiche e dei servizi che mettono a disposizone. Ad esempio, abbiamo già visto l’opportunità di raggiungere una vasta base di clienti, senza dover investire in pubblicità o iniziative di marketing. Inoltre, i marketplace offrono servizi di assistenza per la gestione delle transazioni, l’elaborazione dei pagamenti digitali e la spedizione dei prodotti.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi nell’utilizzo dei marketplace.
In particolare, i venditori possono essere soggetti a:

  • commissioni elevate per ogni transazione
  • restrizioni sulle politiche di vendita e sui termini di servizio
  • concorrenza diretta con altri venditori che offrono prodotti simili.

Inoltre, i venditori spesso non hanno il controllo diretto sulla propria immagine e sulle politiche di prezzo, che possono essere influenzate dalle politiche del marketplace stesso.

I due marketplace principali: Amazon ed eBay

Tra i marketplace presenti sul mercato italiano e globale, spiccano Amazon ed eBay.

Amazon è stato fondato nel 1994 da Jeff Bezos come libreria online, ma in seguito si è espanso in diversi settori, diventando il più grande marketplace al mondo. Amazon offre una vasta gamma di prodotti, dai beni di consumo alla tecnologia, passando per la moda, i giochi e l’alimentazione. Inoltre, ha anche un proprio servizio di consegna, Amazon Logistics, che offre spedizioni rapide e tracciabili per i prodotti acquistati sul marketplace.

eBay, fondato nel 1995, è uno dei primi marketplace aperti. Originariamente nato come un’asta online, eBay ha successivamente ampliato la sua offerta a prodotti a prezzo fisso. Anche eBay offre un’ampia varietà di prodotti, dall’elettronica e l’informatica alla moda e ai prodotti per la casa.

eBay si differenzia da Amazon per il fatto che offre la possibilità di partecipare ad aste, nelle quali i venditori possono inserire un prezzo di partenza e gli acquirenti possono fare offerte per il prodotto. Inoltre, eBay offre un sistema di feedback, che permette ai venditori di ricevere recensioni e valutazioni dagli acquirenti, e di creare un profilo di venditore con un rating di affidabilità.

Come vendere su Amazon e su eBay

Per vendere su Amazon o eBay, il primo passo è creare un account venditore.
Su Amazon, i venditori possono scegliere tra due piani tariffari:

  • il piano di vendita Individuale (venditori occasionali): prevede una tariffa fissa di € 0,99 per ogni prodotto venduto,
  • piano di vendita professionale: che prevede una tariffa mensile di € 39,00, ma offre alcune funzionalità aggiuntive, come la possibilità di pubblicizzare i propri prodotti e di utilizzare struenti di vendita avanzati.

Su eBay, invece, è possibile scegliere tra:

  • account venditore privato: viene pagata una commissione in percentuale sul totale della vendita, più un importo fisso di 0,35 euro per ordine.
  • account venditore professionale: la commissione è soggetta a variazioni in base alla categoria di appartenenza dell’oggetto venduto.

Una volta creato l’account, il venditore può iniziare a caricare i propri prodotti sul marketplace. È importante fornire una descrizione dettagliata e accurata del prodotto, incluse immagini di alta qualità, e specificare il prezzo di vendita. Su entrambe le piattaforme, i venditori possono utilizzare strumenti per gestire le attività di vendita, tra cui la gestione degli ordini, l’invio di notifiche agli acquirenti e la gestione del feedback.

Leggi le guide approfondite di Danea:

  • Come aprire un negozio su Amazon: dalla scelta dei piani alla gestione della logistica, fino all’advertising e all’adesione alle varie iniziative Amazon
  • Come aprire un negozio eBay: dalla scelta della tipologia di account (venditore privato o professionale), alla gestione quotidiana del negozio, fino alle inserzioni sponsorizzate.

In conclusione, i marketplace rappresentano una grande opportunità per gli acquirenti e i venditori. Grazie alla vasta selezione di prodotti e alla facilità di utilizzo, i marketplace come Amazon ed eBay hanno rivoluzionato il modo in cui acquistiamo e vendiamo prodotti online.

Per vendere su uno di questi marketplace, è importante comprendere le regole e le tariffe del sito e fornire prodotti di alta qualità e un servizio clienti impeccabile per costruire una reputazione di affidabilità e successo.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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