Contratto freelance: cos’è, cosa prevede e i 6 punti fondamentali

Il contratto freelance è alla base di ogni collaborazione per professionisti come: grafici, traduttori con partita iva ecc. Vediamo come strutturarlo al meglio per conseguire un giusto livello di serietà, professionalità e tutela

Contratto freelance: cos'è e i 6 punti fondamentali
 

Come creare un contratto da freelance che garantisca il giusto livello di serietà, professionalità e tutela? Ecco 6 punti fondamentali da prendere in considerazione prima di stilare e far firmare qualsiasi accordo alla clientela: semplici accortezze pensate apposta per avviare collaborazioni proficue e durature!

#1- Specificare i servizi offerti

Come per il preventivo ogni contratto che si rispetti include al suo interno l’elenco di tutti i servizi proposti al referente. Possono essere riportati e descritti in modo conciso o articolato a seconda delle preferenze personali. C’è chi preferisce restare più generico e chi invece vuole entrare nel dettaglio ma, a prescindere dall’impostazione data, è indispensabile farsi comprendere. Per descrivere i servizi inclusi nel contratto, quindi, si può puntare:

  • sulla sinteticità: elencando in modo diretto e conciso i contenuti dell’offerta;
  • o sulla prolissità: descrivendo dettagliatamente ciò che farà parte della prestazione. Magari aggiungendo anche l’indicazione delle ore dedicate a ciascun intervento.

In entrambi i casi si appare sufficientemente esaurienti, utilizzando una terminologia comprensibile anche per i non addetti ai lavori.

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#2- Indicare le prestazioni escluse

Onde evitare spiacevoli inconvenienti, è sempre meglio dire fin dall’inizio cosa può essere eseguito con il budget a disposizione e cosa invece deve considerarsi escluso. Se, per esempio, nel contratto del freelance non sono presenti accenni allo svolgimento di certe mansioni, il cliente può sentirsi autorizzato a pretenderle. Per eliminare in toto ogni possibilità di interpretazione errata, bisogna quindi inserire nell’accordo una sezione dedicata a ciò che non può essere fatto.

#3- Includere una clausola sui pagamenti dei lavori extra

Quando un libero professionista dimostra abilità, bravura e competenza, è molto facile che i clienti vogliano affidargli ulteriori lavori. Il loro scopo sarà probabilmente quello di sfruttare il più possibile le doti talentuose del freelance, chiedendo interventi e lavori extra senza aggiungere budget.

Visto che situazioni del genere causano a chi offre il servizio un notevole spreco di tempo e denaro, la cosa migliore da fare è quella di includere nel contratto una clausola sui pagamenti dei lavori extra (per esempio: ogni servizio aggiuntivo va retribuito a parte).

#4- Descrivere i vari step della tabella di marcia

Se possibile, già all’interno dell’accordo stipulato con il cliente, è opportuno riportare la tabella di marcia comprensiva dei vari step da seguire per consegnare il lavoro finito. Così facendo, mentre il freelance ha uno scadenzario preciso su cui basarsi, il referente può farsi un’idea più precisa su tempistiche e modalità esecutive.

Ovviamente, come in ogni ambito, vi possono essere degli imprevisti che impediscono di rispettare le tempistiche di consegna concordate. Risulta, quindi, utile inserire sin dall’inizio nel contratto clausole riguardanti la gestione dei ritardi. Ad esempio, l’indicazione dei termini massimi entro cui comunicare al cliente le problematiche riscontrate e le nuove date di consegna previste.

Altra informazione da inserire per agevolare i rapporti con i clienti riguardano i giorni e gli orari in cui si prevede di essere operativi sul progetto concordato. Questo consentirà di avere un’idea più precisa del tempo che si avrà a disposizione per altri progetti e clienti.

#5- Definire i termini di risoluzione del contratto

Certo l’obiettivo primario di ogni libero professionista è quello di tenersi tutti i clienti in eterno, ma negli accordi devono comunque essere definiti i termini di risoluzione dei contratti per tutelare entrambe le parti.

Se, per qualche motivo, non si vuole più avere a che fare con una certa azienda-persona e si preferisce interrompere i rapporti, è opportuno comunicare almeno 15-30 giorni prima la propria intenzione, per dare al referente la possibilità di organizzarsi in altro modo senza sprecare tempo prezioso.

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#6- Condividere le aspettative di pagamento

In un contratto da freelance devono essere inserite anche le aspettative di pagamento, così da evitare sul nascere qualsiasi possibile fraintendimento. Riportare quindi dei punti a se stanti relativi a:

  • costo del progetto singolo o di vari interventi eseguibili su base ricorrente;
  • come ci si aspetta di ricevere il denaro (ad esempio, se in soluzione unica o a rate);
  • date di pagamento per eventuali rate aggiuntive;
  • metodi di accettazione dei compensi (bonifico, carta di credito, assegno, ecc.).

Essere chiari fin dall’inizio sulle modalità di pagamento permette ai clienti di sapere cosa aspettarsi e al libero professionista di ricevere quanto gli spetta nei tempi corretti. Oltre a considerare i 6 punti appena descritti, quando si tratta di preparare un contratto da freelance, bisogna ricordarsi anche di inserire le seguenti precisazioni:

  • se gli accordi prevedono il pagamento anticipato, i lavori non iniziano prima della ricezione del denaro;
  • le richieste di modifica possono essere fatte solo fino all’approvazione da parte del cliente (per esempio, se vuole modificare la grafica del suo sito web dopo averla già confermata, l’intervento va conteggiato a parte);
  • stabilire i tempi di ricezione del materiale, pena l’annullamento del contratto.

Questi i nostri suggerimenti per redarre un contratto da freelance valido ed efficace: consigli preziosi da seguire con scrupolo per evitare al massimo qualsiasi genere di problema.

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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