Fattura elettronica: statistiche a 3 anni dall’introduzione dell’obbligo

La fatturazione elettronica obbligatoria sta funzionando? È vantaggiosa per il contribuente e apporta benefici all’intero sistema? Ecco cosa emerge dai dati.

Fattura elettronica: statistiche a 3 anni dall’introduzione dell’obbligo
 

Sono passati tre anni da quando, a partire dal 1 gennaio 2019, è stato imposto l’obbligo di fatturazione elettronica con deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva IVA.

Il provvedimento stabilisce che

I soggetti passivi IVA (…) trasmettono telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche secondo le modalità del Sistema di Interscambio.

L’applicazione della deroga, in scadenza a dicembre 2021, è stata prorogata a dicembre 2024, su delibera della seduta del Consiglio UE del 13 dicembre 2021 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale Europea, L 454 del 17 dicembre 2021. Sempre tale delibera autorizza l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai “soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della direttiva IVA” (tra cui rientrano i contribuenti in regime forfettario), attualmente esonerati. L’obbligo per i forfettari, per diventare operativo, deve essere prima recepito dall’Italia a livello legislativo: ciò potrebbe avvenire entro la fine del 2022,

Di fronte alla conferma fino al 2024 e alla sua estensione ai forfettari, viene lecito chiedersi: la fatturazione elettronica obbligatoria sta funzionando? Apporta benefici all’intero sistema? La risposta è affermativa, secondo quanto suggeriscono le analisi statistiche periodiche del MEF, i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano e i dati presentati dall’Italia in Commissione Europea.

Le analisi statistiche sulla fatturazione elettronica del Ministero dell’Economia e delle Finanze

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nelle Analisi statistiche sulle rilevazioni dei flussi mensili dei dati della fatturazione elettronica – Report gennaio-ottobre 2021 (aggiornamento dati del 17/02/2022), evidenzia come nei primi undici mesi del 2021 l’imponibile IVA rilevato attraverso la fatturazione elettronica sia cresciuto del 22,0% rispetto allo stesso periodo del 2020.

La crescita complessiva è stata riscontrata in particolare per le persone non fisiche (+22,0%) rispetto alle persone fisiche (+19,4%), con un incremento mensile del +37,3% per le persone non fisiche e del +13,8% per le persone fisiche.

A livello territoriale, gli incrementi più significativi riguardano l’Emilia Romagna (+34,1%), la provincia Autonoma di Trento (+30,4%), il Friuli Venezia Giulia (27,0%) e la Liguria (25,5%) mentre la crescita minore è stata evidenziata nel Lazio (+6,1%).

Per quanto riguarda i settori, i maggiori incrementi percentuali di imponibile sono stati registrati dalle Costruzioni (+32,6%), dall’Attività manifatturiera (+32,1%), dai Servizi di alloggio e ristorazione (+31%) e dall’Estrazione di minerali (+28,2%).

Le perdite più significative, invece, si sono riscontrati nei settori delle Organizzazioni ed organismi extraterritoriali (-91,2%), delle attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico – che includono anche i condomini – (- 46,2%) e dall’Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria (-16,3%)

Fatturazione elettronica ed e-commerce nei dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano

Il sistema di fatturazione elettronica ha tenuto anche durante la crisi scatenata dalla pandemia di Covid-19: lo suggerisce la ricerca dell’Osservatorio Digital B2b della School of Management del Politecnico di Milano- presentata il 15 giugno 2021 durante il convegno online “B2b: fisicamente lontani, digitalmente vicini” – sulla situazione della fatturazione elettronica nel 2020.

Secondo il report, nonostante il periodo di emergenza pandemica, lo scambio di fatture elettroniche ha raggiunto quota 2 miliardi, registrando solo una lieve flessione del 4% rispetto all’anno precedente, pre-Covid.

La ricerca, oltre alla fatturazione elettronica, ha anche indagato l’ambito e-commerce. L’incidenza dell’e-commerce su un totale di 2.500 miliardi di transazioni B2B è aumentata nel 2020 da 19% al 20%, accompagnata da una notevole spinta alla digitalizzazione in particolare nei settori del largo consumo, automotive e farmaceutico.

L’emergenza pandemica ha infatti incentivato alla digitalizzazione dei processi nel 48,6% delle aziende italiane. Il 23,8% ha compreso il bisogno di investire in soluzioni digitali, mentre il 18,4% ha avviato dei progetti concreti. Per il 16% delle imprese, gli investimenti previsti entro il 2022 si sono concentrati prevalentemente su automazione dei processi, blockchain, AI e monitoraggio della supply chain.

L’obbligo di fatturazione elettronica ha dato un ulteriore impulso alle imprese ad interessarsi alla digitalizzazione dei processi, soprattutto per quanto riguarda le soluzioni di Artificial Intelligence, che trovano applicazione in ambiti come pianificazione, rifornimento e monitoraggio della supply chain (48%).

Riccardo Mangiaracina, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Digital B2b, a commento dei risultati della ricerca, afferma che

Le imprese che avevano vissuto gli adempimenti normativi come opportunità per digitalizzare i propri processi hanno saputo fronteggiare meglio la situazione di emergenza che, anche in ambito B2b, ha avuto impatti importanti. Ha innanzitutto accelerato il processo di avvicinamento delle aziende ai propri clienti riducendo la distanza tra livelli successivi della supply chain, ha promosso un miglior utilizzo dei dati e una maggiore automazione dei processi e ha amplificato la necessità di sviluppare processi maggiormente collaborativi. Questa evoluzione non si è tradotta in una crescita dell’eCommerce B2b nel 2020, ma è cambiata la percezione di persone e imprese verso l’innovazione e molto probabilmente nei prossimi anni assisteremo a una forte crescita della pervasività degli strumenti digitali nei processi aziendali.

Benefici della fatturazione elettronica obbligatoria presentati al Consiglio UE

Nel documento Com/2021/681, presentato al Consiglio UE per la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica al 2024 ed estensione ai contribuenti forfettari, sono stati elencati i benefici apportati in Italia dalla fatturazione elettronica.

In primis vengono illustrati i concreti risultati ottenuti contro la frode fiscale, grazie alla maggior completezza, immediatezza e tracciabilità delle informazioni.

Estendere la misura anche ai “soggetti passivi che si avvalgono della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della direttiva IVA” (quindi anche ai forfettari) potenzierà tale possibilità, anche come deterrente per i contribuenti potenzialmente dediti all’evasione ed alla frode fiscale, dato che le autorità fiscali sono ora in grado di effettuare controlli tempestivi e automatizzati sulla coerenza fra l’IVA dichiarata e l’IVA versata.

L’obbligo di fatturazione elettronica ha consentito un miglioramento degli adempimenti IVA di quasi 2 miliardi di euro, consentendo inoltre di acquisire ulteriori 580 milioni di euro legati indirettamente ad entrate aggiuntive ottenute dalla riscossione delle imposte dirette.
Nel 2019 sono stati recuperati altri 945 milioni di euro grazie all’individuazione ed al blocco di falsi crediti IVA.

A ciò si aggiungono ulteriori benefici anche in ambito transnazionale, grazie all’identificazione di frodi intraunionali legate a falsi requisiti di “esportatore abituale” ed a flussi di false fatturazioni per un totale di circa un miliardo di euro.

L’estensione della fatturazione elettronica obbligatoria anche ai contribuenti in regime forfettario rafforzerà questi benefici e contribuirà ulteriormente al processo di digitalizzazione delle PMI, favorendo una riduzione dei costi di gestione, una maggior velocità della registrazione delle fatture, e l’abbandono della fattura cartacea, con conseguente vantaggio per l’ambiente.

Leggi l’approfondimento “Obbligo di Fatturazione Elettronica per i Forfettari

Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...

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