Oggigiorno tutti sanno che ottenere finanziamenti alle imprese risulta un’operazione piuttosto complessa perché, la crisi, oltre a sgretolare parte degli equilibri economici del Paese, è riuscita ad aumentare la sfiducia degli istituti di credito anche nei confronti di molti imprenditori alla ricerca di fondi per migliorare le sorti delle proprie aziende.
Vero è che così dipinta la situazione non sembra troppo rosea ma, attualmente, il governo italiano sta comunque cercando di risolvere problemi più o meno radicati partendo, molto spesso, proprio dalle agevolazioni alle imprese. Varie volte nel corso del tempo anche noi ti abbiamo già parlato dei finanziamenti ad esse riservati ed oggi vorremmo spiegarti con esattezza come aumentare le possibilità di accedere a questa tipologia di credito, fornendoti qualche valido suggerimento per colpire nel segno.
Se intendi partire col piede giusto, devi innanzitutto provare al tuo consulente di essere un imprenditore serio, preparato e capace di individuare e centrare i giusti obiettivi di crescita aziendale, dimostrando al contempo l’alto potenziale della tua impresa come elemento cardine pronto a testimoniarne il massimo livello di affidabilità.
Nel campo dei finanziamenti alle imprese è cruciale non commettere 2 errori purtroppo estremamente comuni tra chi avanza una richiesta di finanziamento:
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Poca esperienza e nessuna formazione
Per poter investire in una impresa chi emette il finanziamento vuole essere sicuro che le persone che lo richiedono abbiano esperienza nel settore in cui operano. Nel caso in cui l’esperienza non vi sia, deve almeno vedere la volontà di investire nella propria formazione.
Ad es: se vuoi aprire o gestire un ristorantino ed è la prima volta che lavori nella ristorazione in generale la cosa migliore è aver almeno frequentato dei corsi di formazione professionale o simili e ancora meglio di voler continuare a formarsi per essere sempre più competitivo. -
Fretta
La cosa migliore è presentare le richieste di finanziamento con largo anticipo in modo da poter ottenere il contributo prima di esporsi ed indebitarsi. La fretta oltre ad essere cattiva consigliera spesso è segno di superficialità.
Ad es: chiedere un investimento per aprire un’attività e nel frattempo indebitarsi per aprirla è un segnale di poca organizzazione e accortezza nelle scelte di amministrazione dell’impresa.
Oltre a seguire questi consigli basilari, risulta poi opportuno capire al meglio in quale modo viene valutata la tua richiesta di credito. Analisi, come spiegato alla perfezione in un ottimo articolo di BorsadelCredito.it, incentrata essenzialmente su:
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Identità dell’azienda e compagine sociale: ovvero una valutazione dello storico dell’impresa e del settore nel quale opera;
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Storico economico finanziario: semplicemente spulceranno la contabilità per capire il valore della attività e comprenderne il potenziale;
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Andamentale bancario: come è stato il rapporto con le banche nel tempo, semplificando quando è rischioso investire su di voi;
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Giustificativi di spesa: dettaglio spese e preventivi da effettuare con la liquidità richiesta, ovvero cosa si farà con i finanziamenti richiesti.
photo credit: Niccolò Caranti via photopin cc
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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