Chi ascolta musica per concentrarsi dimostra maggiore produttività: questo quanto stabilito da recenti studi, che individuano nella sfera melodica lo strumento adeguato per incrementare le proprie performance personali e professionali.
Secondo la scienza, però, la musica per lavorare diventa efficace solo nel momento in cui si riesce a trovare una playlist adatta alle circostanze. I brani devono dunque stimolare le facoltà intellettive, massimizzando la resa e riducendo lo sforzo.
Quindi qual è la musica per lavorare meglio? Ecco i sei principali generi da scegliere per ottenere risultati più che soddisfacenti!
#1- Musica classica
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Secondo la teoria “Effetto Mozart” formulata nel 1993 da Gordon Shaw e Frances Rauscher, la musica classica aumenterebbe l’intelligenza di chi la ascolta. Per giungere a questa ipotesi i due ricercatori hanno diviso in 3 gruppi 36 studenti e li hanno sottoposti a differenti condizioni di ascolto: il primo ha sentito una sonata di Mozart, il secondo musica leggera e il terzo è rimasto immerso nel silenzio.
Dopodiché tutti i partecipanti hanno eseguito un test di intelletto spazio-temporale (deputata all’analisi delle forme, della posizioni degli oggetti nello spazio e allo sviluppo del senso dell’orientamento), da cui è emerso che gli ascoltatori di Mozart avevano ottenuto 10 punti in più rispetto agli altri.
In seguito a ciò, sono stati effettuati diversi altri approfondimenti sui benefici della musica classica e nel 2013 l’American Journal of Occupational Therapy ha condotto un nuovo studio, che ha confermato come tale genere musicale riesca anche a migliorare l’attenzione visiva dei pazienti colpiti da ictus.
#2- Colonne sonore dei video games
Restando sempre in materia di musica per lavorare e concentrarsi meglio, diverse ricerche scientifiche affermano che le colonne sonore dei videogiochi possono ridurre ai minimi termini i problemi di distrazione. Questo dipenderebbe per lo più dal fatto che la selezione musicale dei video games è spesso composta in modo strategico proprio per isolare il giocatore dal mondo esterno e farlo concentrare sul gioco.
A conferma di ciò, c’è per esempio la ricerca condotta dal professore di psicologia Siu-Lan Tan e dai suoi colleghi John Baxa e Matt Spackman che, analizzando le prestazioni dei player del gioco “Twilight Princess (Legend of Zelda)”, si sono accorti di come i migliori risultati arrivassero da coloro i quali mantenevano il volume acceso.
Certo questo genere di musica incide in modo diverso da persona a persona, ma è comunque interessante sapere che anche tali colonne sonore possono influire sulle facoltà psichiche di concentrazione.
#3- Suoni della natura
Tra i molti tipi di musica per concentrarsi i suoni della natura occupano da tempo un loro posto d’onore. Secondo i dati ricavati da The Journal of the Acoustical Society of America, tali rumori migliorano il funzionamento cognitivo, ottimizzano la capacità di concentrazione e aumentano i livelli di soddisfazione.
Per la suddetta ricerca, rientrano in questa categoria le onde che si infrangono, il cinguettio degli uccelli o lo scroscio dell’acqua: suoni che funzionerebbero proprio come quelli del cosiddetto “rumore bianco”, utilizzato negli uffici come sistema di mascheramento sonoro.
#4- Canzoni energiche
Ormai è prassi vedere molti atleti ascoltare delle canzoni con le cuffie prima di una prestazione, il professore della Kellog School of Management Derek Rucker e i tre suoi colleghi Loran Nordgren, Li Huang e Adam Galinsky, hanno cercato di individuare la correlazione tra pezzi sentiti e attività svolte.
Grazie alle loro valutazioni, hanno poi potuto stabilire che per raggiungere i migliori risultati in ambiti competitivi e stressanti servirebbero brani energici.
#5- Brani strumentali
Un recente studio condotto da Carol A. Smith e Larry W. Morris della Middle Tennessee State University ha rivelato che gli studenti disposti a svolgere i propri compiti con sottofondo di musica strumentale, otterrebbero di più rispetto a coloro i quali optano in favore di canzoni composte anche da testo.
Questo per il semplice fatto che i brani con le parole hanno di default il potere di distrarre maggiormente.
#6- Pezzi che fanno sentire bene
Quando si è sopraffatti dai progetti da gestire, quando si ha la percezione di essere intrappolati in una certa mansione o quando non si viene a capo di un ragionamento complesso, il rimedio migliore per non perdere la produttività sembra quello di ascoltare delle canzoni che fanno sentire bene.
Scientificamente parlando, infatti, una musica piacevole aumenterebbe i livelli di dopamina rilasciati dal cervello, generando emozione, eccitazione e migliori prestazioni.
Questi i sei tipi di musica per lavorare nel modo più proficuo: generi diversi che, a seconda delle esigenze, possono massimizzare i risultati ottenibili in ambito professionale e non.
Photo credit: Bart Everson – cc.
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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