A partire dall’autunno dell’anno in corso l’indicazione del rating di legalità sarà inclusa nelle visure del Registro Imprese: questa l’ultima novità introdotta a seguito di un accordo tra Agcom e Infocamere, che permette di avere più informazioni sull’effettiva affidabilità delle aziende.
A livello generico, il rating è un parametro introdotto nel 2012 e attribuito dall’Autorità garante della Concorrenza, il cui obiettivo primario è quello di commisurare il rispetto della legalità delle imprese e l’attenzione riposta dalle stesse nella gestione dell’attività.
A livello pratico, invece, sono le aziende stesse a richiedere il rating e a essere valutate in stellette: a seconda di quanto bene si comportano dal punto di vista della legalità possono ricevere una, due o tre stellette.
Ad aprile 2017 le imprese con rating di legalità erano 3460 e si concentravano soprattutto nelle regioni di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Lazio e Puglia. Per quanto concerne gli aderenti, spiccano soprattutto le piccole e medie imprese.
Se il 90% delle realtà dotate di rating rientra proprio nella categoria delle PMI, la stragrande maggioranza di queste è di piccole dimensioni (massimo 50 operatori e 10 milioni di fatturato) e opera nell’ambito manifatturiero (40%).
Le condizioni necessarie per ottenere il rating di legalità consistono nel fatto che le aziende:
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- abbiano un fatturato minimo di due milioni di euro nell’ultimo esercizio;
- e siano presenti nel Registro Imprese da un periodo di almeno due anni.
Per fare domanda bisogna spedire all’Antitrust l’apposito modulo disponibile nel sito, inviandolo per via telematica. Da precisare che il rating ha una durata massima di due anni e può essere revocato se l’impresa in possesso perde i requisiti necessari al suo mantenimento.
Chiunque voglia visionare l’elenco completo delle aziende con rating di legalità può accedere al sito web dell’Authority per la Concorrenza, ma (come già anticipato) questa informazione sarà disponibile dal prossimo autunno anche nelle visure camerali delle Camere di Commercio.
In aggiunta a quanto detto, dobbiamo poi specificare il fatto che il rating è particolarmente richiesto dalle imprese perché il suo ottenimento massimizza in modo esponenziale le probabilità di accedere ai finanziamenti.
Esso infatti è concesso solo alle realtà considerate più virtuose secondo i parametri stabiliti dalla Legge sulla Concorrenza del 2012 e dal Regolamento Agcom. Quest’ultimo è di recente stato aggiornato con modifiche relative a requisiti di accesso al rating e iter procedurali.
Photo credit: kate hiscock – cc.
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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