Sono tanti i motivi che spingono qualcuno ad aprire un’attività ed iniziare a lavorare in proprio: il desiderio di svolgere il lavoro che ama, di trasformare una passione o un talento in un business, sentirsi indipendente e libero di lavorare in un luogo piuttosto che un altro, trovare un miglior equilibrio tra la vita privata e quella professionale… Qualunque sia la ragione per cui si decide di avviare un’attività è comunque legata all’idea che questa scelta possa renderci più felici.
Può però capitare, nel momento in cui la tua carriera di lavoratore autonomo o imprenditore prende finalmente la giusta direzione e il tuo business inizia a ingranare, di trovarsi eccessivamente assorbito dal lavoro, ossessionato dal raggiungere sempre nuovi traguardi e questo, quasi sempre, va a discapito della felicità che tanto hai cercato.
Intendiamoci: è giusto continuare a porsi degli obiettivi e puntare alla crescita e al miglioramento, ma il modo migliore per farlo è mantenendo sempre vivi la passione e l’entusiasmo per quello che fai. Non c’è una regola vera e propria per riuscirci. Dovrai seguire la tua bussola interiore e capire come mantenere la rotta giusta.
Queste 5 regole ti aiuteranno a gestire la tua attività in proprio mantenendo il giusto atteggiamento.
1. Definisci cosa OGGI significa per te “felicità”
Quando hai avviato la tua attività eri spinto da alcune motivazioni che ti hanno convinto a compiere questo grande passo. È probabile che alcune di quelle motivazioni siano ancora lì a spronarti, ma è anche verosimile che nel corso del tempo possano essere state surclassate o sostituite da nuovi stimoli e nuovi obiettivi.
Può succedere ad esempio di mettersi in proprio mossi dal desiderio di non avere legami fisici e di poter svolgere la propria attività in modo indipendente da luoghi o persone, ma che con il tempo si ritorni ad apprezzare il fatto di lavorare in un gruppo o di avere una qualche struttura di supporto. È il caso di molti freelance, che ricercano collaborazioni continuative con clienti o con agenzie. La sicurezza di un rapporto stabile, ma non esclusivo, può in certi casi dare maggiore serenità e soddisfazione di una indipendenza a tutti i costi.
Tieni sempre d’occhio i tuoi obiettivi e le tue motivazioni, perché saranno necessariamente in continua evoluzione. E non aver timore di metterli in discussione e di modificarli e aggiornarli, perché la tua felicità deve essere riferita sempre e comunque al presente. Non lasciarti, quindi, condizionare dai tuoi precedenti modelli di felicità, ma persegui sempre quello che ti fa star meglio adesso.
2. Stabilisci in modo categorico cosa significhi per te guadagnare ABBASTANZA
Quando si parla di imprenditoria, partite IVA e lavoro indipendente, in genere gli argomenti più dibattuti sono legati alla crescita e a come guadagnare più soldi.
Benissimo. È sacrosanto che la ragione stessa di avviare e condurre una attività consista nel guadagnare denaro, ed è fuori da ogni dubbio che il denaro sia necessario per sopravvivere, per risolvere buona parte dei problemi quotidiani e per permetterci di raggiungere molti obiettivi che esulano dalla sfera prettamente professionale: acquistare una casa, potersi concedere delle vacanze, pensare al futuro della propria famiglia, e così via.
Il problema è quando si ha come unico obiettivo l’incremento dei guadagni non tanto perché ci rende veramente felici, ma perché è quello che fanno tutti e che tutti ci dicono di fare. A questo punto, è il momento di fermarsi un attimo e cercare di capire nel modo più chiaro possibile quanto tu voglia davvero guadagnare ogni mese.
Una volta definito quel traguardo, che ti consente di vivere la tua vita e i tuoi affetti, di non doverti preoccupare di eventuali emergenze e di assicurare un futuro a te e ai tuoi cari permettendoti di risparmiare e/o investire parte dei tuoi guadagni senza che ciò comporti un sacrificio, ecco che capirai quando continuare a impegnarti per guadagnare oltre quella soglia potrà diventare un ostacolo alla tua felicità, rischiando di mettere in secondo piano valori come salute, relazioni e affetti.
3. Trova il tuo equilibrio personale
Con l’espressione “work life balance“, si intende la capacità di trovare il giusto equilibrio tra vita professionale e vita privata, presupponendo quindi che possa esistere una perfetta armonia tra lavoro e sfera personale. Presa alla lettera suggerirebbe di ripartire in egual misura il tempo impiegato in entrambi gli ambiti. Ma un equilibrio inteso in tal senso è praticamente impossibile.
L’approccio migliore consiste nel trovare il proprio equilibrio personale abbracciando il concetto di “work-life integration”: non bisogna per forza dividere ogni aspetto della vita in parti uguali, perché vita privata e vita lavorativa possono sovrapporsi e armonizzarsi, lavorando su concetti come autonomia e responsabilizzazione.
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Si tratta in ogni caso di un approccio flessibile, che può cambiare a seconda delle situazioni. È ovvio che nel caso di un lavoro importante o di una scadenza imminente si sacrificheranno delle ore extra concentrandosi sul progetto, sapendo che una volta portato a termine ci si potrà concedere, magari, una piccola vacanza. L’importante è che non diventi un’abitudine, ma imparando ad organizzarti, a delegare, o a dotarti di strumenti che ti consentano di ottimizzare il lavoro eviterai di correre questo rischio. Per scongiurare un eccessivo stress lavorativo e una conseguente sindrome da burnout, puoi seguire alcuni di questi metodi:
- Definisci le tue priorità: l’equilibrio non arriva da solo, devi raggiungerlo tu. Puoi farlo, ad esempio, imponendoti di dedicare il giusto tempo a ciò che per te conta di più. La famiglia, gli affetti, ecc.
- Rifletti: a fine giornata prenditi un momento per analizzare come hai impiegato il tuo tempo, e, se lo ritieni necessario, pensa a come ripartirlo meglio. Imponiti durante la tua giornata di staccare ogni tanto. Basta anche poco, ma concediti delle pause. Una semplice passeggiata, una pausa pranzo tranquilla e disconnesso da chiamate, email e social media, una sessione di palestra possono aiutare moltissimo.
- Definisci il tuo spazio di lavoro: se lavori a casa, separa nettamente il locale dove lavori dagli altri spazi. Già così avrai posto una separazione tra lavoro e vita privata. La scelta di lavorare in un coworking, oltre che a permetterti una separazione vita/lavoro ancora più netta, ti offrirà anche l’opportunità di mantenere delle relazioni sociali anche mentre lavori.
- Segna il tuo tempo: calcola quante ore lavorative al giorno servono a mantenere la tua attività, datti degli orari e cerca di rispettarli il più possibile.
4. Non cercare termini di paragone a tutti i costi
I tuoi obiettivi sono diversi da quelli di qualunque altro imprenditore.
E anche nel caso di tuoi diretti concorrenti, il tuo livello, la tua esperienza, la tua situazione sono sicuramente differenti.
Non cercare un confronto forzato con altre realtà, perché saranno quasi sempre su piani diversi rispetto al tuo. L’erba del vicino non è sempre più verde, e focalizzarsi sul confronto a tutti i costi non ti renderà certo più felice. Concentrati sulla tua situazione, e cerca di individuare quali eventuali cambiamenti potrebbero aiutarti a raggiungere i TUOI obiettivi.
5. Ravviva periodicamente passione ed entusiasmo
Quando hai deciso di avviare la tua attività quasi sicuramente sei stato motivato dall’idea di poter trasformare una tua passione in un lavoro, di poter concretizzare una tua idea, di raggiungere determinati obiettivi per determinati motivi. Detta in modo un po’ più romantico: lo hai fatto per realizzare un tuo sogno. Ma col tempo hai dovuto anche fare i conti con alcuni aspetti meno piacevoli, divertenti e stimolanti, come le scadenze fiscali, la gestione dell’amministrazione e delle finanze, la competizione, ecc.
Gestire e mantenere la tua attività ti assorbe più risorse di quanto pensassi, a discapito dell’entusiasmo e della passione iniziali, ma passione ed entusiasmo sono valori che non puoi permetterti di perdere, e nemmeno di trascurare. Se vuoi che il tuo business continui a prosperare devi assicurarti di mantenerli sempre vivi.
Cerca di ritagliarti dei momenti per riscoprire o per trovare nuovi modi, al di là della sfera puramente lavorativa, per riaccendere la tua passione. Se, ad esempio, sei un copywriter, ogni tanto scrivi qualcosa per te stesso, per il puro piacere di farlo. Se sei un fotografo, esci dall’ambito professionale, e ritrova il piacere di scattare fotografie per te o per i tuoi cari. Se vendi biciclette, non rinunciare al piacere di una bella pedalata da solo o con i tuoi amici.
L’importante è che tu lo faccia perché ti piace, perché sei bravo a farlo, perché è qualcosa che ti gratifica.
Per concludere
La prospettiva di mettersi in proprio è sicuramente attraente, ma il lavoro in proprio non privo di insidie. È un percorso irto di ostacoli, e se non ne resti consapevole finirai per lavorare unicamente per arrivare a fine mese, sacrificando la tua serenità.
Per evitare che ciò accada e mantenere sempre vivi l’entusiasmo e la passione che ti hanno fatto compiere questo grande passo, ricorda queste cinque regole:
- Definisci cosa OGGI significa per te “felicità”
- Stabilisci in modo categorico cosa significhi per te guadagnare ABBASTANZA
- Trova il tuo equilibrio personale
- Non cercare termini di paragone a tutti i costi
- Ravviva periodicamente passione ed entusiasmo
Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...
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