Aprire un franchising è tutt’altro che semplice, perché questa tipologia di attività che si basa su concetti collaudati, prodotti testati nel mercato e sistemi aziendali preimpostati, è caratterizzata da una serie di rischi riassumibili in:
- i costi elevati di iscrizione e avvio;
- la necessità di assumere subito dipendenti;
- le tasse mensili annesse alla realtà stessa;
- gli impegnativi obiettivi di vendita;
- il controllo limitato del business.
In aggiunta a ciò, va poi anche detto che ogni franchising ha le proprie regole: alcuni forniscono consigli, supporto e sistemi aziendali eccellenti, mentre altri si limitano a vendere agli affiliati il logo per poi lasciarli in balia degli eventi.
Aprire un’attività del genere è quindi tutt’altro che semplice, ma ponendosi le giuste domande si può capire per tempo se la strada che si intende intraprendere è effettivamente giusta. Ecco dunque una serie di quesiti da fare prima dell’avvio!
Indice dei contenuti
- 1 Domande da porti se vuoi aprire un franchising
- 1.1 § – Quale genere di supporto serve?
- 1.2 § – Quanto denaro si è disposti a sborsare di tasca propria nella fase di avvio?
- 1.3 § – Si ha fiducia nel franchisor?
- 1.4 § – Quanta indipendenza si vuole avere nella gestione del business?
- 1.5 § – Il budget destinato allo step di avvio è sufficiente a coprire tutti i costi?
- 2 Domande da porre al franchisor
- 2.1 § – Come sta andando l’attività?
- 2.2 § – Quali sono le prospettive per i nuovi franchisee?
- 2.3 § – Quanto sono attuali i dati forniti sul business in generale e sui singoli franchisee?
- 2.4 § – Quali problemi incontrano i nuovi affiliati?
- 2.5 § – Quali sono i principali indicatori di performance (KPI)?
- 2.6 § – Si può parlare con altri franchisee?
- 2.7 § – Vengono forniti dei sistemi aziendali comprovati?
- 2.8 § – Come viene gestita la crescita?
- 3 Domande da porre ad altri franchisee che ti hanno preceduto
- 4 Domande per il tuo avvocato
- 5 Domande per il tuo commercialista
Domande da porti se vuoi aprire un franchising
§ – Quale genere di supporto serve?
Tutto dipende se la persona che vuole unirsi a un franchising è in grado di prendere l’iniziativa e di comprendere in modo indipendente le manovre da attuare o se la stessa necessità di un manuale dettagliato in cui vengano spiegate tutte le procedure.
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§ – Quanto denaro si è disposti a sborsare di tasca propria nella fase di avvio?
Dato che le spese in un business del genere sono da subito ingenti sia per quanto riguarda la fase di avvio che per quanto riguarda l’assunzione del personale, bisogna chiedersi se si è davvero disposti a sborsare denaro di tasca propria.
§ – Si ha fiducia nel franchisor?
Prima di avviare un rapporto di lavoro con un determinato franchisor, è necessario essere certi dell’affidabilità del futuro collaboratore.
Le precauzioni non sono mai troppe. Prendere informazioni in merito all’attività svolta in passato e al rapporto in essere con altri franchisee può aiutare a comprendere meglio la situazione e ad effettuare una scelta ponderata
§ – Quanta indipendenza si vuole avere nella gestione del business?
Prima di decidere di quale franchising fare parte è importante comprendere di quanta indipendenza si necessita e quanta se ne può avere: alcuni business danno molta libertà, ma altri impongono parametri rigorosi che ad alcuni possibili associati possono non andare bene.
§ – Il budget destinato allo step di avvio è sufficiente a coprire tutti i costi?
Considerando il fatto che nel primo periodo ci sono guadagni scarsi, costi di avvio elevati e tasse contingenti legate all’attività, è bene controllare di avere un budget sufficiente a gestire tutto, senza rischiare di restare sprovvisti di stipendio.
Leggi anche: Aprire un franchising conviene? I vantaggi e gli svantaggi per l’affiliato
Domande da porre al franchisor
§ – Come sta andando l’attività?
Sapere come sta andando l’attività è fondamentale se si sta pensando di legarsi professionalmente alla stessa: chiedere un riepilogo del business che includa rapporti sulle vendite, sui ricavi e sui tassi di crescita. In aggiunta fare domande su previsioni e obiettivi.
§ – Quali sono le prospettive per i nuovi franchisee?
Chiedere come stanno andando le attività affiliate, che guadagni fanno e quali tassi di crescita hanno. Certo non tutti i franchising possiedono dati aggiornati, ma ciò non significa che sono meno affidabili di altri.
§ – Quanto sono attuali i dati forniti sul business in generale e sui singoli franchisee?
Anche se un franchisor mostra ricerche di mercato e proiezioni finanziarie, è necessario assicurarsi che le informazioni siano attuali e significanti, chiedendo quando le ricerche sono state fatte, quanti clienti-negozi sono stati coinvolti nello studio, ecc.
§ – Quali problemi incontrano i nuovi affiliati?
Un buon franchisor è sempre lieto di fornire questo genere di informazioni, perché lo stesso vuole che gli associati evitino le trappole e le insidie comuni. Diffidare da coloro i quali non danno nessuna indicazione di massima.
§ – Quali sono i principali indicatori di performance (KPI)?
Visto che l’attività è stata ripetuta più volte da vari franchisee, il franchisor dovrebbe sapere perfettamente quali sono gli indicatori di performance standard dei suoi associati. Chiedere quindi di condividere questo tipo di informazioni per farsi un’idea più precisa.
§ – Si può parlare con altri franchisee?
Il franchisor deve presentare i nuovi affiliati ai franchisee operativi nella stessa zona, così da permettere a chi sta decidendo se entrare o meno nel giro di capire quanto ne vale la pena. Se la lista di contatti proposta non ispira fiducia, chiederne un’altra senza problemi.
§ – Vengono forniti dei sistemi aziendali comprovati?
Questa domanda consente di capire se l’impresa ha stabilito dei processi per guidare gli affiliati su argomenti quali il reclutamento, il libro paga, il marketing, l’assistenza clienti o la salute e la sicurezza. Avere accesso a ciò aiuta a massimizzare le possibilità di successo.
§ – Come viene gestita la crescita?
Chiedere se il franchisor fornisce un buon supporto commerciale per contribuire alla crescita del business e come il franchisor stesso gestisce il processo di sviluppo. Questo permette per esempio di capire se c’è l’accesso esclusivo al mercato locale o se si dovrà competere con altri.
Domande da porre ad altri franchisee che ti hanno preceduto
§ – Com’è andato il primo anno di attività?
Anche se una domanda simile si può porre anche al franchisor, facendola al franchisee si possono ottenere risposte più precise, veritiere e concrete: chiedere la sincerità e la chiarezza così da evitare qualsiasi genere di fraintendimento.
§ – Quali sono i KPI?
Conoscere l’andamento degli indicatori di performance altrui è importantissimo per una nuova attività, ma bisogna anche pretendere che vengano forniti numeri corretti e reali su quanti più parametri possibile.
§ – Che difficoltà si incontrano più spesso?
Partendo dal presupposto che nessuna attività è perfetta e che c’è sempre qualcosa di gestibile in modo migliore, si consiglia di chiedere quali sono le reali difficoltà contro cui gli altri fronteggiano più spesso.
Domande per il tuo avvocato
§ – L’accordo da siglare è stato compreso del tutto?
Avvalersi della consulenza di un avvocato, per l’aspetto legale della trattativa, è indispensabile per essere certi di non tralasciare alcun aspetto dell’accordo. Affiancati dal giusto professionista è possibile approfondire tutti i dettagli e avere eventuali chiarimenti in merito agli aspetti più tecnici o per rivedere parti sul cui significato si hanno dei dubbi.
§ – Cosa succede se l’attività non va come ci si aspetta?
Domandare come procedere se l’attività non va bene è, oltre che lecito, anche doveroso: come si esce? In che modo il franchisor gestisce i crediti spettanti? Si può vendere l’attività? Quanto paga il franchisor se vuole acquistare il punto vendita?
Domande per il tuo commercialista
- Come fare per gestire meglio le finanze?
- Quali indicatori di performance utilizzare?
- Come tenere traccia dei KPI?
- Come automatizzare le funzioni economiche dell’azienda?
Le esposte possono aiutare compiere la scelta giusta, senza dimenticare che la responsabilità della buona riuscita del progetto resta comunque in mano all’imprenditore. Partendo dal presupposto che avviare un franchising non è per nulla un processo semplice, alla base di tutto è fondamentale vi sia, ovviamente, una forte passione per il proprio progetto.
Una maniacale attenzione per i dettagli e l’elaborazione di business plan adeguati, possono dare il giusto supporto in fase decisionale e di gestione quotidiana del business.
Leggi anche: Perché fare un business plan: a cosa serve e perchè dovresti volerlo fare
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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