Coworking e uffici condivisi: perché e dove trovare il tuo nuovo spazio di lavoro

Il coworking presenta moltissimi vantaggi, e non solo dal punto di vista economico. Ma come trovare quello più adatto alle tue esigenze? Ecco alcune dritte

Coworking e uffici condivisi: perché e dove trovare il tuo nuovo spazio di lavoro
 

Una delle prime regole da rispettare quando ci si mette in proprio è cercare di separare nettamente lo spazio in cui si vive da quello in cui si lavora. Un locale della casa dovrebbe essere dedicato esclusivamente all’attività professionale, se si ha la possibilità di avere una sede esterna, è ancora meglio. Ma in questo caso, bisogna anche essere pronti ad affrontare dei costi extra: affitto, bollette, spese iniziali per arredamento e attrezzature e così via.

Uno spazio di coworking può essere quindi la soluzione ideale, per poter godere di tutti i vantaggi di un ufficio arredato e attrezzato, ma a costi contenuti. Ciò comporta condividere uno spazio comune, con i pro e i contro che derivano dal lavoro in uffici condivisi.

Oggi preferiamo sottolineare i vantaggi di questa scelta, non soltanto in termini economici ma anche e soprattutto per arricchimento personale. Trovarsi con altri freelance e professionisti può creare una sorta di positivo cameratismo che può aiutarti a superare meglio alcuni chiari di luna, ma può anche spronarti a essere più responsabile e rigoroso, rispettando gli orari e concentrandoti sul lavoro, perché in fin dei conti ti trovi in mezzo ad altri colleghi e vuoi dimostrati altrettanto professionale.

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Lavorare in un ufficio condiviso può anche aiutare a sviluppare partnership e collaborazioni, a venire coinvolto in nuovi progetti o a entrare in contatto con nuovi clienti. Nel caso poi tu debba ricevere la visita di un cliente o potenziale tale, potrai contare su di un locale adeguato, molti di questi spazi mettono a disposizione sale riunioni attrezzate di tutto punto dove accoglierlo in modo professionale senza dover ripiegare sul bar sotto casa.

Ma dove e come trovare il coworking che fa per te? Nomadidigitali.it ci viene in aiuto, pubblicando un “elenco dei migliori e più utilizzati servizi online, sempre aggiornati, per trovare spazi di lavoro condivisi o coworking in ogni città del mondo, per lavorare in ambienti stimolanti, creativi e dove poter incontrare altri professionisti che condividono una scrivania, un ufficio, una sala riunioni o un ambiente di lavoro attrezzato”.

Riassumiamo qui le migliori fonti per il coworking in Italia:

Italiancoworking

Un motore di ricerca per trovare spazi di lavoro, coworking, ed eventi in tutta Italia.

My Spothub

è una mappa Work-Friendly (made in Italy), che aiuta remote worker e nomadi digitali a trovare luoghi vicini alla propria posizione dove lavorare incontrarsi, comunicare e collaborare.

Coworkingfor

Coworkingfor è un motore di ricerca online per trovare uno spazio di lavoro condiviso in Italia e prenotare rapidamente una postazione personale.

Va detto che queste risorse funzionano principalmente nel caso di grandi centri urbani (Milano, Roma, Torino…), mentre per quanto riguarda le località più piccole in Italia si è ancora in alto mare. Sarà una questione di prezzi, sarà una questione di mentalità, ma ancora non esiste una vera e propria community simile, ad esempio, a quella degli affitti temporanei ad uso residenziale.

Stanno però prendendo piede alcuni franchising, come Cowo®, che si definisce “la Rete dei Coworking Indipendenti” e che in Italia conta già un centinaio di spazi.

In generale bisogna ancora arrangiarsi e cercare in modo autonomo lo spazio più adatto alle proprie esigenze.

Una semplice ricerca nelle vicinanze su Google è spesso già sufficiente per avere una panoramica sulle realtà presenti in zona, ma si possono trovare molte indicazioni anche nei siti e nei portali dedicati a sale meeting, eventi, congressi (ad es. www.meetinglocation.it, www.meetingbooking.it).

Infine, molti pubblicano annunci di spazi e postazioni coworking su canali come www.immobiliare.it, ma anche www.subito.it o www.kijiji.it.

Spesso però a farla da padrone è il caro vecchio passaparola.

In ogni caso, dipende sempre dalle singole esigenze. L’elenco proposto da Nomadi Digitali è pensato specificatamente per lavoratori nomadi, per chi per professione, per passione o per entrambe le cose è apolide, cosmopolita, costantemente in movimento.

In questo caso le definizioni di spazio di lavoro condiviso e spazio di lavoro temporaneo tendono a coincidere, permettendo di trovare una propria postazione idealmente in ogni parte del mondo. Tra i siti che segnalano spazi attrezzati con diverse postazioni, sale riunioni, servizi e tecnologie, Nomadi Digitali cita:

Coworker

Un motore di ricerca e che ti aiuta a trovare in tutto il mondo il coworking più adatto alle tue esigenze, grazie all’utilizzo di diversi filtri e alle recensioni di altri utenti.

Work Hard Anywhere

Un’App, costantemente aggiornata da una community di imprenditori, freelance, e creativi, che segnala i migliori spazi intorno a te dove lavorare online, in oltre 1000 città in 70 paesi diversi.

Coworking Map

Una mappa globale di geolocalizzazione dove sono segnalati spazi di lavoro condivisi e coworking in tutto il mondo. Ad oggi conta circa 1900 coworking in oltre 100 Paesi e quasi 900 città.

Coworkify

Altro motore di ricerca che permette di trovare e prenotare una postazione di lavoro all’interno di spazi coworking in qualsiasi città del mondo.

Coworking Wiki Directory

Un elenco di spazi di coworking in tutto il mondo, suddivisi in diverse sottosezioni con la possibilità di effettuare la ricerca per nome, città o stato.

Altre risorse, invece, sono specializzate in soluzioni in stile più “AirB&B”, per trovare una postazione di lavoro temporanea presso l’ufficio o l’abitazione di qualcuno che la mette a disposizione.

Desk Surfing

Servizio online che aiuta a trovare spazi di coworking e altri professionisti nel mondo pronti a condividere una postazione di lavoro con te.

Officeriders

Piattaforma in cui privati e aziende in tutto il mondo affittano ad altre persone postazioni di lavoro nella propria casa o nei loro uffici.

Sparechair

Una community di persone che lavorano online da casa e offrono in affitto una o più postazioni. (Attualmente funziona solo negli USA)

Infine, ma anche in questo caso in Italia siamo ancora un po’ indietro, altri siti segnalano caffetterie e locali dotati di connessione ed altri servizi che consentono di lavorare in un ambiente informale ma tranquillo, con in più la possibilità di consumare cibi e bevande sani e gustosi.

Coffices

Community di professionisti online che qui condividono la posizione di bar e caffetterie del mondo che offrono un ambiente accogliente, wi-fi, prese di corrente e, in teoria, anche un ottimo caffè.

Wi-Fi Cafe Guide

Si tratta di un progetto collaborativo nato con l’obiettivo di aiutare le persone a trovare una caffetteria con connessione WiFi vicino a dove esse si trovano. Al momento conta solo una decina di localizzazioni, e no sembra ancora uscito da una fase meramente progettuale, ma chissà…

Workfrom

Un elenco dettagliato dei posti migliori ( per ora solo negli Stati Uniti e Canada) dove poter lavorare in remoto, socializzare e bere un buon caffè (sempre secondo il gusto locale).

Cafes For Nomads

Un servizio creato da nomadi digitali, per nomadi digitali, alla ricerca di luoghi ideali per lavorare con caffè di qualità, internet veloce, cibo gustoso e un ambiente confortevole e divertente. (Per ora solo in Thailandia).

Il panorama degli spazi di lavoro condivisi è quindi abbastanza variegato, e in Italia mantiene un elevato livello di promiscuità, con soluzioni ancora troppo spesso improvvisate o ridotte davvero all’essenziale.

StartUp Italia ha segnalato il primo report a livello nazionale su questa nuova forma di business realizzato tra luglio e ottobre 2017 dallo spazio GoDesk di Potenza: l’ICS2018 (Italian Coworking Survey 2018 ha portato all’individuazione di oltre 550 spazi coworking, distribuiti per lo più in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Il report ha anche evidenziato quanto quello del coworking sia un business complesso, e che nel 2017 solo il 30% degli spazi ha avuto un bilancio in attivo, e tale percentuale scende ulteriormente per i coworking settoriali (destinati a specifici gruppi) e per quelli a vocazione sociale.

Di fatto, gli spazi che si occupano principalmente di coworking sono risultati poco più del 15%.

L’importante è avere bene in testa di che cosa si ha davvero bisogno: uno spazio occasionale o fisso? Un luogo condiviso con altre persone o uno spazio chiuso? Quali sono le condizioni a cui non potresti rinunciare? Per alcuni è la privacy, per altri è il silenzio, per altri ancora è una semplice stampante o la macchinetta del caffè.

Qualunque siano le tue esigenze, là fuori c’è la soluzione più adatta per te.

Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...

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