Coworking: conviene o no? 10 Pro e contro del lavorare in un ufficio condiviso

La scelta fra coworking o lavoro da casa non è semplice ed immediata come potrebbe sembrare. Bisogna considerare svariati fattori che possono influire sulla produttività: ecco quindi i pro e i contro dell’ufficio condiviso che possono aiutare nella scelta

Coworking: 10 pro e contro del lavorare in un ufficio condiviso
 

In una società frenetica e competitiva come quella di cui noi tutti facciamo parte, il coworking è certamente diventato l’alternativa preferita da molti professionisti: soluzione stimolante e spesso conveniente che, tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi garantiti, presenta anche una serie di svantaggi da prendere in considerazione prima di optare in suo favore.

Quali sono dunque i principali pro e contro dell’ufficio condiviso? Eccoli riportati di seguito!

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#1- Supporto e concorrenza

Lavorare a stretto contatto con dei freelance evita di sentirsi soli, isolati o (peggio ancora) completamente emarginati, perché vedere ogni giorno altre persone “sulla stessa barca”, incoraggia e da la forza di andare avanti per inseguire i propri sogni di libertà e autonomia.

Di contro a tutto ciò, bisogna comunque considerare il fatto che molti di questi soggetti possono rappresentare quella concorrenza capace di intimorire e di convincere che le abilità possedute non soddisfano le aspettative del mercato.

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#2- Amicizie e distrazioni

Dato che nel coworking è molto semplice trovare professionisti con passioni e ideologie simili alle proprie, le probabilità di stringere nuove amicizie (o addirittura vere e proprie relazioni sentimentali) aumentano in modo esponenziale.

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A parte questo, però, c’è anche da dire che, in un contesto del genere, il fattore distrazione gioca un ruolo piuttosto pericoloso, in quanto essere produttivi e massimizzare il rendimento quando si è immersi nella confusione generata dagli altri, risulta assolutamente difficile.

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#3- Networking e relazioni problematiche

L’ufficio comune rappresenta l’ambiente ideale in cui stringere collaborazioni interessanti con altri professionisti e trovare nuovi clienti, partner o fornitori: contesto perfetto per fare networking dove, tuttavia, è comunque possibile anche incontrare persone fastidiose, seccanti, sgradevoli e/o semplicemente difficili da gestire nel corso del tempo.

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#4- Produttività e orari imposti

Quando si è in un ufficio condiviso non c’è pericolo di essere interrotti da familiari, animali domestici, campanelli impazziti, commissioni urgenti o altre distrazioni tipiche degli ambienti domestici, perché tutti i professionisti presenti hanno come obiettivo primario quello di lavorare il più possibile per incrementare le performance.

Nonostante questo, però, va sicuramente detto che nel medesimo contesto possono esserci degli orari imposti, che interrompono la produttività. Attenzione: visto che esistono dei coworking aperti 24 ore al giorno, prima di scegliere in quale operare, è opportuno considerare gli orari proposti per capire se si adattano bene alle specifiche esigenze.

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#5- Professionalità e deconcentrazione

Chi decide di lavorare in uno spazio comune, può di dimostrare (per esempio a clienti e fornitori) un alto livello di professionalità derivante proprio dal contesto in cui vengono accolte le persone esterne. Attenzione però alle possibili distrazioni derivanti dalla presenza nello stesso ambiente di figure professionali con diverse abitudini.

Se da un lato tale tipologia di ufficio è utile trasmettere un’immagine di sé professionale (evitando i meeting in caffetterie o in altri luoghi di fortuna), dall’altro non aiuta certamente a meditare e ragionare in silenzio per migliorare la resa (chi vuole questo, deve optare in favore delle biblioteche).

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#6- Motivazione e frustrazione

In un ambiente di lavoro condiviso si partecipa come spettatori alle vittorie altrui, si viene invitati alle feste organizzate in onore dei traguardi raggiunti da altri professionisti e si trova la giusta motivazione per fare meglio ogni giorno.

Tuttavia, se anche la propria attività non riscuote lo stesso successo, si rischia, di farsi travolgere di tanto in tanto da sentimenti di frustrazione o invidia.

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#7- Collaborazione e perdita del focus

In un ufficio condiviso è facile stringere delle collaborazioni proficue con altri professionisti, perché la loro presenza può stimolare lo sviluppo di idee concretizzabili solo grazie all’unione di competenze differenti. Tale sinergia, però, oltre a generare dei buoni risultati, rischia in alcuni casi di far perdere la bussola a chi si fa troppo coinvolgere dai progetti altrui.

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#8- Coinvolgimento e improduttività

Il coworking rappresenta il contesto ideale nel quale essere coinvolti in attività (riunioni, meeting, ecc.) relative al proprio lavoro e dove ottenere massima visibilità con il minimo sforzo.

Nonostante questo, va comunque sottolineato il fatto che, facendosi coinvolgere in maniera eccessiva da questa tipologia di eventi, si rischia inesorabilmente di trascurare cose importanti come i progetti da sviluppare o i clienti da gestire.

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#9- Separazione casa-lavoro e costo

Scegliere di operare in uno spazio condiviso con altri professionisti, aiuta a separare totalmente gli ambienti di lavoro dagli ambienti di casa, trasformando questi ultimi (almeno a livello ideologico) in vere e proprie oasi, dove trascorrere il tempo in completo relax.

Di contro, però, il fatto di potersi permettere un simile lusso ha dei costi non sostenibili da buona parte degli imprenditori che partono con una nuova idea di business (in fase di StartUp, anche qualche centinaia di euro può fare la differenza).

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#10- Ispirazione e complicazioni

Un ambiente in cui si lavora assieme ad altre persone, oltre a stimolare l’ispirazione professionale, evita di doversi scontrare con sentimenti quali la solitudine o il senso di abbandono.

Tuttavia, l’ufficio condiviso può anche tranquillamente diventare la causa di svariati problemi, capaci di portare nel tempo il professionista a pentirsi di non essere rimasto a lavorare in casa: problematiche legate alla frenesia del contesto, agli orari di apertura-chiusura o ai costi, da prendere in considerazione prima di abbandonare gli spazi domestici.

Questi tutti i pro e contro del coworking: una serie di vantaggi e svantaggi da valutare con grande attenzione, per stabilire se la decisione di svolgere l’attività gestita in uno spazio condiviso con professionisti estranei è o non è efficace per garantire il benessere del proprio business.

Leggi anche: Ufficio in casa, coworking o sede: come fare per scegliere

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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