Come prendere una decisione importante? 6 metodi scientifici per fare scelte migliori

Ogni decisione importante, sia nella vita privata che in ambito lavorativo, ci mette faccia a faccia con le nostre insicurezze ma la scienza ci viene in aiuto. Vediamo come

Come prendere una decisione importante? 7 Metodi scientifici
 

La vita è fatta di scelte. Tutti, prima o poi, ci troviamo di fronte a una decisione da prendere, che si tratti di cosa indossare a quell’incontro, oppure se accettare o meno una proposta di lavoro, oppure acquistare un prodotto. Per quanto incommensurabilmente grande o infinitamente piccola sia, ogni decisione da prendere ci porta faccia a faccia con i nostri dubbi e con le nostre incertezze. E con la paura di sbagliare.

Tutto normale, si tratta di una reazione umana a quello che non conosciamo. Possiamo anche spendere ore e ore a leggere le recensioni online di un locale o di un prodotto, ma nonostante questo non avremo mai la certezza di fare una scelta giusta.

Le decisioni possono essere di modesta rilevanza, come, riprendendo l’esempio precedente, quella dell’abito da indossare, oppure più importanti. Più la scelta si fa importante, spesso maggiore è la complessità delle variabili in gioco e delle alternative tra cui scegliere e, in ultimo, maggiore è l’impatto delle conseguenze derivanti da un possibile errore.

Come prendere una decisione importante quando non riusciamo a trovare una soluzione e siamo tentati di affidarci alla sorte?

Il metodo più comune per prendere una decisione è quello di fare una lista dei pro e dei contro e confrontarle, ma di fronte a decisioni importanti e complesse anche questo stratagemma non ci aiuta a fare scelte migliori. Valutare alternative e cercare soluzioni costa in termini sia di tempo che di energia mentale, quindi per fare economia possiamo chiedere aiuto alla scienza e provare i sei metodi per prendere decisioni.

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Il mattino ha l’oro in bocca

Il dover prendere una decisione va a stressare e a diminuire il nostro autocontrollo, lo dimostrano diverse ricerche scientifiche. Dato che ogni giorno dobbiamo affrontare una miriade di scelte, seppur piccole come decidere cosa indossare, se sommiamo tutte le energie che dobbiamo spendere per esse, scopriremo che alla sera le nostre risorse cognitive scarseggiano.

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Questo significa che alla sera siamo più inclini a preferire una gratificazione immediata piuttosto di un riconoscimento a lungo termine. Quindi, di fronte a una decisione importante, non dovremmo aspettare la sera, quando le nostre energie sono già state spese, ma di affrontarla al mattino, dopo una bella notte di sonno ristoratore. In questo modo avremo a disposizione tutte le risorse cognitive che la situazione richiede, e la decisione sarà migliore.

Ma chi mi dice che funziona veramente?

La validità di questo metodo è stata comprovata dallo studio svolto dai ricercatori delle università del Texas, Minnesota, San Diego e Florida, e poi pubblicato su Journal of Personality and Social Psychology e che ha dimostrato come il prendere decisioni stressi e diminuisca l’auto controllo.

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La matrice decisionale: quando la matematica diventa chiarificatrice

Al lavoro e nella vita è molto raro trovarsi di fronte a delle scelte ben definite, ed è proprio in questi casi che fare la lista dei pro e dei contro non è più sufficiente. In casi come questi, e quando ci troviamo davanti a molte buone opzioni, possiamo creare una matrice decisionale.

La matrice decisionale è una griglia in cui elenchiamo, su un’asse, i criteri e, sull’altro, le opzioni a disposizione. Incrociando le variabili possiamo visualizzare i risultati possibili delle nostre decisioni in modo schematico. Si può anche assegnare a ogni criterio e a ogni opzione un punteggio (calcolato su una scala personale di valore). Questa operazione ci costringe a trovare le priorità nascoste nella decisione da prendere e a capire anche qual è il scenario peggiore a cui possiamo andare incontro e che possiamo, quindi, evitare.

Una volta trovato il giusto valore per ogni riga e colonna della nostra matrice, si tratta solo di moltiplicare i numeri all’interno di ogni “incrocio”. Da qui la decisione diventa più chiara: il criterio con un punteggio più alto è il vincitore.

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Attenzione ai consigli

Mai sentito parlare di effetto gregge? Si tratta di quella spinta a uniformarsi alle opinioni e decisioni della maggioranza. Possiamo averne un assaggio quando, di fronte a una scelta importante, chiediamo consiglio ad altre persone, come amici o parenti, ma invece di chiarirci le idee, il coro di voci ci rende ancora più difficile la scelta. Se tutti sono concordi nel consigliarci una determinata scelta, possiamo sentirci spinti a conformarci alla loro opinione, a discapito della nostra stessa felicità.

La pressione “sociale” influenza le nostre scelte più di quanto ci piace ammettere, ma è la verità ed è stata dimostrata da alcuni ricercatori dell’università di Cambridge. Possiamo tirare comunque un sospiro di sollievo, perché i risultati dello studio hanno evidenziato che l’impatto dell’effetto gregge varia a seconda della nostra personalità e della situazione.

Due sono gli scenari più probabili: le scelte delle persone empatiche, avventurose e impulsive vengono maggiormente influenzate dalle opinioni della società perché sono maggiormente impegnate a evitare una possibile punizione o a cercare un riconoscimento immediato. Mentre le persone estroverse e sicure di sé seguono il gregge meno frequentemente.

In ogni caso, se cerchiamo qualche consiglio esterno una buona norma può essere quella di rivolgersi a tipologie diverse di persone e ricercare tutte le opzioni a nostra disposizione prima di ascoltare i loro feedback.

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Il cuore ha sempre ragione (se abbiamo tutte le informazioni)

Cosa succede se, dopo una lunga ricerca di tutte le opzioni possibili e immaginabili, la nostra decisione dovrebbe ricadere sulla scelta A, ma la nostra “pancia” ci dice che dovremmo scegliere la B?

Il tipico esempio di scontro tra testa contro cuore, ragione versus istinto. Se scegliamo la testa, la nostra intuizione continua a dirci che stiamo sbagliando, se scegliamo il cuore, è la ragione a non essere d’accordo. In questo frangente quindi, come riuscire a prendere una decisione importante? Ascoltare la propria pancia, le proprie emozioni, è importante, ma bisogna essere sicuri che le scelte istintive si appoggino su basi solide di esperienza e competenza, altrimenti ci potremmo pentire ben presto delle nostre scelte.

Nello studio condotto dai ricercatori di tre grandi atenei americani è stato dimostrato come le persone che possiedono una buona conoscenza di un prodotto da acquistare riescano a fare scelte rapide e intuitive più efficaci.

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Un’intervista ai futuri noi

Talvolta non riusciamo a prendere una decisione, e non riusciamo a capire bene come comportarci perché siamo ancora un po’ acerbi, inesperti. In questo caso una buona idea è quella di fare un’intervista a noi stessi, proiettandoci nel futuro. Con le giuste domande possiamo visualizzare la situazione concreta che può derivare dalle nostre scelte, oppure più in generale, come può essere la nostra vita quotidiana che deriva da esse.

Per esempio, se stiamo pensando di accettare un nuovo accordo di collaborazione con un’attività amica, possiamo proiettarci in un futuro ipotetico in cui l’abbiamo accettata, e visualizzare tutti i cambiamenti che questo ha portato. Quindi possiamo farci delle domande molto realistiche, come “cosa implica la tua collaborazione? i clienti sono felici di questa scelta o hanno perplessità?” e così via.

Possiamo immaginare i migliori e i peggiori scenari possibili in modo da capire come ci sentiremmo in quelle situazioni. Il punto più importante, quindi, è quello di osservarci mentre rispondiamo a queste domande e capire come reagiamo, e come ci sentiamo. Se ci ritroviamo a fingere entusiasmo o a rispondere in modo negativo a gran parte delle domande, allora sapremo che forse quella non è la scelta giusta per noi.

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Mettere le opzioni sullo stesso piano

Cosa succede quando abbiamo di fronte due (o più) buone scelte? Se è vero che ci troviamo davanti a una scelta che comunque avrà un risvolto positivo, in ogni caso lasceremo dietro di noi qualcosa di buono. Il cercare l’alternativa migliore può essere molto stressante, perché sappiamo che in ogni caso perderemmo qualcosa.

In questi frangenti mettere le opzioni sullo stesso piano può essere la chiave di volta. Quello che dobbiamo fare è pesare i risultati delle scelte in modo uguale e focalizzarci su quello che potremmo ottenere piuttosto che su quello che perderemmo scegliendo l’altra opzione. Non esiste un’alternativa migliore dell’altra, entrambe esteriormente sono valide, esiste solo la scelta fatta tenendo in considerazione quello che siamo e quello che vogliamo essere.

Spesso ci dimentichiamo che l’affrontare delle scelte, talora difficili, ci dà l’opportunità di raggiungere ciò che desideriamo davvero. Se ogni scelta fosse facile e chiara o avesse una risposta logica, ci potremmo sentire costretti a sceglierla, lasciando dietro di noi creatività, passione e rischio. A volte, però, è proprio la nostra passione a condurci verso una vita ricca di soddisfazione e felicità, quindi meglio non perdere l’occasione di abbracciare, qualche volta, anche l’incertezza.

Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...

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