The Social Network, Steve Jobs, I Pirati della Silicon Valley, The Founder, The Wolf of Wall Street… certo, sono tutti film che raccontano grandi storie di successo, alcuni basati su fatti e persone reali, altri su racconti di fantasia.
Titoli come questi sono sicuramente una fonte di ispirazione per un imprenditore, anche se identificarsi con Mark Zuckerberg (fondatore di Facebook) o Ray Kroc (fondatore di McDonald’s) può essere stimolante ma può anche condurre a porsi obiettivi al di là della propria portata. Questo genere di film nascono con l’idea stessa di ispirare, anche se spesso resta il dubbio che tanta agiografia non possa essere altro che una ulteriore forma di pubblicità per le aziende rappresentate.
Ci sono però molti altri film, che quasi certamente ognuno di noi ha visto, che tra le righe possono fornire interessanti spunti, idee, motivazioni. Ecco quindi una nostra personale classifica di pellicole che quasi certamente ognuno ha visto, ma che potrebbe riguardare da un nuovo punto di vista, e trarne la giusta ispirazione per la propria idea di business.
Karate Kid
Daniel San uno di noi!
In quanti ci siamo identificati in questo ragazzino un po’ sfigato, carico di sogni e speranze ma privo di una guida e di un metodo per potersi realizzare? Ed ecco che arriva il Signor Miyagi, il mentore che saprà fare emergere le qualità del ragazzo e farlo diventare un vincente, attraverso tecniche non convenzionali.
All’inizio Daniel non riconosce il valore di attività apparentemente inutili come il mitico “dai la cera, togli la cera”, che scoprirà essere i fondamenti del karate nel momento in cui utilizzerà quegli stessi movimenti per difendersi dai bulli che lo perseguitano.
È il potere della semplicità quello che Miyagi gli insegna, come ben spiegato quando gli dice che ciò che conta è la qualità delle cose che si imparano, non la quantità. Proprio come Daniel, spesso gli imprenditori non sono consapevoli dell’importanza del giusto atteggiamento mentale per superare le sfide di ogni giorno, anche quelle apparentemente impossibili.
I gesti ripetuti durante i lavori che Miyagi assegna al riluttante Daniel gli permettono di imparare e automatizzare in modo istintivo gli elementi base della difesa nel karate, e di comprendere che per raggiungere i propri obiettivi è necessario sviluppare le proprie abilità attraverso esercizio, applicazione e disciplina.
Citazione:
“Ricordi quando facevamo lezioni sull’equilibrio? Quelle lezioni non dovevano servire solo per karate. Servono per tutto nella vita. Tutto nella vita ha un suo equilibrio. In questo modo tutto va meglio.” – Miyagi
Ghostbusters
Cos’altro è Ghostbusters se non la storia di una startup?
Certo, magari non capita tutti i giorni di avere a che fare con spiriti, fantasmi e personificazioni del Male, ma la storia dei Ghostbusters parla di un’idea imprenditoriale basata su tecnologie proprietarie e su ben definite skills in un settore di mercato ancora vergine, della costituzione di una società e delle strategie per acquisire clienti, di un picco di successo e di una crisi che rischia di fare affondare l’intero progetto, e, infine, del suo superamento con lieto fine.
I tre protagonisti decidono di abbandonare le rispettive carriere universitarie prive di soddisfazioni per creare un nuovo business e mettersi in proprio. Recuperano un finanziamento, acquistano una sede, mettono a punto zaini protonici e ghost-trap, creano un logo, e assumono una segretaria ancor prima di ricevere il primo ingaggio. Non appena gli affari iniziano a girare, investono subito nel reclutamento di un nuovo membro del team e in pubblicità e marketing.
Le difficoltà arriveranno dalla cieca burocrazia, che porterà persino all’arresto di due dei protagonisti, finché, una vota capito che soltanto loro possono salvare la città torneranno ad avere la fiducia delle istituzioni e l’appoggio dei cittadini, sconfiggendo il Male e venendo acclamati come eroi.
Citazione:
“Ventiquattr’ore al giorno, festivi non esclusi; il lavoro non ci spaventa, il conto non vi spaventa!” – Peter Vinkman
Rocky
Pensate che Rocky possa raccontare una storia di perseveranza, riscatto e determinazione? Lo è sicuramente, ma in confronto alla vera storia della nascita e della realizzazione del film, non è praticamente niente.
Alla fine degli anni Settanta, Sylvester Stallone era un attore la cui carriera non stava decollando, sommerso dai debiti e con la moglie incinta del loro primo figlio. Scrive una sceneggiatura perfetta, che viene accolta con entusiasmo da tutti gli Studios a cui la presenta. Ma non è abbastanza: Stallone vuole a tutti i costi essere l’interprete principale del film, e rifiuta offerte sempre più allettanti da parte di chi avrebbe voluto acquistarne i diritti per farlo interpretare da uno dei molti attori di grido dell’epoca. Ryan O’Neal, James Caan, Burt Reynolds, Robert Redford erano solo alcuni dei nomi papabili.
Ma Stallone non molla, va contro ad ogni apparente buonsenso, finché la United Artist, convinta nelle potenzialità della storia, decide di accettare il suo ruolo da protagonista e gli rifila un budget risicato giusto per non rischiare il flop economico, lo affida ad un regista praticamente esordiente (John G. Avildsen) e circonda Stallone di attori semisconosciuti, tra cui diversi membri della su famiglia (e persino il suo cane!). Non prima però di aver ingaggiato un tale Bill Conti, compositore che firmerà una delle colonne sonore più iconiche della Storia del Cinema.
Il risultato lo conosciamo tutti: l’epopea del pugile non troppo sveglio ma dal cuore d’oro che nonostante mille difficoltà riesce a sfidare nientemeno che il Campione del Mondo dei Pesi Massimi, allenandosi tirando pugni a quarti di bue in una cella frigorifera e correndo tra i sobborghi di Philadelphia. Alla fine Rocky verrà sconfitto ai punti, ma avrà comunque ottenuto il suo riscatto umano e sociale.
Non solo una storia di Cinema, ma soprattutto una storia di Vita.
Citazione:
“[…] e se quando suona l’ultimo gong io sono ancora in piedi… se sono ancora in piedi io saprò per la prima volta in vita mia che… che non sono soltanto un bullo di periferia.” – Rocky
Il Padrino
Il capolavoro di Francis Ford Coppola è un must see per tutti gli aspiranti imprenditori che puntano davvero in alto. Si parla di ottimismo, duro lavoro, strategia, competizione. Ok, i contesto non è dei più raccomandabili, ma basta prenderlo come metafora della vita. Mica vi stiamo consigliando di scalare un impero del crimine, ok?
In ogni caso, Il Padrino è ricco di lezioni su leadership e concorrenza, come ad esempio:
- Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare.
L’elemento essenziale di ogni business è l’offerta. Se l’offerta non si può rifiutare, il business potrà sempre contare su di una base di clienti che richiederanno sempre più ciò che il tuo business offre loro. - Gli amici tieniteli stretti… ma i nemici, anche più stretti.
Rispettare i propri competitors è essenziale per trarre da loro know how e strategie di successo. Conoscere la concorrenza permette di saperne anticipare le mosse, prendendo le giuste decisioni al momento giusto. Solo rispettando il tuo nemico, potrai essere sempre un passo avanti a lui. Per questo non bisogna mai e poi mai sottovalutare la concorrenza.
Easyfatt è il software gestionale utilizzato ogni giorno da oltre 100.000 imprese italiane.
- Sono affari, non questioni personali.
Una regola d’oro per mantenere la giusta mentalità imprenditoriale. Un imprenditore può anche avviare un’attività per soddisfare i propri interessi personali, ma una volta che è in affari i sentimenti devono essere lasciati da parte. Soprattutto nella scelta dei propri collaboratori e nel modo in cui si gestisce il proprio team. - Meglio guardarsi sempre le spalle.
I tuoi competitors sono sempre in agguato per sottrarti quote di mercato. Meglio non farsi trovare impreparati, e prevedere strategie e piani alternativi per difendersi in caso di un’offensiva della concorrenza.
Don Vito Corleone, ovvero Il Padrino, è indiscutibilmente un leader, ritratto nel pieno esercizio dei propri poteri. Spogliando la storia delle sua parti più cruente e immorali, otterrete una grande lezione su come gestire il vostro business.
Citazione:
“In vita mia non ho fatto altro che prevedere ogni pericolo” – Don Vito Corleone
Impiegati… male!
Possiamo usare il titolo originale, Office Space? Grazie.
È il film anti new economy per antonomasia, ambientato in una software house degli anni Novanta in cui non c’è neanche un personaggio che possa essere considerato positivo: sono tutti arroganti, arrivisti, disonesti, fannulloni, opportunisti. E allora, perché consigliarlo?
Perché è una satira pungente su di una cultura aziendale ancora dura a morire, fatta di orario continuato, manager incapaci, colleghi imbarazzanti e tanta, tanta monotonia. Ed è la storia di chi ad un certo punto capisce che quella vita non fa per lui e decide di reagire, attraverso una rivoluzione personale che lo porterà a seguire la propria vera strada.
In realtà Peter, il protagonista, metterà a punto una truffa informatica ai danni dell’azienda, e anche questo non è un comportamento che ci sentiamo di raccomandare; tuttavia ci sarà un pentimento, una redenzione e… un evento imprevisto che alla fine risolverà la situazione. Peter abbandonerà per sempre il lavoro tanto odiato per mettersi in proprio nel settore dell’edilizia e iniziare così una nuova vita.
Se quindi siete impiegati in un lavoro dipendente e sognate di spiccare il volo diventando un imprenditore, guardando Office Space avrete una ulteriore motivazione a fare il grande passo, magari seguendo alcuni nostri consigli.
Citazione:
“Odio il mio lavoro, e credo che non ci andrò più” – Peter Gibbons
La ricerca della felicità
La ricerca della felicità è tratto dalla vera storia di Chris Gardner, imprenditore che ha raggiunto il successo e si è rifatto una vita riuscendo a diventare consulente dopo avere trascorso quasi un anno da senzatetto, occupandosi inoltre del figlio e lavorando come stagista non retribuito.
Alla base del film c’è un concetto molto chiaro: non arrendersi mai.
Pur avendo perso la propria compagna, la propria casa e la propria auto, Chris non abbandona i propri sogni e con passione e sacrificio supera enormi difficoltà senza perdersi d’animo – beh, relativamente parlando – per assicurare un futuro al proprio figlio.
È una storia di incrollabile forza di volontà, che ha portato Gardner a compiere una brillante carriera da broker e a mettersi in proprio nel 1987 fondando la Gardner Rich & Co. Oggi la sua fortuna è valutata intorno ai 60 milioni di dollari.
La vita ha assestato un nuovo duro colpo a Gardner, ormai all’apice del successo professionale, privandolo della moglie a causa di un male incurabile. Anche questa volta, dopo un iniziale periodo di sconforto, si è rimesso in gioco in prima persona, diventando un motivatore e insegnando agli altri a superare le difficoltà coltivando la fiducia nelle proprie potenzialità.
Citazione
“Ehi non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa, neanche a me! Ok? Se hai un sogno tu, lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non lo sai fare. Se hai un sogno inseguilo. Punto!” – Chris Gadrner
Jerry Maguire
Jerry Maguire parla di un procuratore sportivo di successo e senza scrupoli che dopo un esame di coscienza tenta di cambiare le regole del suo settore proponendo una “relazione programmatica” per migliorare la qualità dei servizi offerti ai propri assistiti dalla società per cui lavora. Per questo verrà licenziato, e si troverà a dover gestire un unico cliente: Rod Tidwell, un giocatore di football americano talentuoso ma dalla personalità difficile, giudicato dagli altri procuratori come la più classica delle rogne.
Ma Jerry crede nel valore etico della propria scelta, che si concretizzerà nello spronare l’ormai amico Rod portandolo a compiere il salto di qualità che gli farà ottenere un rinnovo del contratto milionario, grazie anche agli insegnamenti del suo vecchio e compianto mentore, Dicky Fox.
I valori trasmessi dal film, seppur con un retorica forse un po’ demodé, riguardano l’importanza dei rapporti personali, dell’etica, del creare valore per il prossimo, del mantenere un atteggiamento positivo e soprattutto del trarre insegnamento dalle sconfitte.
Citazione:
“Io adoro alzarmi la mattina, batto le mani e dico oggi sarà un grande giorno!” – Dicky Fox
Tombstone
Cosa si può imparare da uno dei molti film sulla leggendaria Sparatoria all’OK Corral?
L’importanza di poter contare sul giusto team.
Quando arriva a Tombstone con i suoi due fratelli, Wyatt Earp vuole soltanto gestire un saloon e mettere su famiglia. Ma quando le cose si mettono male, può contare su Doc Holliday, non solo il suo migliore amico, ma pure un pistolero con P maiuscola.
Il professionista giusto al momento giusto, un collaboratore fedele sempre al suo fianco, anche nei momenti più difficili.
Senza il suo aiuto e la sua dedizione, senza la sua lealtà, Wyatt probabilmente non sarebbe sopravvissuto allo scontro finale con il villain Johnny Ringo.
Doc Holliday, inoltre, con il suo gesto si redimerà da una vita non propriamente virtuosa, mettendo le proprie skills al servizio di una giusta causa.
Citazione:
“Preferisco avere un solo amico leale come Doc Holliday che 100 amici che non sanno la lealtà cosa sia.” – Wyatt Earp
The Walk
The Walk è un biopic sull’impresa del funambolo francese Philippe Petit, che nel 1974 compì la traversata delle Torri Gemelle del World Trade Center di New York camminando su di un cavo d’acciaio senza nessuna protezione. Considerata la pericolosità dell’impresa, Petit sapeva bene che non avrebbe mai ottenuto l’autorizzazione a compierla, e quindi si dedicò fin da subito all’elaborazione di un complesso piano per realizzare un vero e proprio colpo di scena senza alcun preavviso. Il risultato sarà un’esibizione oltre ogni sua stessa aspettativa.
Qual è il senso di tutto ciò? Apparentemente, nessuno. Perché mettere a repentaglio la propria vita giocandosi il tutto per tutto? Perché era quello che Petit desiderava più di ogni cosa al mondo. E la volontà è la spinta alla base di ogni progetto imprenditoriale, anche del più folle.
Quanti aspiranti imprenditori si sono scoraggiati solo perché dissuasi da chi non credeva in loro per poi pentirsene o, peggio, vedere la propria idea realizzata da qualcun altro?
Philippe Petit lavorò al proprio progetto con meticolosa determinazione per anni, senza mai perdere di vista il proprio obiettivo.
The Walk è il film per tutti i sognatori che, magari con una scintilla di follia, decidono di osare, pensando fuori dagli schemi – think different, vi ricorda qualcosa? – per superare i propri limiti.
Citazione:
“Ero sempre in cerca del posto perfetto in cui sospendere il mio filo.” – Philippe Petit
Forrest Gump
Possono bastare semplicità, coraggio e passione per avere successo nella vita? La storia che ci racconta Forrest Gump ci dice di sì.
Forrest è una persona con un handicap cognitivo, che attraversa la storia degli Stati Uniti inanellando strepitosi successi e diventando, spesso inconsapevolmente, un esempio per le altre persone. Le sue azioni non sono quasi mai frutto di complicati ragionamenti, ma scelte dettate dall’istinto e dal cuore. Ma ciò che conta, sempre, è provarci.
La storia si conclude con Forrest che è diventato un imprenditore di enorme successo, semplicemente per aver mantenuto fede a una promessa, in realtà ironica, che nella sua innocenza aveva preso per vera.
Forrest Gump è stato ed è tuttora un vero e proprio fenomeno di costume, grazie al messaggio secondo cui l’entusiasmo e l’atteggiamento mentale positivo e totalmente aperto al mondo ed alle sue opportunità possono guidarci nelle scelte più importanti della nostra vita.
Citazione:
“Corri, Forrest, Corri!” – Jenny
Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...
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