Diventare imprenditori di successo: 5 storie di reazione al fallimento che ispirano

Diventare imprenditori di successo è un percorso lungo e pieno di insidie, fatto anche di cadute. Le storie di Ford, Edison e altri

Imprenditori di successo: 5 storie di reazione al fallimento
 

Come diventare imprenditori di successo mettendosi nella condizione di affrontare le difficoltà quotidiane al meglio? Scopriamolo subito insieme prendendo in considerazione le differenti casistiche riportate di seguito: 5 esempi di grandi persone capaci di trasformare le tante difficoltà incontrate e le sconfitte subite nel corso della vita in uno stimolo per raggiungere i loro traguardi.

#1 – Henry Ford – Ford Motor Company

Il fallimento è una possibilità di ricominciare in maniera più intelligente.

Anche se, allo stato attuale dei fatti, Henry Ford (Dearborn, 30 luglio 1863 – Detroit, 7 aprile 1947) rappresenta ancora la nona persona più ricca della storia, prima di guadagnare con la sua Ford Motor Company i 109 miliardi di dollari che l’hanno reso tale, ha dovuto opporsi con tutte le proprie forze ad almeno un paio di considerevoli fallimenti come fu la Hemp Body Car, un’automobile (mai messa in commercio) interamente realizzata in fibre di canapa ed alimentata da etanolo di canapa (il carburante veniva raffinato dai semi della pianta).

Che cosa sarebbe successo se Ford si fosse arreso agli ostacoli iniziali? Sicuramente non avrebbe fondato quella che tuttora rappresenta a tutti gli effetti una delle maggiori società produttrici di automobili negli Stati Uniti e nel mondo.

#2 – Colonel Sanders – KFC

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Prima che Harland Sanders (Henryville, 9 settembre 1890 – Louisville, 16 dicembre 1980) fosse nominato Colonnello del Kentucky per la qualità dei pasti serviti nella cucina del distributore di benzina affidatogli dalla Shell (diventando da lì a poco uno degli imprenditori di successo più importanti del pianeta grazie all’apertura della nota catena KFC), ha trascorso ben 2 anni a dormire sul sedile posteriore della propria auto.

Il futuro Colonnello girava bussando a tutte le porte dei ristoranti della zona per proporre la sua particolare ricetta del pollo: i rifiuti ricevuti hanno addirittura superato quota 1.000, ma al tentativo numero 1.009 è finalmente riuscito ad ottenere il primo consenso. Come sarebbe andata se Sanders non avesse fatto della pazienza e della perseveranza le sue doti più spiccate? Di certo non avrebbe potuto mettere le basi di un impero oggi composto da circa 18.000 fast food sparsi in tutto il globo.

#3 – Thomas Edison – Edison Trust

Non mi scoraggio perché ogni tentativo sbagliato scartato è un altro passo avanti.

Quando Thomas Alva Edison (Milan, 11 febbraio 1847 – West Orange, 18 ottobre 1931) ha iniziato la propria carriera da inventore ed imprenditore statunitense, certo non avrebbe mai pensato di dover fallire ben 1.000 volte e di dover registrare addirittura 1.093 brevetti, prima di riuscire ad ideare il suo grande progetto di vita: la lampadina. Quale epilogo avrebbe avuto la storia di Edison, se non avesse dimostrato un simile livello di caparbia, testardia ed ingegno? Con molte probabilità non sarebbe mai e poi mai potuto diventare il maggiore inventore del nostro tempo.

#4 – Vincent van Gogh – Pittore

Spesso le persone fanno arte, ma non se ne accorgono.

Nonostante Vincent Willem van Gog (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890) non abbia mai riscosso particolare successo come pittore durante la breve vita concessagli e nonostante si sia trovato ad affrontare le difficoltà più disparate, ha comunque continuato ad inseguire la sua passione realizzando ben 864 tele dal valore di centinaia di milioni di dollari ed oltre 1.000 disegni apprezzati soprattutto dopo la morte, quando lo stile dell’artista ha cominciato ad influenzare in modo profondo tutta l’arte del XX secolo. Quali diversità avrebbe l’arte contemporanea se van Gogh non avesse continuato a dare sfogo alla sua creatività? Di sicuro sarebbero presenti delle differenze (e mancanze) notevoli.

#5 – Joanne Rowling – Scrittrice

Non importa per cosa sia nata una persona, ma ciò che sceglie di essere.

Se a J.k. Rowling avessero detto dopo i vari rifiuti ricevuti da ben 11 diversi editori, che al dodicesimo tentativo sarebbe riuscita a pubblicare grazie al semplice intervento di una conoscente il suo primo libro di Harry Potter, probabilmente non ci avrebbe mai potuto credere. Cosa sarebbe accaduto se la Rowling avesse rinunciato al progetto di farsi pubblicare? Certamente non avrebbe potuto avviare quella che viene definita a tutti gli effetti come una delle carriere tra le più remunerative al mondo.

Questi i nostri 5 esempi di come il fallimento possa generare “imprenditori” di successo: casistiche più o meno eclatanti che dovrebbero farci bene intendere quanto sia importante perseguire i propri obiettivi nonostante gli ostacoli e le molteplici difficoltà quotidiane.

Leggi anche la guida come scegliere nome azienda

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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