Nuova Sabatini 2017 / 2018: agevolazioni, soggetti, investimenti e spese ammesse

Chi può accedere alle agevolazioni previste dalla nuova Sabatini 2018 (beni strumentali) e in che termini. Uno sguardo più da vicino

Nuova Sabatini 2017 - Beni strumentali: come funziona
 

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L’agevolazione definita “Beni strumentali – Nuova Sabatini”, è stata istituita dal D.L. 69/2013 (il “Decreto del Fare”) ed è lo strumento più noto e maggiormente utilizzato per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (Pmi) per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

L’agevolazione, prorogata dalla Legge di Stabilità 2017 (Legge 232/2016) al 31.12.2018 prevede l’erogazione di un contributo in conto esercizio, a parziale copertura degli interessi relativi al finanziamento stipulato per l’acquisto/acquisizione in leasing di beni strumentali nuovi da parte delle PMI.

Novità: Rifinanziamento della Legge Sabatini 2018

Tra le misure previste in materia di agevolazioni alle imprese la  Legge di Bilancio 2018 ha disposto il rifinanziamento della “Legge Sabatini” di cui all’art. 2 del D.L. 69/2013 che prevede l’erogazione di un contributo in conto esercizio, a parziale copertura degli interessi relativi al finanziamento stipulato per l’acquisto (o acquisizione in leasing) di beni strumentali nuovi da parte delle PMI.

Una quota pari al 30% delle risorse previste (pari a 330 milioni di euro per il periodo 2018 – 2023) è stata riservata alla concessione dei contributi a fronte degli investimenti effettuati dalle imprese di micro, piccola e media dimensione, le quali, al fine di favorire la transizione del sistema produttivo nazionale verso la manifattura digitale e di incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo o di prodotto possono accedere ai finanziamenti e ai contributi in esame per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Il termine per la concessione dei finanziamenti è stato dunque prorogato fino alla data dell’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili, che dovrà essere comunicato con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Soggetti che possono beneficiare dell’agevolazione

Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese;
  • non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto in passato aiuti classificati illegali o incompatibili dalla Commissione europea e che successivamente non sono stati rimborsati;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà” così come individuate al punto 18 dell’art. 2 del regolamento GBER (Regolamento comunitario n. 651/2014).

E le imprese estere?

Possono presentare domanda di agevolazione anche le imprese estere, con sede in uno Stato membro le quali devono provvedere, pena la revoca delle agevolazioni concesse, all’apertura di una sede operativa entro il termine massimo consentito per l’ultimazione dell’investimento e attestarne l’avvenuta attivazione.

Non possono accedervi,  oltre alle imprese non qualificabili come PMI, anche le imprese operanti nei settori delle attività finanziarie e assicurative (sezione K della classificazione delle attività economiche ATECO 2007).

Chi sono dunque le PMI?

Sono considerate “PMI” le imprese classificate come:

  • micro-impresa, con meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore ad euro 2 milioni;
  • piccola impresa, con meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore ad euro 10 milioni;
  • media impresa, con meno di 250 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore ad euro 50 milioni.

Investimenti ammessi

Per poter beneficiare dell’agevolazione gli investimenti devono essere riconducibili a precise finalità quali:

  • creazione di un nuovo stabilimento;
  • ampliamento di uno stabilimento esistente;
  • diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi;
  • trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
  • acquisizione di attivi di uno stabilimento, se sono soddisfatte le seguenti condizioni:
    • lo stabilimento è stato chiuso o sarebbe stato chiuso se non fosse stato acquistato;
    • gli attivi vengono acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
    • l’operazione avviene a condizioni di mercato.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data di trasmissione della domanda di accesso alle agevolazioni e devono fare riferimento ad una sola attività produttiva; se la PMI volesse effettuare investimenti riferiti a più unità produttive deve presentare per ogni attività produttiva una diversa domanda di agevolazione.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili riguardano l’acquisto, anche in leasing finanziario, di beni strumentali oggetto di investimenti, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale.

Si deve trattare quindi di acquisti (o leasing) di:

  • macchinari;
  • impianti;
  • beni strumentali di impresa;
  • attrezzature;
  • hardware, software e tecnologie digitali, nuovi di fabbrica e ad uso produttivo, correlati all’attività svolta dall’impresa ed essere ubicati presso l’unità produttiva dell’impresa in cui è realizzato l’investimento.

Agevolazione nuova Sabatini

L’agevolazione consiste nella possibilità di accedere a finanziamenti a tasso agevolato, tramite la concessione alla PMI di un contributo a copertura degli interessi sul finanziamento contratto per la realizzazione dell’investimento.

L’ammontare del contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari;
  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

ITER procedurale – cenni

Per poter accedere all’agevolazione le imprese in possesso dei requisiti richiesti dovran

no compilare l’apposita domanda scaricabile dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico (www.mise.gov.it) nella sezione “BENI STRUMENTALI (NUOVA SABATINI)” ; la domanda una volta compilata deve essere sottoscritta con firma digitale ed inviata (con gli allegati) tramite PEC all’indirizzo PEC della banca (o dell’intermediario finanziario) a cui si richiede il finanziamento per l’acquisizione dei beni agevolati.

La banca, verificata la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmette al MISE la richiesta di contributo e se l’esito è positivo concede all’impresa il finanziamento.

Photo credit: Richard Ashcc.

Dottore Commercialista e Revisore contabile a Trieste, se mi avessero domandato ai tempi dell’università “cosa farai da grande” non avrei mai risposto “il dottore commercialista”: ed invece ...

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