Start up e PMI innovative: partono controlli su requisiti per agevolazioni

Vediamo nel dettaglio i requisiti necessari, per Startup e PMI innovative, per poter accedere alle agevolazioni previste

Start up e PMI innovative: partono controlli su requisiti per agevolazioni
 

Come spiegato dalla Circolare 3696 del Ministero dello Sviluppo Economico, StartUp innovative e PMI innovative possono godere delle agevolazioni garantite dal loro status, solo dopo aver dimostrato di possedere i requisiti necessari per iscriversi alla sezione speciale del Registro Imprese. L’iscrizione è effettuabile in automatico previa consegna della domanda in formato elettronico e i controlli sulle aziende accettate spettano all’ufficio del suddetto Registro.

Per risultare come tali, le StartUp innovative devono:

  • rappresentare società di capitali o cooperative con azioni/quote di capitale sociale non quotate su un sistema multilaterale di negoziazione o su un mercato regolamentato;
  • essere costituite da massimo 5 anni (60 mesi);
  • avere una produzione annua inferiore ai 5.000.000 di euro;
  • non distribuire gli utili.

Tali aziende hanno poi l’obbligo di risiedere in Italia, in uno degli Stati membri dell’UE o entro i confini dei Paesi aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo (questo a patto che almeno una sede produttiva o una filiale sia nel territorio italiano). Inoltre devono anche avere come oggetto sociale la produzione e vendita di merce (prodotti o servizi) considerabile ad alto valore tecnologico.

Se nel primo caso (sede azienda) il controllo è eseguibile tramite le informazioni del Registro Imprese o al BRIS (per l’estero), nel secondo (oggetto sociale) i requisiti sono garantiti da un’auto-certificazione dell’azienda, oltre che dall’esistenza di un sito web e dall’ipotetica sede in un incubatore. In presenza di dubbi, si può comunque fare domanda per ottenere un presentation deck che identifichi gli effettivi elementi innovativi dell’attività.

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Da precisare con attenzione che queste aziende devono riconfermare ogni anno il possesso dei requisiti appena indicati. Se tale operazione non viene eseguita nelle modalità e nelle tempistiche imposte a livello legislativo, subentra in automatico la possibilità di uscire dalla sezione speciale del Registro Imprese.

Stando alle nuove disposizioni, a partire dal prossimo 18 dicembre avverrà il passaggio da StartUp a PMI innovative di tutte le società nate prima dell’entrata in vigore del Decreto Sviluppo 2012. La trasformazione è chiaramente possibile solo se le imprese interessate hanno i requisiti richiesti e le Camere di Commercio devono ricordare con largo anticipo la scadenza agli iscritti, per dare loro l’opportunità di cambiare regime in modalità semplificata.

Per quanto riguarda i requisiti e i relativi controlli che consentono alle piccole e medie imprese di accedere alla categoria delle aziende innovative, rientrano in primis la consegna di un bilancio certificato (verificabile al Registro Imprese) e l’impossibilità di quotazione su un mercato regolamentato (verificabile con la Consob). Per conservare i requisiti è necessario considerare le rispettive dichiarazioni obbligatorie.

Oltre a ciò, va poi ricordato che per alcune casistiche particolari sono previste delle deroghe. Una di queste riguarda la mancata certificazione del bilancio, che può essere risolta dall’attività tramite il ravvedimento operoso. Naturalmente, situazioni di questo genere non causano la cancellazione dal registro.

Photo credit: Neil Rickardscc.

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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