L’incubatore d’impresa è ormai un elemento comune e ricorrente in tutti i microcosmi che circondano le attività in fase di start up. Per molti neo-imprenditori, soprattutto nel mondo delle startup innovative, il “passaggio dall’incubatore” è quasi il battesimo del fuoco e il primo passo nel mondo dell’imprenditoria. Per i businessman ormai incalliti invece, l’incubatore d’impresa, spesso sembra solo una realtà per principianti.
Leggendo la definizione di incubatore d’impresa può sembrare che questo sia puramente un mezzo ideale per aziende in cerca di fondi per finanziare lo start up dell’attività. In realtà gli incubatori sono questo e molto di più e ci sono svariati motivi per cui un’impresa dovrebbe prendere in considerazione di essere incubata, aldilà delle competenze, delle risorse finanziarie e il bagaglio esperienziale a disposizione.
Ecco alcuni ottimi motivi per scegliere o meno l’incubazione e alcuni consigli.
#1 – Cerchi guida e tutoraggio
A prescindere dal tipo di incubatore aziendale scelto per sviluppare la propria idea d’impresa, tutti i programmi messi a disposizione mirano a velocizzare la crescita interna ed esterna del business, andando ad identificare mercati, prodotti, clienti e servizi su cui concentrarsi per raggiungere lo scopo.
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L’ingrediente segreto di un buon acceleratore consiste nella capacità dello stesso di offrire all’impresa affiancata il contatto con i tanti imprenditori, dirigenti ed investitori già inseriti nei programmi. La condivisione delle esperienze vissute da queste persone ed i loro feedback possono realmente fare la differenza per velocizzare lo sviluppo di una giovane azienda, assicurandole quell’attenzione e quella centralità che le consentono di individuare fattori essenziali quali, ad esempio, il mercato adatto al suo potenziale, i clienti in target o i prodotti e servizi da proporre. Chiaro è che chiunque non consideri un valore aggiunto il supporto dato da professionisti dotati di lunga esperienza pregressa, può tranquillamente abbandonare l’idea di affidarsi ad un incubatore.
#2 – Cerchi valutazioni e risultati veloci
Grazie all’incubatore d’impresa, le lunghe fasi di definizione obiettivi, inizio attività, sponsorizzazione, ricerca clienti e misurazione progressi, vengono eseguite, invece che in anni, solo in alcuni giorni-settimane, aiutando così l’azienda a capire subito se l’idea d’impresa che si ha in mente è valida e come porsi per partire nel modo giusto.
Visto che, per conto dell’azienda incubata, un incubatore dedica buona parte del tempo a disposizione alla realizzazione di un’ampia moltitudine di test, come anche all’individuazione dei risultati da raggiungere nel breve-lungo periodo ed alla ricerca di feedback dei clienti, chi sceglie di aderire ai programmi proposti ha la concreta possibilità di trovare molto più velocemente degli altri la sua collocazione ideale nel mercato. Se il primo grande sostegno viene per l’appunto dato inquadrando il nuovo business ed inserendolo correttamente nel proprio settore, il secondo aiuto mira ad insegnare al fondatore come sviluppare la sua giovane impresa, indicandogli la strada per avere accesso diretto ai finanziamenti.
#3 – Cerchi una rapida crescita
Visto che, grazie alla sua rete, un incubatore riesce a raggiungere in modo semplice un ampio numero di potenziali clienti (soprattutto nelle soluzioni B2B), se il prodotto offerto dalla Start Up ha le carte in regola, può riscuotere successo e generare risultati in tempi molto più brevi di quelli richiesti normalmente.
L’impostazione intrinseca di un acceleratore con la sua struttura gerarchica e l’ampia base di contatti utili per le nuove imprese con un valido prodotto-servizio da lanciare, permettono alle stesse di velocizzare le lunghe fasi di test ed inserimento nel mercato delle soluzioni proposte. Con tale supporto si riducono ai minimi termini le tempistiche necessarie allo sviluppo interno-esterno dei giovani business e si concede ai fondatori l’opportunità di entrare subito in contatto diretto con il target di clienti più interessato.
#4 – Cerchi finanziamenti
Anche se la raccolta fondi non rappresenta mai uno step semplice da gestire, l’incubatore di impresa aiuta e prepara i professionisti ad ottenere seed capital e finanziamenti Start Up, presentando potenziali investitori e aiutando l’imprenditore a presentarsi con un business il più possibile appetibile.
Per il “giovane” fondatore di una nuova azienda può essere estremamente difficile trovare finanziatori disposti a investire nel suo progetto imprenditoriale. L’acceleratore è sempre in contatto diretto con moltissimi finanziatori e risulta chiaro quanto sia più facile per chi cerca fondi trovarli attraverso i programmi d’incubazione. Questi stessi programmi mirano ad individuare l’investitore più adatto in termini di disponibilità economica e di affinità con il progetto, mettendo in chiaro fin dall’inizio le esigenze di entrambe le parti per garantire una collaborazione efficace.
#5 – Cerchi professionisti con cui lavorare al progetto
Per una StartUp avere a che fare con un incubatore significa avvicinarsi a professionisti competenti e motivati, dai quali è possibile apprendere le strategie di crescita da adottare in fase di avvio e sviluppo del business.
Dato che chi decide di affidarsi ad un acceleratore dovrà passare buona parte del tempo a disposizione con i professionisti di questa struttura, è bene che il programma e le persone scelte per l’affiancamento siano conformi alle idee del fondatore e al core business della nuova azienda. Se manca la compatibilità sopraggiunge il rischio di farsi trascinare in un’esperienza controproducente, ma se si riesce ad instaurare un buon feeling con tutto ciò che riguarda la sfera dell’incubazione si possono ottenere incredibili vantaggi-benefici già nel breve periodo.
#6 – Patti chiari, risultati certi
Dato che, per definizione, l’incubatore di impresa rappresenta la struttura che aiuta un’attività a raggiungere determinati obiettivi (inserimento-affermazione nel mercato, ricerca angel investor, ottenimento di finanziamenti, ecc.) spesso in cambio di quote aziendali, è chiaro quanto sia nel suo interesse rispettare i patti dell’accordo, facendo tutto il possibile per garantire nel breve periodo i risultati concordati ad inizio rapporto.
La prima regola per non cadere in false aspettative quando ci si rivolge ad un acceleratore, è quella di capire perfettamente i termini dell’offerta fatta dallo stesso: cosa si può ottenere e cosa si deve dare in cambio? A quale percentuale dell’azienda bisogna rinunciare se si accetta il programma d’incubazione? Quali sono i diritti-doveri delle due parti (azienda incubata ed incubatore)? Se tutte le condizioni del contratto sono chiare ed in linea con le aspettative della StartUp, l’accordo può tranquillamente essere stretto con l’aspettativa di ottenere vantaggi reciproci nelle tempistiche stabilite.
#7 – Cerchi un ambiente stimolante e in continuo fermento
Generalmente ogni incubatore che si rispetti garantisce alle StartUp incubate un ambiente stimolante in cui molti professionisti si trovano a lavorare, entrando in competizione l’uno con l’altro per primeggiare e spingendosi a migliorare le proprie performance.
Un’incubatore fornisce un ambiente naturalmente stimolante e in continuo fermento, un luogo dove potersi confrontare continuamente, imparare e fare amicizia con quelli che potenzialmente potrebbero essere i partner d’affari di una vita. Se questo non è ciò che si cerca o non è quello che l’incubatore sembra offrire, forse è il caso di passare oltre!
Le motivazioni errate…
Come si è potuto apprendere da questi 7 punti, il fatto di affidarsi ad un acceleratore d’impresa porta sicuramente dei vantaggi concreti nel breve e nel lungo periodo ma, in alcune circostanze, i programmi d’incubazione disponibili possono anche tradire le aspettative, rivelandosi delle scelte fallimentari per l’impresa neo-nata.
Casi del genere spesso accadono quando il fondatore si rivolge a tali strutture solo per:
- cercare finanziamenti immediati: il fattore economico non dovrebbe mai essere l’unica ragione per la quale si decide di optare in favore dell’incubazione;
- cercare co-fondatori: è sempre meglio chiedere l’incubazione quando il team aziendale è già formato e motivato, perché altrimenti si rischia di farsi affiancare da persone con obiettivi e valori discordanti;
- avere accesso ad uno spazio libero in cui lavorare: farsi incubare non vuol dire trovare un ambiente piacevole dove trascorrere le proprie giornate, ma significa predisporsi alla definizione di una serie di obiettivi da raggiungere con modi e tempi precisi.
Questa tutte le principali ragioni per le quali scegliere o non scegliere l’incubazione: un’opportunità di crescita e sviluppo aziendale da abbracciare con consapevolezza per ottenere i migliori risultati.
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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