Problemi, problemi, problemi ma, per fortuna, una volta ogni tanto, anche qualche valida soluzione pensata apposta per semplificare le cose, come nel caso di MyBank: il sistema di Internet banking che permette a cittadini ed imprese di effettuare acquisti online e pagamenti pubblica amministrazione digitali in modo uniforme, sull’intero territorio nazionale.
Proposta innovativa lanciata a livello europeo e recentemente adottata anche nel nostro Paese con l’obiettivo primario di migliorare il rapporto tra utente finale e Pubblica Amministrazione, portando, al contempo, una vera e propria ondata di progresso, rinnovamento e modernizzazione.
L’opzione MyBank, attivata sul portale del Nodo dei Pagamenti-SPC dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e voluta fortemente per diffondere la cultura della digitalizzazione stimolando l’utilizzo del web come motore di crescita collettiva, consente (finalmente) ad aziende e privati di eseguire pagamenti alla pubblica amministrazione dai propri conti corrente, garantendogli una serie di vantaggi riassumibili in quanto concerne l’opportunità di:
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selezionare in modo autonomo i prestatori di servizi di pagamento (ente bancario, istituto di moneta elettronica, ecc.);
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scegliere lo strumento di pagamento più indicato in base alle singole esigenze (carta di credito, addebito in conto corrente, ecc.);
Easyfatt è il software gestionale utilizzato ogni giorno da oltre 100.000 imprese italiane.
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utilizzare il canale di pagamento che meglio si adatta alle varie necessità (ATM, conto web, ecc.);
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individuare e conoscere in modo preventivo le spese massime delle operazioni da eseguire, avendo al contempo anche la garanzia dell’importo esatto da pagare;
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ottenere seduta stante le ricevute con valore liberatorio.
Per quanto riguarda i vantaggi della digitalizzazione dei pagamenti per la Pubblica Amministrazione, invece, ricordiamo la possibilità di:
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diminuire i costi in modo concreto;
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rendere più rapida la riscossione degli incassi;
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eliminare l’esigenza di creare determinati accordi con i prestatori di servizi di riscossione.
Secondo la Responsabile dell’AgID Maria Pia Giovannini, questo strumento da poco introdotto può apportare benefici notevoli soprattutto se divulgato con un’adeguata campagna d’informazione, volta a generare tra le amministrazioni centrali-locali e le tante banche disseminate nel territorio un rapporto di collaborazione vincente.
Anche se per adesso MyBank è riuscita ad attirare soltanto sette Ministeri ed otto Regioni italiane, l’obiettivo comune resta di sicuro quello di integrarla completamente nella sfera della PA entro e non oltre la fine del 2015, sviluppando in modo progressivo la partecipazione globale dell’intero “sistema-Paese”.
Traguardo di un certo spessore raggiungibile nel tempo anche facendo comprendere a cittadini e (soprattutto) imprese l’importanza di poter finalmente usufruire di un servizio pensato su misura proprio per razionalizzare-semplificare i troppo spesso conflittuali rapporti con la Pubblica Amministrazione.
L’opportunità costituita dal sistema MyBank è una grande occasione di assestare un duro colpo alla burocrazia che troppo spesso soffoca imprese e mercati. Non è ancora però il momento di gioire infatti, nonostante già si parli molto di MyBank all’interno di diversi siti istituzionali europei, non esistono ancora informazioni puntuali e concrete dell’introduzione di questa soluzione nei vari stati UE.
Nel frattempo non possiamo far altro che aspettare facendo la fila sperando per il meglio.
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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