Il passaggio generazionale nell’impresa familiare: pro e contro a confronto

Il passaggio della staffetta in azienda è sempre un momento delicato. Servono concentrazione e coordinazione per non sbagliare e annullare in breve tempo il lavoro fatto

Passaggio generazionale impresa familiare: pro e contro
 

Cosa implica un passaggio generazionale in azienda? Scopriamolo subito insieme analizzando nel dettaglio i pro e contro derivanti da un simile cambiamento: vantaggi e svantaggi da prendere in considerazione prima di consegnare le redini dell’impresa agli eredi.

Vantaggi del passaggio generazionale

Gestione semplificata

Se l’impresa gestita sopravvive ad almeno un ricambio generazionale, significa che i figli del titolare non devono trovarsi alle prese con problematiche strettamente correlate all’avvio di una StartUp, come le difficoltà a ritagliarsi la propria fetta di mercato, l’incapacità di relazionarsi al pubblico o la mancanza di finanziamenti.

Certo per mantenere competitiva l’attività bisogna comunque dimostrare professionalità, diligenza e spirito imprenditoriale, ma (sicuramente) il semplice fatto di non essere costretti a partire da zero evita di dover affrontare in toto quella lunga serie di insidie e difficoltà che porta il 96% di fallimenti entro i primi 10 anni dall’apertura di un business.

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Durante il cambio generazionale, chi subentra nell’amministrazione di un’azienda ha la fortuna di poter fare affidamento sul supporto dei predecessori e su quanto gli stessi hanno costruito nel corso degli anni.

Figli o nipoti alle prese con la gestione di un business ben avviato possono quindi farsi supportare da un solido team, che consente loro di concentrarsi esclusivamente sulle strategie da adottare nel breve e nel lungo periodo.

Scalata sociale

Spesso e volentieri, chi subentra durante un ricambio generazionale in azienda non è tenuto a iniziare la propria carriera partendo dal basso per raggiungere negli anni una posizione di leadership: la presa in consegna dell’attività familiare (di solito) permette infatti di saltare la gavetta per passare direttamente a ricoprire ruoli di prestigio.

Se da un lato è vero che situazioni del genere portano senza alcun dubbio alla rinuncia di esperienze preziose legate all’apprendimento di chi comincia da zero, dall’altro è anche altrettanto vero che i figli del titolare hanno modo di assorbire gli insegnamenti e le competenze del padre nel corso degli anni vedendolo all’opera.

Orgoglio personale

Anche se il passaggio del testimone nella conduzione di un’azienda familiare porta agli eredi maggiori responsabilità e pressioni, gli stessi si trovano ad affrontare l’affascinante sfida di gestire un business già avviato, contribuendo alla crescita dell’economia nazionale e generando posti di lavoro per la comunità. Un incarico non semplice da affrontare, ma che di sicuro può suscitare forte orgoglio e soddisfazione personale.

Svantaggi del passaggio generazionale

Tensioni in famiglia

Volenti o nolenti, ogni passaggio generazionale nell’azienda di famiglia può causare delle tensioni difficili da gestire: se le ideologie di padre e figlio sono diametralmente opposte o se le aspettative del precedente titolare non vengono soddisfatte dal successore, si rischia di rovinare gli assetti del nucleo domestico, portando insoddisfazione e malumori tra tutti i parenti interessati.

Limitazioni di carriera

Il fatto di essere inseriti nell’azienda familiare a seguito di un ricambio generazionale rappresenta per gli eredi una limitazione nelle possibilità di carriera: se non si fosse presentata l’esigenza di sostituirsi al ruolo del padre (o comunque del primo titolare), figli e nipoti avrebbero tranquillamente potuto scegliere di intraprendere strade differenti, specializzandosi in altri settori che li interessavano maggiormente.

Crisi d’identità

Sono molti i casi in cui, durante un cambio generazionale d’azienda, il successore soffre del fatto di essere sempre considerato solo come il figlio o il nipote del primo titolare.

Situazione che a lungo andare, oltre a causare nella new entry una vera e propria crisi d’identità, può anche degenerare portando dipendenti, fornitori e clienti a opporsi al suo stesso inserimento, considerando il sostituto come una figura non all’altezza delle aspettative.

Impossibilità a maturare esperienza

Il trovarsi di punto in bianco a gestire l’impresa di famiglia subentrando alle generazioni precedenti, in alcuni casi costringe gli interessati a saltare completamente tutti gli step iniziali che permettono ai giovani lavoratori di maturare esperienze e competenze indispensabili per la loro formazione professionale.

Consigli utili per gestire al meglio il passaggio generazionale

Per affrontare nel modo migliore un ricambio generazionale in azienda è opportuno:

  • produrre un nuovo business plan dell’attività da amministrare, inserendo al suo interno il proprio punto di vista per capire se la gestione dell’impresa familiare viene vista come un’opportunità allettante, piuttosto che come un impegno di cui non ci si vuole fare carico;
  • creare un piano di successione di cinque anni con i proprietari in uscita per imparare il mestiere, lavorando fianco a fianco con il team iniziale e facendosi guidare dai fondatori;
  • parlare apertamente di potenziali sfide e coinvolgere la prima generazione negli obiettivi che si intende raggiungere;
  • essere flessibili, evitare (almeno nella fase iniziale) gli stravolgimenti eccessivi e, soprattutto, accertarsi che il proprio intervento conduca l’eredità lasciata dai predecessori verso un futuro florido.

Questi tutti i pro e contro di un passaggio generazionale in azienda: vantaggi e svantaggi da valutare con attenzione prima di cedere il testimone ai successori.

Photo credit: Mark Bonicacc.

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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