Protesti e pagamenti in ritardo ai livelli del 2012: la crisi sembra ora lontana – i dati Cerved

Il report Cerved sottolinea la ripresa economica 2016. Protesti e pagamenti in ritardo mai così bassi dal 2012

Protesti e pagamenti in ritardo: la crisi è alle spalle - Cerved
 

Per i protesti e i pagamenti la crisi è ormai superata: i dati del 2015 indicano che il numero di società protestate è sceso per la prima volta al di sotto del livello pre-crisi, e i tempi di liquidazione della fatture non sono mai stati così bassi dall’inizio delle rilevazioni del 2012. Per l’economia italiana non è stato però un processo indolore: il miglioramento è stato infatti favorito, da una parte, dall’uscita dal mercato delle società più fragili e, dall’altro, da una maggiore cautela nel concedere credito commerciale. Questa è la fotografia che emerge dall’ ultimo Osservatorio sui protesti e i pagamenti di Cerved relativo al quarto trimestre 2015.

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Imprese protestate

Nel 2015 sono 28 mila le imprese non individuali protestate, in forte calo rispetto al 2014 (-19%) e mille in meno del 2007, ultimo anno prima della crisi. La riduzione dei protesti su base annua ha riguardato tutti i settori e tutte le regioni della Penisola, ma continuano a permanere forti differenze rispetto ai livelli pre-crisi. La riduzione a livello settoriale è guidata dalle imprese della manifattura, che registrano il maggiore differenziale rispetto al dato del 2007 (-25%), mentre nelle costruzioni (+11,8%) e nei servizi (+2,1%) il dato 2015 rimane ancora più alto di quello pre-crisi, nonostante le forti riduzioni su base annua (-20% e -19% rispettivamente).

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Dal punto di vista geografico continua a soffrire il Mezzogiorno, unica area del paese con società protestate al di sopra del livello del 2007.

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Tempi di liquidazione delle fatture

Deciso anche il miglioramento dei tempi di pagamento delle fatture: nel 2015 le imprese italiane hanno pagato i propri creditori in media in 75,9 giorni, in calo rispetto ai 77,5 giorni del 2014 e agli 81 del 2012. A velocizzarsi sono solo i pagamenti delle imprese più piccole, mentre per quelle di maggiori dimensioni i tempi concessi si allungano: il gap tra micro (65,4 giorni) e grandi imprese (89,2 giorni) ha toccato nel 2015 i 24 giorni. Il calo dei tempi di pagamento su base annua coinvolge invece in maniera omogenea tutti i settori e le aree della Penisola, ma con dinamiche differenziate.

A livello settoriale il calo dei ritardi riguarda tutta l’economia, mentre la riduzione dei giorni concordati le sole imprese edili e del terziario, con quelle manifatturiere che invece confermano i tempi di dilazione concessi nel 2015. Permane invece, a livello geografico, un forte differenziale tra le abitudini di pagamento del Nord e del Mezzogiorno, con quest’ultima area che si caratterizza per le scadenze più rigide e i maggiori ritardi del Paese. Nonostante condizioni in fattura più rigide, anche la distribuzione per giorni medi di ritardo mostra miglioramenti, con più imprese puntuali e meno in grave ritardo in tutta l’economia.

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Aree ancora fragili

Il superamento della crisi, nonostante sia un fenomeno diffuso, non ha riguardato tutti i settori e le regioni: una mappa costruita tenendo conto della diffusione dei protesti e della percentuale di imprese in grave ritardo permette di individuare dove la situazione rimane critica. Per le imprese della distribuzione e del largo consumo continua infatti nel 2015 a permanere una situazione di fragilità: rimane oltre la media sia la percentuale di gravi ritardi (rispettivamente 8,1% e 9,8%) sia la diffusione dei protesti (1,6% e 1,5%).

Hanno beneficiato del miglioramento invece soprattutto servizi finanziari, utility, meccanica e siderurgia. I dati regionali invece confermano il forte divario tra Nord e Sud: in Calabria, Sicilia, Campania e Puglia si osservano le situazioni peggiori, mentre le regioni più virtuose sono Trentino, Veneto e Friuli.

Il report completo è disponibile su Know Cerved.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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