Questo video fa parte del percorso formativo dedicato alla contabilità che unisce basi teoriche a immediate applicazioni pratiche sfruttando il modulo Contabilità in Cloud per Danea Easyfatt.
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Indice dei contenuti
Video lezione: “Report di analisi”
La teoria: come utilizzare i report di analisi
Buongiorno e ben trovati.
Prima di iniziare, come nostra abitudine, verifichiamo a che punto del percorso siamo arrivati, oggi affronteremo la seconda lezione dell’ultima sezione “Bilancio”, che ci permetterà di conoscere come utilizzare i report di analisi che il sistema mette a disposizione.
Al termine della lezione, sarai in grado di creare i prospetti che ti permetteranno di analizzare il risultato “principe” finale dell’inserimento di tutti i dati contabili, dal ciclo attivo, ciclo passivo, prima nota, scritture di rettifica, ammortamenti, scritture di chiusura.
Ovviamente essendo all’ultima lezione di un primo ciclo di formazione di “base”, è venuto il momento di “tirare le somme”, sai perché si dice così?
“L’espressione “tirare le somme” viene usata per indicare l’analisi che si fa alla conclusione di una attività o di una azione per verificare quali sono i risultati ottenuti. L’origine è legata alla somma matematica fatta su un foglio di carta, che prevede una linea di separazione finale tra i vari addendi e il risultato, che appunto viene calcolato dopo aver tirato una linea”
Quindi “tirando le somme” è venuto il momento di analizzare il risultato di tutto il lavoro svolto che viene visualizzato su quelle che comunemente chiamiamo “bilancio” anche se in realtà si chiama bilancio di verifica o “bilancino”, in quanto quando parliamo in senso tecnico di “bilancio” si fa riferimento a quello redatto secondo le indicazioni, forma e composizione prescritte dal Codice Civile (2423 e seguenti) composto da Stato patrimoniale, Conto economico e nota integrativa. Ovviamente, il documento che andremo a generare e analizzare, sarà la base di partenza per poi redigere il “vero” bilancio.
Il bilancio di verifica può essere redatto principalmente in due forme:
- In forma scalare: pertanto con una visualizzazione verticale dall’alto verso il basso, partendo dall’attivo dello stato patrimoniale e poi in sequenza, passivo stato patrimoniale, Costi del conto economico e ricavi del conto economico
- In forma a sezioni contrapposte, con una lettura orizzontale, indicando il passivo a sinistra e l’attivo a destra sullo stresso foglio, oppure contrapponendo i costi a sinistra con i ricavi a destra
Ovviamente entrambi i prospetti conterranno gli stessi dati e numeri, saranno esposti solamente in maniera diversa e pertanto sei tu operatore a scegliere quella che preferisci.
Da tali prospetti poteremo trarre informazioni:
- Finanziarie dallo stato patrimoniale quali crediti, debiti nei 12 mesi e oltre 12 mesi, disponibilità liquide,
- Patrimoniali, quantità di bene strumentali e immobilizzazioni possedute (chiamate anche assets), livello di capitalizzazione analizzando la sezione del patrimonio netto
- Economiche dal conto economico quali costi e ricavi
Da tutti i prospetti citati, quindi sia stato patrimoniale (nel patrimonio netto) che conto economico (per differenza tra ricavi e costi) potremmo rilevare il dato sicuramente più importante e fondamentale, l’utile di esercizio (anche definito utile civilistico).
Tu imprenditore, DEVI obbligatoriamente analizzate questo numero, anche gli altri sono importanti (ad esempio i ricavi o volume d’affari), ma non potrai MAI dimenticarti di verificare primariamente l’entità di tale risultato, per i seguenti motivi:
1. indica se stai andando “bene o male” e la misura del tuo andamento, tieni presente che l’imprenditore ha scopo principale quello di produrre ricchezza, pertanto produrre utile e massimizzare il profitto (sinonimo della parola utile), nella sostanza l’impresa agisce nell’ottica dello scopo di lucro e deve cercare di ottenere il massimo possibile. Quindi puoi capire quanto sia importante verificare periodicamente il livello di tale indicatore
2. l’utile civile, rappresenta la base di partenza per determinare l’utile fiscale su cui poi determinare le relative imposte dirette (IRPEF/IRES/IRAP) che tassano la ricchezza prodotta. Pertanto, tanto maggiore sarà l’utile prodotto e probabilmente le imposte cresceranno di conseguenza. Quindi monitorare l’utile, consente anche di effettuare una corretta pianificazione fiscale e programmare eventuali investimenti che possano migliorare le performance azienda e ottimizzare il carico fiscale.
Inoltre, nell’eventualità che tua voglia andare oltre l’analisi di base e provare qualcosa di più “settoriale”, partendo dai prospetti sopra indicati, puoi visionare un ulteriore prospetto di bilancio che offrirà una serie di informazioni quali EBITda, EBIT, EBT. Tale prospetto, risulta una riclassificazione diversa dei dati contenuti nei bilanci di verifica, che vengono raggruppati in una logica più che contabile, amministrativa, fiscale, in una logica aziendale/operativa. Mi raccomando i dati contenuti in tutti i prospetti citati sono gli stessi e portano tutti ad ottenere alla fine lo stesso risulta economico d’esercizio (l’utile).
Giusto per offrire un’analisi completa, il prospetto sopra citato, ha l’obiettivo di analizzare quella che viene definita “gestione caratteristica”, la gestione “pura e vera” dell’attività quella che deve fare ricchezza, quella in cui sei più bravo, ad esempio commercio di prodotti, bar, ristorante, cartoleria, quindi un risultato legato unicamente a confrontare i ricavi di gestione con i costi di gestione puri, escludendo una serie di costi che sono riferibili alla struttura dell’impresa, ad esempio ammortamenti, svalutazioni ecc.
Tale prospetto come puoi rilevare dalle slides, ti offrirà i seguenti risultati:
- EBITda: Earning before interest, taxes, depresation, ammortisation, in italiano l’utile prima della gestione finanziaria (interessi), tasse (o meglio imposte), svalutazioni, ammortamenti, come esponevo in precedenza il risultato della “vera” attività tipica da te esercitata. Ovviamente questo risultato DEVE essere positivo, in quello che sei bravo dei produrre utile, in quanto ti servirà poi per pagare anche le spese generali e di struttura
- EBIT: Earning before interest, taxes, depresation, in italiano l’utile prima della gestione finanziaria (interessi) e tasse (o meglio imposte), pertanto il risultato ottenuto rispetto al precedente include anche i costi di struttura e le svalutazioni
- EBT: Earning before taxes, l’utile prima delle imposte, normalmente quello rilevato sui bilanci di verifica prima di aver effettuato il calcolo delle imposte e averle registrate.
Come puoi notare l’obiettivo di tale prospetto risulta essere estremamente mirato a misurare produttività dell’azienda più che ad assolvere obiettivi di carattere generale o fiscale, ovviamente ritengo che sia un’analisi di secondo livello, però non sottovalutare l’importanza di tale documento, scoprirai aspetti della tua azienda che probabilmente non immagini neanche.
La pratica: stampare i report
Terminata la parte prettamente teorica, vediamo come stampare i reports generati di analisi della contabilità.
Partendo dalla Dashboard, ci spostiamo sull’icona dell’istogramma con scritto “Reports”, passati alla schermata successiva, devi cliccare sull’icona della bilancia con scritto “Bilancio di verifica”, indica l’intervallo temporale e l’eventuale intervallo di conti che vuoi stampare (per stamparli tutti non scrivere nulla), flaggare il box “Nascondi conti riepilogativi” e flaggare l’opzione “Includi registrazioni non contabilizziate” così da inserire nel report anche le operazioni che non sono ancora state rese definitive con il procedimento della “contabilizzazione”. Clicchiamo su “Ok” e attendiamo la visualizzazione del report, possiamo:
- stamparlo su carta cliccando sull’icona “stampa”,
- esportarlo in formato PDF cliccando sull’icona “PDF”
- esportarlo in formato foglio elettronico cliccando sull’icona “esporta”
Questo report, contiene il bilancio in forma scalare con il confronto tra l’esercizio indicato nell’intervallo temporale e quello precedente, con i progressivi dare e avere.
Per stampare il report bilancio di periodo clicchiamo sull’icona del foglio con scritto “Bilancio di periodo“, passati alla schermata successiva, devi cliccare sull’icona del foglio con scritto bilancio di periodo, indica l’intervallo temporale, flaggare l’opzione “Includi registrazioni non contabilizziate” così da inserire nel report anche le operazioni che non sono ancora state rese definitive con il procedimento della “contabilizzazione”, eventualmente clicca sul box “Solo saldi”, se non vuoi visualizzare progressivi dare e avere. Clicchiamo su “Ok” e attendiamo la visualizzazione del report, possiamo:
Come per il report precedente potremo stamparlo su carta, esportarlo in pdf o in formato elettronico.
Questo report, contiene la macro voci di bilancio indicate nell’intervallo temporale e quello precedente in forma scalare.
Per stampare il report bilancio a sezioni contrapposte clicchiamo sull’icona del foglio con scritto “Bilancio a due sezioni”, passati alla schermata successiva, indica l’intervallo temporale, flaggare l’opzione “Includi registrazioni non contabilizziate” così da inserire nel report anche le operazioni che non sono ancora state rese definitive con il procedimento della “contabilizzazione”, eventualmente clicca sul box “Mostra dettagli”. Clicchiamo su “Ok” e attendiamo la visualizzazione del report, possiamo:
Come per il report precedente potremo stamparlo su carta, esportarlo in pdf o in formato elettronico.
Questo report, contiene il bilancio visualizzato a sezioni contrapposte.
Ovviamente le tre opzioni consentono di fornire lo stesso strumento visualizzato in forme differenti per soddisfare una gamma completa di richieste, basate sulle singole modalità di lavoro dell’utente
Infine, è possibile visualizzare il bilancio riclassificato secondo le logiche Ebitda/Ebit per avere una visione più di tipo aziendalistico operativo che di tipo contabile fiscale, che ti consente di analizzare i risultati della contabilità più in una logica improntata a migliorare la produttività della gestione “tipica o caratteristica”. Se impari ad utilizzarlo, questo report ti sarà dare informazioni estremamente interessanti soprattutto a livello operativo.
Partendo dalla pagina dei report, ci spostiamo nei menù in alto con scritto “Contabilità” e successivamente opzione “Analisi di marginalità”, indica l’intervallo temporale, il periodo: quindi se vuoi analizzare un anno suddiviso in mesi oppure confrontare l’anno in corso con i due esercizi precedenti, e clicchiamo sul tasto “Ok”.
Come per il report precedente potremo stamparlo su carta, esportarlo in pdf o in formato elettronico.
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Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...
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