Azienda in crisi: la lezione di Reid Hoffman, fondatore di Linkedin, per imprenditori in difficoltà

Eroi si diventa, non si nasce: affronta con coraggio anche le sfide più difficili e raggiungi il tuo obiettivo.

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A tutti noi è capitato, o magari sta capitando in questo periodo, di trovarsi in un momento di difficoltà, soprattutto per chi tra noi ha deciso di diventare imprenditore o di aprire una nuova attività, una startup. O magari ci troviamo di fronte a un ostacolo che ci sembra davvero insormontabile. Succede a tutti: imprenditori, leader, dipendenti, startupper, in particolar modo agli startupper, ovvero agli imprenditori che hanno appena iniziato un’avventura.

Reid Hoffman, fondatore di LinkedIn e che ha investito in molte altre startup di successo, sa molto bene cosa significhi attraversare questi momenti bui, di grande difficoltà e recentemente ha voluto condividere la sua esperienza a riguardo.

Questi momenti bui, a un certo punto arrivano e sono simili per tutte le aziende che lui ha fondato e per le realtà che ha sviluppato. Ci si trova davanti a un ostacolo che minaccia la sopravvivenza della stessa azienda, c’è uno stato di emergenza, il team è stanco e scoraggiato, impaurito. Ed è proprio quando scende l’ora più buia, che Hoffman scende in campo.

“Se fare l’imprenditore fosse qualcosa di molto semplice, allora lo farebbero tutti”

Il racconto di Hoffman inizia in questo modo e continua sottolineando che le startup e le aziende di successo sono imprese difficili.

“Ma è proprio questa difficoltà a darci la possibilità di cambiare il mondo. Tutte le startup, prima o poi, scendono nella “valle delle ombre”. Tutte, anche quelle che ho creato personalmente e quelle in cui ho investito, sono scese nella valle delle ombre.

Non sapevamo che sarebbe stato un campo minato, che sarebbe stato così difficile. Ma questo luogo è quello in cui ci viene data la possibilità di diventare degli eroi, di arrivare dove nessun altro è stato prima, fare un cambiamento nel mondo che interessi la vita di milioni di persone. Questo è esattamente il motivo per cui affrontiamo dei giorni così bui, e lavoriamo così intensamente per superarli.

Questa è la nostra opportunità di essere degli eroi!”

Le parole di Reid Hoffman sono sicuramente d’ispirazione e ci possono dare un punto di vista diverso sul modo in cui guardiamo alle difficoltà che abbiamo davanti. Ma come metterle in pratica? Ecco quattro suggerimenti:

Quel che non ti uccide fortifica

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Incontrare dei problemi ci dà la possibilità di migliorarci: ci costringe a pensare in modo diverso, a sperimentare nuovi modi di agire, ci consuma, porta a galla le nostre paure e insicurezze, mina la nostra resistenza e la nostra efficacia. Certo, se lo permettiamo!

Cosa succede se, invece, guardiamo alla sfida di fronte a noi come a una possibilità di far emergere una versione migliori di noi stessi?
Ecco perché dobbiamo ricordarci il vero significato della sfida, ovvero porre in dubbio le abilità di qualcosa e testarle. Se non ci fosse la sfida saremmo intrappolati in una continua ripetizione di un qualcosa che richiede la minima resistenza, ma che non cambia mai il suo risultato. In questo mondo non avremmo la possibilità di mettere in discussione nulla, né di migliorare qualcosa, nemmeno noi stessi.

L’unione fa la forza

Non siamo i soli a sentire il peso dell’insicurezza, della paura, della stanchezza che la discesa “nella valle delle ombre” porta con sé. Come ha detto Hoffman, tutti prima o poi ci arrivano, e per le ragioni più disparate: chi per lavoro, chi a causa delle relazioni, chi per altri tipi di problemi personali. A volte, nonostante gli sforzi, il fallimento arriva, ma anche in quel caso non è la fine del mondo.

Dal fallimento possiamo imparare molte lezioni, per poi sentirci più preparati la prossima volta che scenderemo nella valle delle ombre. Sapere che non si è gli unici ad affrontare queste esperienze ci dà una curiosa forza silenziosa. Mettiamoci in contatto con chi, come noi, sta attraversando i momenti bui, o ne è appena uscito, l’unione fa la forza.

Le difficoltà ci trasformano

Se quello che stiamo affrontando è difficile, lo è per un motivo molto valido: non tutti possono farcela.

Uno su mille ce la fa!

Quindi se è così complicato significa che riuscire nell’impresa produrrà qualcosa di importante. Tutto quello che c’era di semplice, di marginale, in quella situazione è già stato fatto perché era alla portata di tutti, mentre le questioni più importanti sono rimaste incomplete proprio perché sono le più difficili, ma anche le più appaganti.

L’eroe non nasce in un giorno

Pensiamo a tutte quelle favole che ci hanno raccontato quando eravamo bambini, a tutti quegli eroi di cui abbiamo sentito o visto le gesta. Quanti di loro erano già eroi prima di compiere qualche azione che li definisse tali?

In tutte le storie l’eroe diventa tale solo dopo aver ucciso un mostro, ma prima di questo gesto deve aver affrontato un viaggio, va incontro a qualche situazione pericolosa, talvolta sbaglia o rischia di perire, va incontro alla sua personale valle delle ombre, si riprende e poi raggiunge, finalmente, il suo obiettivo. Insomma, ce lo insegnano fin da piccoli: affrontare le sfide più ardue ci renderà degli eroi. Ma degli eroi per chi? Se non per noi stessi, per qualcun altro: un ammiratore, qualcuno che vorrebbe arrivare al punto in cui ci troviamo, qualcuno che vuole scavalcare i propri ostacoli.

Chiediamoci per chi, una volta superati gli ostacoli che abbiamo di fronte, saremo degli eroi, e una volta scoperto, facciamone una motivazione in più per la nostra vittoria.

Come sempre mi capita quando mi viene chiesto di parlare di me, mi ritrovo in grande difficoltà. Questo perché le definizioni mi sono sempre andate strette. Quello che posso dire su di me è che sono ...

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