Condomini morosi: alle grandi città le maglie nere per le spese non pagate

Toccano alle grandi città le maglie nere per le spese condominiali non pagate. La densità di condomini morosi è altissima a Roma, Milano, Bologna e molte altre…

Condomini morosi e grandi città: sempre più spese non pagate
 

Da Nord a Sud l’intera penisola è in grave allarme condomini morosi: questa l’allarmante situazione denunciata dal Presidente Nazionale dell’Anap (Associazione degli Amministratori Professionisti) Paolo Caprasecca, che spiega quanto l’entità del problema sia degenerata negli ultimi anni, causando inadempienze capaci di mettere a rischio persino i servizi primari delle comproprietà.

Un quadro sconfortante nel quale le città in cui si registrano più spese condominiali non pagate sono:

  • Roma con il 20% dei proprietari di immobili che non salda le rate richieste dagli amministratori (percentuale cresciuta del 20% in soli 6 mesi facendo incrementare la media del ritardo accumulato a circa 240 giorni);
  • Milano con oltre il 20% dei condomini che pagano in ritardo ed ammanchi variabili tra 1.500 e 2.000 euro;
  • Bologna, Ravenna e Firenze con un tasso di morosità pari al 30%;
  • Catania e Napoli con una percentuale dei condomini morosi del 35%.

La questione spese condominiali non pagate sta portando tra gli amministratori sconforto ed una certa preoccupazione generata per lo più dalle continue proteste dei fornitori, che lamentano ritardi nei versamenti inclusi tra 90 e 180 giorni: le difficoltà peggiori derivano dalle forniture di acqua, gas ed energia elettrica, per le quali, in presenza di debitori non disposti a saldare i propri conti, le aziende erogatrici hanno in qualsiasi momento la facoltà di interrompere i servizi.

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Altre problematiche arrivano poi:

  • dal pagamento dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria come la sostituzione della caldaia o le ristrutturazioni edilizie;
  • e dal calo di partecipazione alle assemblee condominiali indette per deliberare opere.

Riguardo quest’ultimo punto, i condomini tendono sempre più a disertare le riunioni in cui le opere dovrebbero essere appaltate o a chiedere il rinvio degli incontri nonostante gli stessi siano obbligatori per legge.

Anche se l’assenteismo deriva da difficoltà economiche di chi dovrebbe partecipare (soggetti con problemi di denaro che non riescono a sostenere il pagamento di spese extra), esso causa agli amministratori una lunga serie di rischi penali e civili che, almeno stando alle parole di Caprasecca, potranno comunque continuare ad essere affrontati con il supporto dell’associazione di categoria.

Queste le ultime indiscrezioni sulla scottante questione condomini morosi: una situazione delicata, che (sicuramente) dovrebbe essere risolta a livello istituzionale con delle misure mirate, capaci di prendere in considerazione sia le esigenze dei cittadini che quelle dei professionisti incaricati alla gestione condominiale.

photo credit: Caccamo cc

Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...

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