Aprire un’attività con un amico, sulla carta non fa una grinza: vi conoscete da sempre, vi fidate l’uno dell’altro, vi siete sempre capiti al volo. Ma, prima di mettersi in affari con un amico, è bene essere davvero sicuri che sia la scelta giusta, per evitare di rovinare sia il vostro progetto imprenditoriale che la vostra amicizia.
Aprire un’attività insieme a un amico è questione di chimica. Se la ricetta è quella giusta e gli ingredienti si amalgamano bene tra loro, la ciambella dovrebbe riuscire col fatidico buco. Ma se così non fosse, si rischia di bruciare torta, forno e casa.
Al di là delle idee e delle competenze tecniche che tu e il tuo amico potete avere, siete prima di tutto persone. In questo articolo, quindi, cercheremo di focalizzarci su come capire ed essere sicuri che siate davvero compatibili e su come ridurre il più possibile eventuali elementi di conflitto.
Il tuo amico ha le carte in regola per essere un buon partner imprenditoriale?
In quanto super amici, probabilmente vi capite al volo senza neanche parlare, condividete gli stessi interessi e la stessa filosofia di vita. Ma un’amicizia, per quanto grande e consolidata nel corso degli anni, purtroppo può essere insufficiente per garantire un business di successo.
Nel suo libro The Founder’s Dilemma (Il dilemma del fondatore – 2012), il professor Noam Wasserman aveva osservato una dato interessante analizzando diverse composizioni di team di fondatori di nuove imprese. Era emerso, infatti, che gruppi di amici e parenti erano i meno propensi a restare uniti, con una probabilità media del 30% che uno dei co-fondatori abbandonasse l’attività.
Quindi, siamo davvero sicuri che mettersi in affare con un amico sia così una buona idea? La risposta breve è: dipende dall’amico.
Ecco allora una breve roadmap per aiutarti a decidere se il tuo amico è davvero la persona giusta per diventare il co-fondatore della tua impresa.
Avete esperienze e progetti comuni
Avete frequentato le stesse scuole superiori e/o università? Avete già lavorato in team, condotto ricerche, studi, progetti insieme? Se la risposta è sì, inizia ponendoti queste domande:
- A quali progetti avete lavorato?
- Hanno avuto successo?
- Com’è stato lavorare insieme?
- Il tuo amico era uno stakanovista o uno scansafatiche?
- Come è stata gestita la divisione dei compiti?
- Chi dirigeva il progetto?
Se in passato avete già lavorato a progetti comuni ma le cose non sono andate nel verso giusto, è molto probabile che ciò possa accadere di nuovo. Fai tesoro dell’esperienza, prenditi del tempo per analizzare i fatti passati e decidi di conseguenza.
Avete competenze complementari
In Informatica si parla di Pair programming (che vuol dire programmazione in coppia) per definire una tecnica agile di sviluppo in cui due programmatori condividono una stessa workstation lavorando insieme alla scrittura del codice. Uno (il driver) scrive il codice, mentre l’altro (il navigator) controlla eventuali errori.
Allo stesso modo, se decidi di aprire un’attività insieme a un amico, sarebbe meglio che ognuno dei due abbia e metta a frutto capacità complementari rispetto all’altro.
Entrambi condividerete la stessa responsabilità nei confronti del progetto, ma ognuno lo farà contribuendo con competenze e abilità diverse.
Immaginiamo che tu e il tuo socio vogliate fondare una ditta di termoidraulica. Entrambi dovrete essere in grado di progettare, installare ed effettuare riparazioni. Ma le probabilità di successo saranno sicuramente maggiori se uno di voi due è particolarmente abile nella progettazione e consulenza e l’altro è invece esperto nella messa in opera e nella manutenzione.
Siete entrambi ugualmente coinvolti nel progetto
Sei davvero convinto della tua idea imprenditoriale? Scommettiamo di sì. Ma il tuo partner è entusiasta quanto te? Prima di spendere tutto il tuo tempo e le tue risorse in questo progetto, devi essere assolutamente sicuro che il tuo amico sia disposto a fare altrettanto.
Impegno non vuol dire per forza passare le notti in bianco e pensare 24/7 al progetto. Uno dei due può avere delle abilità che gli permettano di gestire il carico di lavoro, mentre l’altro, ad esempio, può contribuire al lato finanziario. Sono tipi di impegno diverso. Ma devono essere percepiti come uguali e paritari.
Non litigate per qualunque sciocchezza
Easyfatt è il software gestionale utilizzato ogni giorno da oltre 100.000 imprese italiane.
Anche gli amici più fidati a volte si trovano a dover affrontare un conflitto, soprattutto in situazioni di scelte difficili e sotto pressione. Una volta che entrambi siete diventati responsabili dell’azienda, i conflitti saranno inevitabili.
Tu e il tuo amico potete avere opinioni divergenti su diversi argomenti, dalla gestione dei clienti alla divisione dei compiti, fino a importanti questioni finanziarie come ad esempio la scelta tra diverse forme di investimento o di remunerazione personale. Tutto ciò è perfettamente normale, a patto di affrontare queste divergenze in modo civile e costruttivo.
In quanto migliori amici, avrete avuto tempo di mettervi alla prova in moltissime situazioni, sapete fino a che punto tirare la corda senza spezzarla. Ciò che conta è riuscire a evitare di perdersi discutendo per ogni piccolezza e concentrarsi sui problemi principali prima che possano costituire una reale minaccia per il vostro business.
Condividete gli stessi obiettivi e vision
Last but not least… Quali sono le vostre aspettative? Eccoci arrivati all’ultimo punto di questo “test” della vostra compatibilità imprenditoriale.
Facciamo un esempio: tu preferisci mantenere un basso profilo, non pensare troppo in grande e attenerti a obiettivi raggiungibili e concreti. Ma il tuo amico pensa alla grandissima, e immagina fin da subito una politica di espansione aggressiva, assunzioni di dipendenti e una infrastruttura già predisposta alla scalabilità.
Discutete e condividete obiettivi a breve e lungo termine fin da subito, in modo che nessuno dei due si trovi deluso o pensi di aver sprecato tempo e risorse nel cose le cose non vadano esattamente come si aspettava.
Questi cinque punti dovrebbero aiutarti a capire se tu e il tuo amico potrete essere compatibili anche a livello imprenditoriale. Ma la compatibilità potrebbe non bastare. Cerchiamo ora di valutare i pro e i contro di un’attività imprenditoriale fondata e condotta insieme ad un amico.
Avviare un’attività con un amico: pro e contro
“Negli affari non ci sono amici, soltanto soci.” Alexandre Dumas
Lo ricordiamo ancora una volta: mescolare amicizia e affari può portare a risultati imprevedibili.
Ma in linea di massima, se si fanno le cose nel modo giusto, i pro possono superare i contro, sia dal punto di vista del successo dell’impresa che del mantenimento e persino rafforzamento del vostro legame personale.
Pro: i punti a favore
– ll rischio è condiviso al 50%
Nessun business è al 100% privo di rischio. Non a caso si parla di rischio d’impresa. La strada verso il successo è piena di imprevisti, e i problemi saranno inevitabili. Che si tratti di questioni finanziarie, difficoltà operative o di problemi legali, condividere questi rischi con un amico li renderà più semplici da superare per entrambi, sia da un punto di vista personale che da quello finanziario.
– Supporto garantito 24/7
L’imprenditoria è un’esperienza emozionante, anche quando ti sembra che nessuno capisca cosa tu voglia fare. Famigliari, parenti amici, possono supportarti perché ti vogliono bene, ma non potranno mai capirti fino in fondo, perché non hanno idea di cosa voglia dire avviare e gestire un’impresa.
Il tuo amico/cofondatore, invece, comprende benissimo i tuoi dubbi e le tue difficoltà, e sa capire d’istinto quando puoi aver bisogno di una mano o anche di una semplice pacca sulla spalla. Passando molto tempo insieme, avrete una vostra personale linea di supporto sempre pronta a sostenervi nei momenti difficili.
– Il tuo socio ti accetta per quello che sei
Amici che condividono la propria storia da molti anni conoscono i punti di forza e le debolezze l’uno dell’altro. Se il tuo amico è disposto a entrare in affari insieme a te, vuol dire che ti accetta nel bene e nel male. Sa bene cosa quali sono le tue potenzialità e cosa sai fare e cosa no, per cui non hai bisogno di dimostrargli nulla cercando di impressionarlo.
– La mole di lavoro è più facile da gestire
Avviare e gestire un’impresa da solo spesso vuol dire rivestire diversi ruoli, dal commercialista al customer management, dal marketing a tutto il comparto IT. Questo può portarti a distrarti da ciò che sei in grado di fare meglio e che dovrebbe costituire il tuo core business, perdendo un sacco di tempo in attività in cui ti devi improvvisare. Gestire un’attività con un amico può aiutare a suddividersi la mole di lavoro, in modo che ognuno possa concentrarsi sulle cose che sa fare meglio e a capitalizzarle.
– Un amico ti guarda le spalle
Restando positivi, ed evitando di pensare a scene shakespeariane di amici che si pugnalano alle spalle per contendersi il potere, un vero amico non mancherà di guardarti le spalle e di sostenerti.
– Vi capite (quasi) al volo
Diversamente da chi deve attenersi a una comunicazione strettamente formale con i propri soci e partners, tu e il tuo amico siete liberi di continuare a usare tra voi il vostro abituale modo di comunicare. Ovviamente, facendolo bene, senza perdervi in chiacchiere, ed evitando così fraintendimenti e incomprensioni. Informalità non deve coincidere con superficialità.
– Il brainstorming vien da sé
Lo sai che c’è un diretto collegamento tra la qualità di una sessione di brainstorming e il numero di persone che vi partecipano? Quando si è soltanto in due, si può fare a meno del protocollo, lasciarsi andare, proporre anche le idee più ardite e strampalate, e dare e avere un feedback immediato e senza filtri. Proprio come si dovrebbe fare in ogni buon brainstorming.
Contro: i punti deboli
Purtroppo, non può essere tutto sempre rose e fiori. Anche se tu e il tuo amico avete iniziato con il piede giusto e carichi di positività, prima o poi insieme alle rose arriverà anche qualche spina. Ecco, allora, alcuni aspetti potenzialmente negativi di cui dovresti tener conto avviando un’impresa con un amico.
– È più difficile separare la vita lavorativa da quella privata
Se già in situazioni normali la linea che separa la sfera lavorativa da quella privata è sempre più sottile, quando due amici decidono di investire tempo e risorse per avviare un’attività, questa linea scompare definitivamente.
Le questioni personali più intime e delicate, che di fronte ad altre persone terresti per te, finiranno inevitabilmente per emergere anche al lavoro. Dopo tutto, il tuo amico è al corrente di ciò che accade nella tua vita privata, e in ogni caso saprebbe capire subito se ci fosse qualcosa che ti turba. È molto improbabile, quindi, che la tua sfera privata possa mantenersi del tutto estranea al vostro lavoro.
Quando qualcuno è turbato da questioni personali è più soggetto a commettere errori e a prendere decisioni sbagliate. Ad esempio, mancando di obiettività e coinvolgendo nel business – come collaboratore, dipendente, fornitore… – un parente, un partner o un conoscente palesemente non adatto a svolgere quell’incarico o mansione.
– Il vostro rapporto personale può cambiare anche radicalmente
Nel bene e nel male, una volta che tu e il tuo amico vi troverete a gestire la vostra nuova attività noterete alcuni cambiamenti nella vostra relazione d’amicizia.
Il lavoro diventerà l’argomento principale delle vostre conversazioni quotidiane. Si insinuerà anche nel vostro tempo libero e non sarete mai più solo e soltanto amici.
È normale, e non va considerato necessariamente un male, ma alla lunga potrebbe compromettere il vostro abituale rapporto. Sarai in grado di separare il lavoro dalla vita privata? Sei disposto a mettere in secondo piano la vostra amicizia dando priorità agli affari? Cosa farai se le cose dovessero davvero mettersi male e dovessi perdere sia gli il lavoro che l’amicizia?
Devi considerare anche queste possibilità, e prepararti ad affrontarle nel modo giusto.
– L’assegnazione dei ruoli può essere causa di conflitto
Il problema principale, quando due amici avviano un’attività insieme, è determinare a chi andrà assegnata la leadership. A seconda del vostro carattere potrebbe essere difficile stabilire chi sarà il CEO e dovrà prendere le decisioni.
Saresti disposto a condividere il titolo di fondatore ma a rivestire una posizione più bassa sul podio del comando? Devi essere molto chiaro e trasparente su come vorrai suddividere i compiti fin dal primo giorno, o l’atmosfera si farà presto pesante.
Conclusioni
Avviare un’attività con un amico può essere un ottimo modo per concretizzare un progetto. Quando i vostri obiettivi e le vostre priorità sono allineate, non dovrete fare altro che lasciare che le cose vadano per conto loro e mantenere intatta la vostra amicizia.
Basta tenere a mente una cosa: tieni sempre gli occhi aperti sui potenziali rischi che la combo amico/socio può comportare.
D’altra parte, le storie di successo di aziende co-fondate da due o più amici non mancano. Tuttavia, nel caso non ci fosse nessun amico da coinvolgere, puoi sempre cercare una valida alternativa seguendo i consigli della nostra guida su come cercare un socio in affari.
Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...
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