Cos’è Invitalia e cosa fa l’agenzia nazionale del Ministero dell’Economia di cui tutti parlano

A 10 anni dall’ingresso di Invitalia nel mondo del lavoro, parte il progetto ‘Nuove imprese a tasso zero’: lo strumento che vuole rivoluzionare la possibilità di fare impresa per i giovani e per le donne

Cos'è Invitalia: cosa fa l'agenzia nazionale del Ministero dell'Economia
 

Seguendo il suo motto “non rimandare a domani l’impresa che puoi fare oggi”, Invitalia è sbarcata nel mondo del lavoro italiano nel 2008 e dopo 10 anni di attività promette di rivoluzionare le possibilità di impresa per giovani tra i 18 e i 35 anni e per le donne di tutte le età.

Il progetto: Nuove imprese a tasso zero

Lo strumento di questa “rivoluzione” si chiama Nuove imprese a tasso zero ed è un vero e proprio sostegno alla crescita dell’imprenditorialità del nostro Paese. Invitalia è l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia del nostro Paese. La portata di ciò che offre le ha permesso di essere sulla bocca di tutti e ha destato non poche curiosità tra le categorie interessate dagli incentivi che mette a disposizione, in particolare a donne e ai giovani.

L’obiettivo di Invitalia è molto semplice e lineare: dare un sostegno alle start up di micro e piccole imprese con una partecipazione prevalentemente giovanile o femminile. L’agenzia mette a disposizione, a chi ne fa domanda e soddisfa i (pochi) requisiti, dei finanziamenti a tasso zero per sviluppare i progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro. Questi fondi possono coprire fino al 75% delle spese totali, mentre il restante 25% rimane a carico dell’impresa che può utilizzare le proprie risorse o ricorrere ad altri finanziamenti bancari.

Obiettivi e settori interessati dal progetto

L’obiettivo principale è quello di sostenere la crescita economica italiana, quindi i finanziamenti a disposizione riguardano proprio dei progetti imprenditoriali da attuare in settori occupazionali di importanza strategica. Per questo motivo le iniziative che possono essere finanziate devono rientrare nella produzione dei beni per l’industria, artigianato o nella trasformazione dei prodotti agricoli; oppure nella fornitura di servizi alle imprese e alle persone; nel commercio di beni e servizi; o ancora nel turismo.

Possono essere concessi finanziamenti anche a quei progetti che si attuano in settori di particolare importanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, ma anche nella filiera turistico-culturale e nell’innovazione sociale.

Requisiti per l’accesso ai fondi

Un altro requisito importante per avere accesso ai fondi riguarda la data della fondazione dell’impresa. Le imprese che presentano la domanda devono essere costituite da meno di un anno, mentre se a presentare la domanda è una persona fisica, se avrà accesso ai fondi dovrà costituire una società entro 45 giorni dalla data di ammissione alle agevolazioni.

La domanda può essere presentata solo online, dopo essersi registrati al sito di Invitalia e aver fornito un indirizzo di posta elettronica. Una volta completata la registrazione si può accedere al sito dedicato per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e tutta la documentazione da allegare.

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Per concludere l’inoltro della domanda bisogna utilizzare la propria firma digitale e la propria casella di posta elettronica certificata. Se qualcuno dovesse incontrare dei problemi durante la compilazione, oppure per dubbi o domande relative alla compilazione del piano d’impresa, può contattare gli esperti di Invitalia che, attraverso un servizio di accompagnamento dedicato, lo guiderà alla corretta compilazione.

Per quanto riguarda le spese che possono essere inserite nel business plan e quindi ammesse alle agevolazioni, non ci sono grandi limitazioni, dato che possono riguardare il suolo aziendale, i fabbricati e le opere murarie (ristrutturazioni comprese), l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, di programmi e servizi informatici e anche di brevetti, licenze e marchi. Anche le spese per la formazione specialistica dei soci e dei dipendenti è ammessa, lo stesso vale per le consulenze, gli studi di fattibilità economico-finanziari, la progettazione e la direzione dei lavori e l’impatto ambientale.

Agevolazioni per le imprese che avranno accesso al fondo

Le imprese che avranno accesso alle agevolazioni ottengono, quindi, oltre al mutuo a tasso zero che copre fino al 75% dell’investimento, anche un piano di ammortamento del rimborso agevolatissimo: otto anni di durata, con il pagamento di due rate semestrali posticipate.

Ma non finisce qui: grazie alla convenzione stipulata tra l’Associazione Bancaria Italiana e il Ministero dello sviluppo economico con Invitalia, le imprese possono realizzare i programmi di spesa (ammessi alle agevolazioni) partendo dalle fatture di acquisto non quietanzate, consentendo così dei tempi di realizzazione più veloci, un impegno finanziario meno oneroso e un pagamento più snello dei fornitori.

Le domande che Invitalia riceve vengono prese in considerazione seguendo un ordine cronologico. Non c’è un tempo limite  per presentare la domanda, dato che finché ci saranno i fondi a disposizione, il Ministero terrà aperta l’agevolazione. I fondi a disposizione ammontavano a 150 milioni di euro al momento dell’apertura dell’iniziativa. Sul sito di Invitalia è possibile monitorare lo stato di attuazione dei progetti e le risorse ancora disponibili.

Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...

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