Anche tu fai parte dei temerari che, nonostante la crisi, scelgono l’impresa di avviare una nuova azienda?
Quello che stai per creare si chiama StartUp, termine inglese utilizzato per identificare l’apertura di un’impresa, seguita da tutti i processi organizzativi del caso (acquisizione delle risorse, ricerca del personale, definizione delle gerarchie e dei metodi di produzione, studi di mercato, ecc.).
Easyfatt è il software gestionale utilizzato ogni giorno da oltre 100.000 imprese italiane.
Per non destare confusione e fornire un quadro generale del discorso, cerchiamo di rispondere con ordine a 3 semplici domande, che ti permetteranno di iniziare la tua nuova avventura con le conoscenze necessarie a farla decollare: Cos’è una Start-Up? Come si fa? E chi la può fare?
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Cosa: operazione e lasso di tempo per aprire un’attività ottimizzata in partenza, che non richiede i tipici processi di ottimizzazione di un’azienda già esistente. Trattandosi di un nuovo progetto, di solito di imprese appena costituite, nelle quali vi sono ancora processi organizzativi in corso, possono esserci dei rischi considerevoli che, se riesci a superare al meglio, si trasformano in vere e proprie possibilità di guadagno. Le aziende in fase di startup presentano infatti un alto rischio, ma anche una maggiore prospettiva di guadagno grazie alla elevata dinamicità e flessibilità della struttura giovane e ancora in fase di definizione.
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Come: per procedere con l’intera manovra ti serve uno step di pre-analisi, che identifichi fattori quali gli obiettivi da raggiungere in un certo frangente, le caratteristiche del mercato, i risultati dei concorrenti, ma anche le strategie da attuare e le risorse per metterle in pratica. Tali informazioni vengono raccontate in un documento che dovrai produrre, chiamato business plan. Oltre a questo puoi svolgere delle ricerche sul territorio, entrando in contatto diretto con l’ambiente per comprendere le abitudini della clientela locale, oppure, se si tratta di un progetto più ampio, puoi attingere a risorse gratuite online come Nielsen, che fornisce informazioni e dati specifici sulle preferenze dei consumatori.
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Chi: tutti possono avviare una StartUp in completa autonomia ma, se vuoi stare più tranquillo, puoi rivolgerti al commercialista o ad esperti del settore che abbiano già maturato l’esperienza necessaria a concretizzare la tua idea. Persone ingaggiate per un certo periodo che ti aiutino a partire con rischi limitati, costi certi e tempistiche precise.
Ci sono poi gli incubatori d’impresa (sì, si chiamano come le macchine che aiutano i bambini nati anticipatamente a svilupparsi) che danno supporto in tutta questa fase… ma questo è un tema a parte.
Improvvisarti nel lancio di una nuova attività con la prospettiva sbagliata può diventare pericoloso perché, se da un lato c’è la speranza di risparmiare dei fondi e produrre rapidamente dell’utile, dall’altro subentra l’eventualità di commettere errori più o meno rilevanti che possono inficiarne il futuro. Il nostro consiglio è dunque quello di lanciarti nel tuo progetto con grande fiducia ma, soprattutto, scegliendo da subito i giusti strumenti.
Leggi anche la guida come scegliere nome azienda
photo credit: bokeh burger via photopin cc
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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