Il tema della leadership è spesso trattato in modo teorico. Dipendenti in Cloud lo rende più pratico e alla portata degli imprenditori.
Il nuovo articolo pubblicato sul blog di Dipendenti in Cloud definisce ed elenca i principali stili di leadership. L’intento è di aiutare il lettore ad assumere con più consapevolezza comportamenti da leader, affinché risultino funzionali al rapporto con i dipendenti, ai bisogni dell’azienda e al raggiungimento degli obiettivi. Qui ne riportiamo un riassunto.
Cosa sono gli “stili di leadership”
Con il termine “stili di leadership” ci riferiamo al modo utilizzato da un leader per interagire con i suoi dipendenti e raggiungere gli obiettivi. Questo “modus” si può riferire a un modello, che il leader cerca di applicare.
Quali sono stili di leadership
Easyfatt è il software gestionale utilizzato ogni giorno da oltre 100.000 imprese italiane.
Nell’evoluzione degli studi di psicologia e management, sono emerse diverse teorie sulla leadership.
Ecco un elenco dei principali stili individuati:
- Autoritario
Il leader autoritario si pone in una posizione superiore rispetto ai propri dipendenti, con ciò che ne consegue: decisioni prese e imposte dall’alto e controllo pervasivo. - Democratico
Al contrario del leader autoritario, il democratico tende ad avvicinarsi al livello dei dipendenti, ascolta le loro opinioni e concede loro una certa autonomia. - Direttivo
Il leader direttivo stabilisce ogni aspetto del lavoro (obiettivi, tempi e controlli), senza prestare attenzione all’opinione dei dipendenti. Assomiglia perciò al leader autoritario. - Persuasivo
In questo caso, al contrario del precedente, prima di prendere decisioni il leader è disponibile ad ascoltare il parere dei propri collaboratori, anche se l’ultima parola spetta sempre a lui. - Partecipativo
A differenza dei due casi precedenti, il leader partecipativo prima di prendere decisioni si consulta sempre con i suoi dipendenti, anche se ciò può comportare un inevitabile rallentamento dei tempi. - Battistrada
Il leader “battistrada” concentra la sua attenzione sulle performance, che pretende siano in costante miglioramento, sia nella quantità che nella qualità.
Quando un dipendente mostra un rendimento basso o comunque non all’altezza delle aspettative, il leader interviene personalmente per risolvere la situazione. - Delegante
Come si può dedurre dal nome, il leader di questo tipo tende a delegare i compiti ai propri collaboratori, che godono di un certo grado di autonomia nell’organizzare le proprie attività. - Orientato al compito
- Orientato alla relazione
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Qual è lo stile di leadership migliore
Può risultare difficile stabilire come gestire i propri dipendenti, districandosi tra i vari stili di leadership.
La soluzione migliore è partire da:
- condizione dell’azienda: se è in crisi e in trasformazione, oppure se gode di un clima relativamente “calmo”;
- competenze dei dipendenti: possono essere più o meno esperti nei compiti a cui sono stati assegnati;
- competenze del leader: quanto sono accentuate le doti relazionali;
per poi passare al vaglio gli stili.
Sono nato dalla mente di una giovane StartUp Italiana nel 2013. Amo avere tutto sotto controllo e pianificare ogni cosa, "organizzazione" è la mia parola d'ordine. Ho un look semplice e minimal, ma non ...
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