Trasmissione telematica corrispettivi: addio a scontrini e ricevute dal 2017?

Novità per la trasmissione telematica corrispettivi: le Partite IVA che effettuano cessioni di beni o servizi ai privati potranno eliminare il registro. La Commissione europea ha pubblicato le bozze del provvedimento e le specifiche tecniche

Trasmissione telematica dei corrispettivi
 

A partire dal 1° gennaio 2017 le Partite IVA che effettuano cessioni di beni o servizi ai privati, che non sono quindi obbligati a emettere fattura (cessioni di beni e prestazioni di servizi, di cui all’articolo 22 del D.P.R. n. 633/1972) potranno optare per la trasmissione telematica corrispettivi eliminando così la tenuta tradizionale del registro dei corrispettivi.

La Commissione europea ha pubblicato le bozze del provvedimento e le specifiche tecniche che definiscono le regole per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica opzionale dei dati dei corrispettivi per i contribuenti Iva.

Le indicazioni altro non sono che l’attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 2 D.Lgs. 127/2015, il quale prevede la facoltà, per i soggetti Iva che effettuano operazioni di cui all’articolo 22 D.P.R. 633/1972, di scegliere questo sistema a partire dal 2017.

Si tratta di un’opzione facoltativa, fatta eccezione per i soggetti IVA che vendono attraverso distributori automatici. In questo caso dal 2017 la comunicazione potrà avvenire in forma esclusivamente telematica.

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Registratore di Cassa Telematico

Chi desiderasse adottare la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi dovrà dotarsi di un Registratore Telematico che consenta di registrare, memorizzare, elaborare, sigillare, trasmettere telematicamente i dati fiscali relativi alle operazioni effettuate.

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I registratori telematici devono essere approvati dall’Agenzia delle Entrate tramite specifico procedimento, e sottoposti a verifiche con periodicità biennale. L’apparecchio sarà identificabile grazie ad uno specifico QRCODE e l’attivazione avviene ad opera di personale appositamente abilitato.

E’ inoltre consentito adattare un normale Registratore di cassa a Registratore Telematico seguendo regole predefinite.

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Trasmissione telematica dei corrispettivi

La trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi avviene quotidianamente.

Il Registratore Telematico, al momento della chiusura giornaliera, genererà un file in formato XML, lo sigillerà e lo invierà all’Agenzia delle Entrate. Il processo si riterà concluso con successo solo alla completata ricezione del file XML da parte dell’Agenzia.

Nel caso di esito negativo della trasmissione telematica dei corrispettivi il contribuente Iva sarà tenuto a effettuate nuovamente l’invio entro i 5 giorni lavorativi successivi alla comunicazione di scarto.

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Scelta dell’opzione di trasmissione telematica e revoca

La bozza del provvedimento prevede che l’opzione debba essere esercitata entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di inizio della memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi.

L’opzione è poi esercitata fino alla fine del quarto anno solare successivo (quindi, per cinque anni) e, se non revocata, si estende di quinquennio in quinquennio.

I soggetti che iniziano l’attività in corso d’anno potranno esercitare l’opzione sin dal primo giorno di attività e l’opzione avrà effetto già dall’anno solare in cui è esercitata.

La scelta e la revoca dell’opzione possono essere effettuate esclusivamente in modalità telematica mediante un’apposita funzionalità che sarà presente nel sitoweb dell’Agenzia delle Entrate. La revoca può essere esercitata entro il 31 dicembre dell’ultimo anno del quinquennio e ha effetto a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo.

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Pro e Contro

L’opzione per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi segue in molti sensi la serie di norme per la semplificazione dei rapporti tra contribuenti e Agenzia delle Entrate, ma a un esame attento non sembra essere così impattante come sembra al primo sguardo.

I lati positivi secondo noi:

  • Viene digitalizzata una comunicazione eliminando di fatto il registro dei corrispettivi.

Le pecche:

  • Essenzialmente scontrini e ricevute non spariscono, la necessità di emetterli permane.
  • La comunicazione telematica introduce comunque un costo per uno specifico registratore di cassa o per l’adattamento dell’esistente.
  • Scontrini e ricevute sono ancora necessarie per giustificazioni delle spese e per questioni di garanzia dei prodotti.

Essenzialmente questa opzione sembra vantaggiosa solo per le grandi realtà del commercio: supermercati, ipermercati, catene di negozi ecc…; questi potrebbero infatti veder diminuire la mole di lavoro legato alla tenuta e comunicazione dei corrispettivi dei numerosi punti vendita.

Forse ancora un po’ poco per essere d’aiuto al sistema impresa italiano.

Photo credit: Aranami cc.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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