Fattura di cortesia cartacea: vale o non vale?

Fattura di cortesia cartacea: a cosa serve e quando è obbligatoria? È ancora valida, dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica? Ecco le risposte che stai cercando.

Fattura elettronica: la copia cartacea di cortesia vale o non vale?
 

Nell’ambito delle operazioni verso consumatori finali è ancora previsto il rilascio della fattura cartacea di cortesia.

L’avvento dell’obbligo di emettere fatture elettroniche, anche per tutti i contribuenti in regime forfettario, ha portato alla necessità di tenere in conto specifiche regole.

L’Agenzia delle Entrate, nelle regole tecniche per l’emissione delle fatture elettroniche, ha specificato come, nel caso di operazioni verso consumatori finali, sia necessario per il cedente o prestatore consegnare al cliente una copia cartacea o informatica della fattura elettronica.

Approfondiamo l’argomento.

Fattura di cortesia per il consumatore finale

Dal 1° gennaio 2019, la gran parte dei contribuenti con Partita Iva ha l’obbligo di emettere fattura elettronica, sia nelle operazioni verso altre aziende o professionisti (B2B), sia nei confronti dei consumatori finali (B2C).

Dal 1° gennaio 2024, nella platea dei soggetti obbligati ad emettere fattura elettronica, sono entrati anche minimi e forfettari. Resta invece confermato l’esonero per le prestazioni sanitarie.

È importante ricordare che l’obbligo di emissione di fattura elettronica vale anche nei confronti dei soggetti che, invece, lato loro sono esonerati dall’obbligo, quali produttori agricoli esonerati e operatori sanitari che inviano i dati al Sts (Sistema tessera sanitaria).

Un’azienda o un professionista, in caso di vendita o prestazione nei confronti di un consumatore finale (privato cittadino) saranno, quindi, obbligati a emettere sempre la fattura elettronica.

I consumatori finali possono accedere alle fatture elettroniche emesse nei propri confronti tramite il Cassetto Fiscale ma, salvo rinuncia espressa, è necessario che l’esercente rilasci anche una copia cartacea (o in PDF).

Quindi, il rilascio al consumatore finale della copia di cortesia della fattura elettronica emessa tramite il SdI assume natura obbligatoria.

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La fattura di cortesia vale ai fini fiscali?

In tutti i casi in cui vige l’obbligo di fatturazione elettronica, il solo documento con valenza fiscale e civile è la fattura elettronica stessa, emessa nel formato legale (XML).

La copia di cortesia (cartacea o PDF) della fattura elettronica emessa nei confronti del consumatore finale avrà valenza ai fini fiscali, pur considerando che in caso di discordanza con i dati della fattura elettronica, sarà quest’ultima ad assumere rilevanza tributaria.

A fini del controllo documentale, l’Agenzia delle Entrate ha precisato come si debba fare riferimento ai dati contenuti in copia cartacea della fattura, consegnata al consumatore finale.

Qualora, però, si presenti una discordanza fra i dati presenti in fattura elettronica e quelli riportati sulla copia cartacea della stessa, fatto salva la prova contraria, ad avere rilevanza, anche a fini tributari, saranno esclusivamente i dati riportati nella fattura elettronica.

Bisogna, inoltre, precisare che la copia cartacea non possiede alcun valore ai fini della registrazione e scarico dei costi di lavoratori autonomi e imprese.

Anche in regime sostitutivo, i soggetti passivi IVA (che non rientrano nella categoria di ‘consumatori finali’) devono scaricare, registrare la fattura in formato XML e procedere alla contabilizzazione.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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