Più della metà delle nuove partite IVA sceglie di aderire al regime forfettario, con un aumento di quasi doppia cifra rispetto all’anno precedente. A riportare il dato è l’ultimo report dell’Osservatorio sulle partite iva del Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato il 12 maggio.
Quali vantaggi offre il regime forfettario nuove attività e più in generale alle Partite IVA? Come la situazione a breve cambierà per molte partite iva forfettarie e come queste si possono adeguare? Diamo risposta agli interrogativi.
Indice dei contenuti
Il report dell’Osservatorio sulle partite Iva
L’Osservatorio sulle partite iva del Ministero dell’Economia e delle Finanze fornisce su base trimestrale una visione aggiornata sulle partite IVA, attraverso il monitoraggio della loro anagrafica.
Tra i dati esposti nell’ultimo report, emergono i seguenti:
- Nel primo trimestre del 2022 il numero di partite iva aperte è pari a 188.451, con una variazione praticamente nulla rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,2%);
- il 46,6% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,2% al Centro e il 30,8% al Sud e Isole;
- crescono del +5,5% i nuovi imprenditori di età fino ai 35 anni, mentre calano del -7,9% le attività aperte da persone dai 35 ai 50 anni;
- 100.594 soggetti hanno aderito al regime forfettario, pari al 53,4% del totale delle nuove aperture. L’aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è del 9,6%.
Leggi la guida completa al regime forfettario
Regime forfettario: requisiti, semplificazioni e vantaggi
Il regime forfettario riscuote in generale grande successo tra le partite Iva. Le analisi e statistiche sulle dichiarazioni fiscali 2020, elaborate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella sezione delle statistiche IRPEF titolari di partita Iva e società di persone, riportano che:
Nel 2019 le persone fisiche titolari di partita Iva che hanno presentato dichiarazione sono circa 3,7 milioni, […] i contribuenti in “regime fiscale di vantaggio” e “regime forfetario” rappresentano ormai quasi la metà dei titolari di partita Iva (47,0%). I soggetti aderenti al regime forfetario risultano circa 1,6 milioni […].
Alla luce di questi dati, viene lecito chiedersi il motivo di una tale elevata adesione al regime forfettario.
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Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato, l’unico attualmente in vigore in Italia, che prevede un’aliquota del 15%, ulteriormente ridotta al 5% per le nuove attività per i primi 5 anni.
Inoltre, offre una serie di semplificazioni contabili e fiscali, che si possono riassumere nel seguente elenco:
- esonero dall’applicazione dell’IVA sulle fatture emesse e divieto di esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti;
- esonero dalla registrazione delle fatture emesse, dei corrispettivi e delle fatture di acquisto;
- esonero dalla tenuta e conservazione dei registri e documenti (con alcune eccezioni);
- esonero dalla liquidazione, dichiarazione e versamento dell’IVA;
- esonero dall’obbligo di fatturazione elettronica (anche se, su questo punto, la situazione cambierà a breve, come vedremo nel paragrafo successivo).
Approfondisci l’argomento nella guida dedicata alle semplificazioni fiscali e contabili del regime forfettario
Per aderire al regime forfettario è necessario rispettare, tra gli altri, i seguenti requisiti:
- rispettare il limite di ricavi/compensi di 65.000€
- essere una persona fisica (sono escluse dal regime forfettario le società e le associazioni professionali)
- sostenere spese per personale dipendente o per lavoro accessorio per un ammontare massimo di 20.000€ lordi
Ulteriori requisiti sono richiesti per accedere alla tassazione agevolata per i primi 5 anni di attività.
Trovi maggiori informazioni nelle seguenti guide di Danea:
Partite IVA in regime forfettario obbligate alla fatturazione elettronica
Il decreto legge 36/2022 estende l’obbligo di fatturazione elettronica ai contribuenti in regime forfettario. Dal 1° luglio 2022, le partite Iva forfettarie che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi o percepito compensi superiori a €25.000 sono obbligate ad emettere, ricevere e conservare fatture elettroniche.
Il 1°gennaio 2024 l’obbligo riguarderà tutte i restanti forfettario fino a quel momento esonerati.
Ciò fa venir meno uno degli esoneri che, come abbiamo visto, rientrava nelle semplificazioni fiscali e contabili riservate alle partite Iva in regime forfettario.
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Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...
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