Certificazione Unica 2023: scadenze e novità

I sostituti d’imposta che nell’anno d’imposta precedente hanno erogato redditi da lavoro sono tenuti a trasmettere la CU. Vediamo modalità, scadenze e sanzioni per il 2023.

Certificazione-Unica-2023-CU
 

Con il provvedimento del 17 gennaio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha approvato i modelli definitivi per le Certificazioni Uniche (CU) 2023, riferite al periodo d’imposta 2022.

Inoltre, è stata confermata la scadenza del 16 marzo 2023 per la trasmissione telematica delle Certificazioni Uniche e il rilascio al contribuente del documento sintetico.

Certificazione Unica: informazioni generali

Prima di approfondire le novità per la CU 2023, iniziamo con un’introduzione all’argomento.

Con Certificazione Unica (CU) s’intende un documento fiscale tramite cui i sostituti d’imposta certificano i redditi da lavoro dipendente e assimilati, i redditi da lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi.

Da regola generale, sono tenuti alla trasmissione del modello CU all’Agenzia delle Entrate e alla consegna al contribuente del documento sintetico:

  • imprese,
  • amministratori,
  • liberi professionisti,

che nell’anno d’imposta di riferimento hanno versato importi a lavoratori dipendenti e/o a collaboratori esterni.

Ulteriori informazioni sono presenti nell’articolo sul blog di Dipendenti in Cloud “Certificazione Unica: cos’è e a cosa serve

Compilazione del modello CU: le novità 2023

Per il 2023 l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato un nuovo modello CU Ordinario e Sintetico.
Le novità più rilevanti riguardano i seguenti punti.

1. Aumento del limite esente punto 474 e introduzione punto 475

Con il “Decreto aiuti quarter” è stata innalzata a 3.000 euro la soglia di esenzione fiscale e contributiva per i cosiddetti “fringe benefit”, compensi in forma non monetaria che consistono nella messa a disposizione di beni e servizi a favore dei dipendenti.
Nel punto 474 della Certificazione Unica 2023 va indicato l’importo totale annuo di tali beni e servizi offerti.

Nel punto 475, rinominato “bonus carburanti”, dev’essere invece indicato i bonus carburanti concessi ai dipendenti introdotti nel corso del 2022 che non concorrono alla formazione del reddito se erogati per un importo pari o inferiore a euro 200.

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2. Dati relativi al coniuge ed ai familiari a carico

Il modello CU 2023 tiene conto anche delle novità introdotte dalla riforma dell’art. 12 del Tuir, secondo cui, a partire dal 1° marzo 2022:

  • le detrazioni per figli a carico spettano solamente per i figli di età pari o superiore ai 21 anni;
  • per i figli di età inferiore ai 21 anni, non spettano più le detrazioni per figli a carico, in quanto la nuova prestazione INPS dell’Assegno Unico Universale ha assorbito le detrazioni per tali figli).

In particolar modo, il quadro della Certificazione Unica relativo ai “Dati relativi al coniuge ed ai famigliari a carico” è stato integrato di due colonne, dove indicare:

  • i mesi di spettanza delle detrazioni per figli a carico nei mesi di gennaio e febbraio 2022, quando valeva la precedente normativa sulle detrazioni per familiari a carico;
  • i mesi di spettanza delle detrazioni per figli a carico da marzo 2022 in poi per i soli figli a carico di età superiore ai 21 anni.

3. Esonero IVS 0,8/2 % c/dipendente

Per la compilazione del campo 6 – Contributi a carico del lavoratore trattenuti relativi ai “Dati previdenziali ed assistenziali” vanno considerati i contributi trattenuti al dipendente da parte del datore di lavoro al netto dell’esonero IVS 0,8/2%.

4. Oneri detraibili

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Sono inoltre sono stati introdotti nuovi codici per esporre in maniera distintiva gli interessi relativi a mutui/prestiti stipulati dal 1° gennaio 2022 o fino al 31 dicembre 2021 (Sezione “Oneri detraibili” > da codice 341 a 352):

  • 46 “Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale stipulati dal 1° gennaio 2022”;
  • 47 “Interessi per prestiti o mutui agrari stipulati dal 1° gennaio 2022”;
  • 48 “Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale stipulati dal 1° gennaio 2022”;
  • 10 “Interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale stipulati fino al 31 dicembre 2021”;
  • 11 “Interessi per prestiti o mutui agrari stipulati fino al 31 dicembre 2021”;
  • 7 “Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale stipulati fino al 31 dicembre 2021”.

Tali codici vanno utilizzati nel caso in cui il dipendente chiedesse direttamente al sostituto di imposta di detrarsi a conguaglio gli interessi per mutui ipotecari – detraibili nella misura del 19%.

Scadenze per la trasmissione della Certificazione Unica

Come già accennato, è stata stabilita al 16 marzo 2023 la data in cui il sostituto d’imposta deve effettuare l’invio delle Certificazioni Uniche all’Agenzia delle Entrate.

Contestualmente, il datore di lavoro deve rilasciare al contribuente (dipendente e/o collaboratore esterno) una copia del modello in versione sintetica.

Entro il 21 marzo 2023 sarà possibile apportare correzioni alle certificazioni inviate nei termini, senza incorrere in sanzioni.

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Sanzioni per l’omessa, tardiva o errata presentazione della Certificazione Unica

In caso di omessa, tardiva o errata presentazione della Certificazione Unica, si è soggetti a una sanzione pari a:

  • 100 euro con un massimo di 50 mila euro per ogni CU omessa, tardiva o errata (in deroga a quanto previsto dall’articolo 12 del DLgs n.472/1997);
  • 33,33 euro con un massimo di 20 mila euro per ogni CU errata, ma corretta e trasmessa entro 60 giorni dal termine di presentazione.

Sono nato dalla mente di una giovane StartUp Italiana nel 2013. Amo avere tutto sotto controllo e pianificare ogni cosa, "organizzazione" è la mia parola d'ordine. Ho un look semplice e minimal, ma non ...

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