Liquidazione IVA: cos’è, quando e come si fa

La liquidazione dell’IVA è un adempimento che interessa tutte le imprese. Come si calcola, quando è a cadenza mensile o trimestrale e come effettuare il versamento? Una guida con tutte le regole da tenere in mente.

Liquidazione IVA: cos'è, come e quando si fa
 

Hai una piccola o media impresa e sei alle prese con la liquidazione IVA?

Niente paura: si tratta di un adempimento che, anche se a primo impatto potrebbe sembrare complicato, è in realtà facile da gestire, con le giuste informazioni e l’aiuto un software per la comunicazione della liquidazione IVA.

In questo articolo troverai una guida semplice e pratica all’adempimento.

Concetti preliminari

Prima di addentrarci nelle operazioni di liquidazione IVA, esaminiamo alcune nozioni introduttive che è bene sapere.

La prima è relativa alla natura dell’IVA nelle operazioni commerciali: anche se è una delle voci più importanti da indicare in fattura, non rientra mai tra i guadagni o tra i costi dell’impresa.

Si dice infatti che l’IVA è “una partita di giro”: viene riscossa dalle imprese e successivamente pagata allo Stato, mediante un rendiconto mensile o trimestrale.

La liquidazione dell’IVA consente per l’appunto di determinare, sulla base di crediti e debiti, le somme da pagare o da richiedere a rimborso. Le scadenze da rispettare variano in base alla dimensione della propria attività.

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Cos’è la liquidazione IVA?

La liquidazione IVA è l’adempimento che, mensilmente o ogni tre mesi, consente di fare il punto della situazione sull’IVA incassata e quella versata. Ti permette di capire, in pratica, se sei a debito o a credito nei confronti dello Stato.

Per comprendere meglio cos’è la liquidazione IVA è necessario soffermarsi su due concetti chiave:

  • l’IVA a debito (IVA sulle vendite) è l’imposta che è stata addebitata ai clienti per i beni o servizi venduti. Si tratta di una somma che, anche se è stata fatturata e incassata, non rientra tra i guadagni dell’impresa ma deve essere versata allo Stato;
  • l’IVA a credito (IVA sugli acquisti) è invece l’imposta che è stata pagata ai fornitori per l’acquisto di beni o servizi. Non si tratta di un costo per l’impresa, ma di una somma che viene rimborsata dallo Stato.

In sostanza, le imprese sono degli intermediari per lo Stato nella riscossione dell’IVA.

Quando vendono beni o servizi la riscuotono dai clienti e al contrario, quando acquistano beni o servizi necessari per la loro attività, pagano l’IVA ai fornitori che, successivamente, la verseranno allo Stato.

La liquidazione IVA è quindi il momento utile per fare i conti di quello che bisogna versare e di quello che è possibile recuperare.

Leggi anche la guida ai registri IVA

Come si calcola la liquidazione IVA?

Per calcolare la liquidazione IVA occorre applicare una formula molto semplice. Bisogna sottrarre i debiti dai crediti, cioè l’imposta che è stata addebitata ai clienti da quella pagata ai propri fornitori.

Se il risultato è positivo, e quindi se l’IVA a debito è maggiore dell’IVA a credito, dovrai versare la differenza allo Stato.

Se invece il risultato è negativo, hai maturato un credito IVA, da utilizzare per compensare futuri debiti IVA o per pagare altre imposte o, a specifiche condizioni, da richiedere a rimborso.

Riassumendo quindi, la formula per calcolare la liquidazione IVA è la seguente:

Liquidazione IVA = Totale IVA a Debito – Totale IVA a Credito.

Esempio di calcolo

A questo punto può essere utile fare un esempio pratico.

Mettiamo il caso che in un mese hai emesso fatture per un importo pari a 10.000 euro, applicando l’aliquota IVA del 22 per cento. L’IVA a debito sarà pari a 2.200 euro.

Nello stesso mese hai ricevuto fatture d’acquisto pari a 6.000 euro, per un’imposta pari a 1.320 euro (sempre con IVA al 22 per cento).

Sottraendo il valore dell’IVA a debito dall’IVA a credito, avremo che in sede di liquidazione dovrai versare allo Stato una somma pari a 880 euro, pari per l’appunto al debito dovuto al netto del credito maturato.

Easyfatt calcola in automatico l’IVA a debito e a credito dalle registrazioni effettuate e te le resistuisce in un prospetto di liquidazione IVA, insieme ad altri importi utili al calcolo dell’imposta da versare.
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Quando si fa: liquidazione IVA mensile o trimestrale

Dopo aver analizzato i concetti basilari da conoscere per capire in cosa consiste la liquidazione IVA, soffermiamoci sulle regole operative.

In prima battuta per ogni impresa è necessario capire le tempistiche da rispettare.

La periodicità con cui devi effettuare la liquidazione e il versamento dell’IVA dipende dal volume d’affari della tua attività.

Di base, la liquidazione IVA viene effettuata con cadenza mensile.

Tuttavia, le imprese possono optare per la liquidazione trimestrale se non superano le seguenti soglie di volume d’affari (cioè l’ammontare complessivo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi al netto delle variazioni in diminuzione e dell’imposta addebitata al cliente):

  • 500.000 euro per le imprese la cui attività principale è la prestazione di servizi o l’esercizio di arti e professioni;
  • 800.000 euro per le imprese che esercitano altre tipologie di attività, come la vendita di beni.

Esiste poi la categoria dei trimestrali speciali, che possono liquidare l’IVA ogni tre mesi a prescindere dal volume d’affari. Si tratta in particolare di:

  • imprese che gestiscono impianti di distribuzione di carburante;
  • autotrasportatori che effettuano trasporti di merci per conto terzi;
  • imprese che prestano servizi al pubblico;
  • esercenti di arti e professioni sanitarie.
Tipo di liquidazione Requisiti 
Mensile Nessun limite di volume d’affari. È il regime ordinario.
Trimestrale Ordinario Volume d’affari nell’anno precedente non superiore a €500.000 (servizi) o €800.000 (altre attività).
Trimestrale Speciale Distributori di carburante, autotrasportatori (iscritti all’albo), imprese di servizi pubblici, esercenti di arti e professioni sanitarie. Indipendentemente dal volume d’affari.

Quali sono le scadenze da ricordare?

A seconda della categoria di appartenenza, le scadenze da segnare in calendario per la liquidazione dell’IVA cambiano.

Per le imprese che liquidano l’IVA mensilmente, la scadenza per il pagamento è il 16 del mese successivo al periodo a cui si riferisce l’IVA, termine che slitta al primo giorno lavorativo successivo qualora cada di sabato, domenica o giorni festivi.

Per le imprese che liquidano l’IVA trimestralmente, la scadenza è invece fissata al giorno 16 del secondo mese successivo al periodo di riferimento:

  • I Trimestre (1° gennaio – 31 marzo): scadenza il 16 maggio.
  • II Trimestre (1° aprile – 30 giugno): scadenza il 20 agosto, per effetto della proroga feriale;
  • III Trimestre (1° luglio – 30 settembre): scadenza il 16 novembre.
  • IV Trimestre (1° ottobre – 31 dicembre): scadenza il 16 marzo dell’anno successivo per i contribuenti trimestrali ordinari e il 16 febbraio dell’anno successivo per i trimestrali speciali.

Attenzione però: le scadenze dipendono anche dall’importo dovuto. Per effetto delle recenti novità introdotte nell’ambito della riforma fiscale, se l’IVA mensile dovuta è pari o inferiore a 100 euro, il pagamento può essere rinviato al periodo successivo, ma non oltre il 16 dicembre dello stesso anno.

Per i pagamenti trimestrali inferiori a 100 euro, l’importo viene versato insieme al pagamento del trimestre successivo, e comunque entro il 16 novembre.

La comunicazione delle liquidazioni IVA periodiche

Alla liquidazione mensile o trimestrale si aggiunge un ulteriore adempimento che dovrai tenere a mente.

Si tratta della comunicazione delle liquidazioni IVA periodiche (anche nota come “LIPE”), da inviare all’Agenzia delle Entrate entro il secondo mese successivo al trimestre di riferimento. Se il termine di presentazione scade di sabato o in giorni festivi, lo stesso è prorogato al primo giorno feriale successivo.

All’interno del modello devono essere inseriti i dati relativi alle operazioni attive e passive del trimestre di riferimento, oltre ai dati relativi alla situazione di debito e/o credito IVA.

Le operazioni attive riguardano le vendite o le prestazioni effettuate. Quando si parla di operazioni passive invece si fa riferimento agli acquisti sostenuti.

Ogni trimestre i soggetti passivi IVA (quindi imprese e professionisti titolari di partita IVA, ad eccezione dei forfettari), ovvero coloro i quali sono obbligati all’adempimento, devono quindi inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati contabili di riepilogo delle operazioni effettuate.

Riportiamo un’utile tabella con le scadenze dei versamenti IVA e con il contestuale termine per la trasmissione telematica delle LIPE 2025:

Periodo di riferimento Versamento IVA  Invio telematico LIPE 
gennaio 17 febbraio 2025 3 giugno 2025
febbraio 17 marzo 2025 3 giugno 2025
marzo 16 aprile 2025 3 giugno 2025
1° trimestre 16 maggio 2025 3 giugno 2025
aprile 16 maggio 2025 30 settembre 2025
maggio 16 giugno 2025 30 settembre 2025
giugno 16 luglio 2025 30 settembre 2025
2° trimestre 20 agosto 2025 30 settembre 2025
luglio 20 agosto 2025 1° dicembre 2025
agosto 16 settembre 2025 1° dicembre 2025
settembre 16 ottobre 2025 1° dicembre 2025
3° trimestre 17 novembre 2025 1° dicembre 2025
ottobre 17 novembre 2025 2 marzo 2026
novembre 16 dicembre 2025 2 marzo 2026
dicembre 16 gennaio 2026 2 marzo 2026
4° trimestre 16 marzo 2026 2 marzo 2026

Come effettuare il versamento della liquidazione IVA?

L’importo dovuto per la liquidazione dell’IVA deve essere versato all’Agenzia delle Entrate mediante F24, utilizzando gli specifici codici tributo messi a disposizione dal Fisco.

I codici tributo

Per i pagamenti mensili, i codici vanno da 6001 a 6012, e ciascuno di questi identifica il mese di riferimento (ad esempio 6001 per gennaio, 6002 per febbraio e via di seguito).

Per i trimestrali invece i codici da indicare nel modello F24 vanno da 6031 a 6034.

La liquidazione IVA è un adempimento fondamentale per ogni impresa, e affrontarlo con consapevolezza permette di evitare errori e rispettare le scadenze.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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