Quando si decide di aprire un’attività, quanto conta il budget a disposizione del nuovo progetto imprenditoriale? Scopriamolo subito insieme analizzando passo passo i 4 punti riportati di seguito, che ci permetteranno di meglio comprendere l’effettiva importanza del capitale in fase di StartUp!
#1- Mappatura delle spese presenti e future
Mettersi in proprio significa tra le varie cose anche dimostrare la capacità di prevedere le spese a cui si potrebbe andare incontro nel breve e nel lungo periodo, racimolando il necessario per avviare la propria idea di business senza incorrere in situazioni economiche difficili da gestire.
Affinché tutto questo risulti possibile, è importante farsi un’idea almeno generica di ciò che si dovrà spendere nei primi anni di vita del business, producendo un piano di bilancio quanto più conforme possibile alla realtà: considerare tutti i costi e trascriverli in un business plan aiuta anche l’imprenditore meno esperto a gestire la crescita della nuova azienda con maggiore semplicità.
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#2- Stima di un budget flessibile
Nel preciso momento in cui il professionista sceglie di aprire un’attività, oltre a calcolare un budget ipotetico per la concretizzazione dell’intera manovra, deve anche dimostrarsi pronto a modificare la stima iniziale a seconda delle necessità del business: visto che, soprattutto in fase di StartUp, possono subentrare i più svariati imprevisti economici, è importante riuscire a gestire ogni problematica, destinando di volta in volta parte del capitale a disposizione con audacia e senza mai mettere a rischio l’andamento aziendale.
In questa particolare manovra giocano un ruolo determinante il buon senso che spinge l’imprenditore a mettere da parte dei soldi per investimenti futuri e la flessibilità che gli permette, nonostante gli inconvenienti, di portare avanti la propria azienda evitando il tracollo finanziario.
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#3- Priorità ai costi
Affinché il fatto di mettersi in proprio non si riveli una mossa fallimentare, risulta determinante stabilire in anticipo quali costi sono davvero necessari già nel breve periodo e quali invece possono considerarsi secondari: chi non ragiona seguendo questo criterio, si espone all’eventualità di avviare un’impresa senza futuro, perché se i fondi a disposizione vengono sprecati per questioni superflue, prima o poi, diventa impossibile sostenere le spese davvero imminenti.
Anche in simili circostanze il business plan funge quindi da strumento fondamentale, che aiuta l’imprenditore a capire come e dove spendere i soldi senza farlo inciampare in inutili sperperi.
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#4- Finanziamenti e debiti
A detta di molti professionisti, l’unica soluzione che consente di aprire un’attività è quella di rivolgersi agli enti bancari per chiedere dei prestiti da restituire quando le cose (si spera) cominciano a girare nel verso giusto. Un supporto finanziario può sicuramente essere utile nella fase di StartUp, ma bisogna comunque tenere presente il fatto che troppi debiti rischiano di portare qualsiasi imprenditore verso il più profondo baratro economico.
Per evitare situazioni simili è importante accertarsi di non fare mai il passo più lungo della gamba, definendo degli obiettivi realistici da perseguire con risorse e tempistiche adeguate.
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Queste le nostre 4 indicazioni sul budget rivolte a chi sceglie di aprire un’attività: importanti considerazioni da tenere presente per aumentare le possibilità di successo imprenditoriale.
Nasco a Milano nel 1985 e il primo ricordo di scuola è il quaderno coi temi d’italiano che ancora conservo. Frequento il liceo artistico a Padova, ma passo intere giornate a scrivere racconti sugli ...
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