Mentre buona parte di imprese e professionisti erano stesi al sole nel pieno di agosto, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n. 190/2015 del decreto legislativo 127/2015 veniva fatto un nuovo importante passo in avanti per la fatturazione elettronica tra privati.
Nel decreto si pongono le basi per l’uso della fattura elettronica tra privati che vede come ultima tappa temporale il 1° gennaio 2017.
Prima di procedere è importante ricordare come la fatturazione elettronica tra privati non sarà obbligatoria ma facoltativa. Anche se gli incentivi, per i soggetti che si avvarranno dell’opzione per la trasmissione telematica delle fatture o dei relativi dati e dei corrispettivi, sono non poco intraganti.
Per i soggetti che opteranno per la fatturazione elettronica verranno meno gli obblighi di comunicazione relativi al cosiddetto Spesometro (comunicazione polivalente) e alle operazioni black list. In più queste attività potranno beneficiare di rimborsi IVA più rapidi (“entro tre mesi dalla dichiarazione annuale”).
Voci di corridoio parlano inoltre di un potenziale intervento futuro all’Esterometro.
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Fatturazione elettronica tra imprese, 1° gennaio 2017: una data tanti appuntamenti
Nell’articolo 1 del decreto legislativo 127/2015, si legge che l’Agenzia delle Entrate, entro il 1 luglio 2016, dovrà rendere disponibile un software di fatturazione elettronica gratis che permetta di creare, trasmettere e conservare in conservazione sostitutiva le fatture elettroniche.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze spetta invece un’altra incombenza tutt’altro che superflua: a partire dal 2017, il MiSE dovrà aprire il Sistema di interscambio (Sdi) a tutti i soggetti passivi Iva. Sdi è il medesimo portale usato oggi per le fatture elettroniche verso la pubblica amministrazione.
A partire dal primo gennaio 2017, inoltre, i soggetti non obbligati a emettere fattura, essenzialmente i soggetti appartenenti al settore del commercio (cessioni di beni e prestazioni di servizi, di cui all’articolo 22 del D.P.R. n. 633/1972) potranno scegliere di eliminare gli obblighi di registrazione dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi optando per la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate. In sostanza si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali.
NB: Resta comunque fermo l’obbligo di emissione della fattura su richiesta del cliente (art. 2).
L’opzione per la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica avrà una durata quadriennale, sarà possibile poi revocarla o estenderla per cinque anni e poi di quinquennio in quinquennio. Per le attività che sceglieranno questa opzione sono previste una serie di semplificazioni ad incentivo, tra cui la necessità di inviare i modelli intrastat.
La trasmissione elettronica dei dati all’AdE non è invece un’opzione per chi vende prodotti attraverso i distributori automatici. Per questa categoria infatti la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica sarà un obbligo.
Link utili:
DECRETO LEGISLATIVO 5 agosto 2015, n. 127
Leggi anche l’articolo su: Conservazione delle fatture elettroniche
Classe 83. Trevigiano di nascita ma Internettiano d’adozione. Non ho ricordi di casa mia senza un computer. La prima volta che ho messo piede sul web avevo 12 anni, Google ancora non esisteva e ci volevano ...
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