In Italia oltre il 50% delle transazioni di affari avviene a credito (ovvero con pagamenti a 30, 60, 90 giorni ed oltre dalla data della fattura) e le tempistiche medie sui ritardi di pagamento sono nel nostro paese decisamente superiori alla media europea.
La conseguenza di questo scenario è che gli imprenditori italiani si ritrovano spesso a “inseguire” i propri debitori con l’obiettivo di farsi pagare le proprie fatture insolute con dispendio di tempo, energie e risorse (spesso le chiamate di sollecito vengono affidate all’ufficio amministrativo).
In alcuni casi si è di fronte solo a ritardi di pagamento, ma in molte altre occasioni bisogna agire in maniera più energica al fine di ottenere il saldo delle fatture.
Cosa fare quindi quando il creditore sembra non recepire i nostri solleciti di pagamento?
Esistono molti strumenti e servizi per aiutare gli imprenditori nel recupero crediti, ma il più delle volte ci si deve rivolgere a professionisti del settore (avvocati o aziende di gestione del credito) per ottenere il massimo degli effetti per persuadere in maniera efficace la controparte.
Prima di arrivare a questo passo, però, può essere utile una verifica della solvibilità della controparte.
Questa azione ha due grandi vantaggi:
- Raccogliendo informazioni sulla capacità patrimoniale del debitore si dimostra alla controparte la nostra determinazione nell’azione di recupero e questo spesso può bastare per convincere il debitore a saldare il suo passivo.
- Possiamo scoprire se il debitore ha sostanze più o meno facilmente aggredibili e capire dove indirizzare i nostri sforzi nell’eventuale e successiva azione legale.
Questi due aspetti, pur essendo di assoluto buon senso, sono spesso sottovalutati e l’imprenditore, già sotto pressione per l’attuale congiuntura sfavorevole e per la quotidiana frenetica attività, non valuta con la giusta attenzione questi passi preliminari. Se infatti esistono possibilità per evitare l’azione giudiziale per recuperare un credito, tale strada va perseguita fino in fondo e spesso è sufficiente mostrare la nostra determinazione, attraverso l’esposizione al debitore di tutte le info raccolte, per sbloccare la vertenza e quindi il pagamento. Ricordiamo infatti che molto spesso non ci si trova di fronte a professionisti della truffa, ma semplicemente a soggetti che cercano di finanziarsi dilazionando quanto più possibile i propri debiti.
Se poi bisogna passare alle azioni legali è bene farsi un quadro chiaro di cosa è possibile pignorare, perché non tutti i beni sono “aggredibili” con le stesse modalità tempi e costi (rimando all’articolo Recupero del credito: guida pratica in 4 mosse); è inoltre indispensabile sapere se l’azienda è ancora in grado di pagare, se è ancora operativa o se invece è in fase di chiusura (nel qual caso la strategia cambia radicalmente).
La soluzione per ottenere e analizzare tutte queste informazioni è quella dei Report Patrimoniali offerti da Cheope Risk Management attraverso la sua piattaforma verifika.it e disponibili per l’acquisto all’interno del software Danea Easyfatt. In quest’ultimo è infatti disponibile una funzione per richiedere un documento “il Report Patrimoniale” (qui è possibile vedere: un esempio di report patrimoniale su persona fisica, un esempio di report patrimoniale su impresa) che contiene tutti i dati che servono per verificare l’esistenza di beni legati al debitore e la sua situazione operativa attuale. Qui le istruzioni per accedere ai report.
Vogliamo quindi dare qualche indicazione per aiutare la lettura e l’interpretazione di questo documento, analizzandone il contenuto.
Il report può essere fatto sia su di una persona fisica che su una giuridica; il più delle volte si avrà a che fare con una azienda, ma il contenuto dei report non differisce di molto fra i due tipi.
Il documento inizia riassumendo gli effettivi e verificati dati di residenza del soggetto (se persona fisica) o gli estremi della sede legale (se persona giuridica). Per quanto banale possa sembrare, questa informazione è invece di cruciale importanza: infatti ogni comunicazione non inviata al corretto indirizzo del soggetto non ha validità legale.
Segue l’indicazione di effettiva reperibilità del soggetto all’indirizzo indicato o all’effettiva operatività dell’azienda e la presenza di atti pregiudizievoli già in essere (nel qual caso eventuali altre richieste sarebbero da accodare a quelle già attive).
Vi è poi una sezione che riassume:
- la probabilità di successo dell’azione di recupero,
- la stima del patrimonio aggredibile,
- l’azione consigliata da eseguire.
Tale sezione è redatta da un operatore esperto che stimando i beni disponibili propone una linea di azione conforme a quanto ottenuto nella fase investigativa.
Troviamo poi il riassunto delle sezioni del report con indicate quelle in cui è stato trovato un riscontro positivo, seguite dall’indicazione della presenza di eventuali protesti, pregiudizievoli di conservatoria o procedure concorsuali già attive.
Si trova in seguito la sezione delle informazioni in evidenza in cui l’analista che ha redatto il documento, sintetizza le notizie trovate.
Riguardo le singole sezioni dedicate:
Indice dei contenuti
In Evidenza
Qui l’analista riassume quanto trovato sul soggetto e analizza le varie informazioni disponibili, sintetizzandole in maniera chiara e precisa per dare un quadro generale della situazione.
Attività lavorativa/pensione (solo persone fisiche)
In questa sezione vengono indicati gli estremi relativi a una eventuale pensione intestata (data di inizio, numero, tipo, importo percepito, etc.) o i dati relativi all’attività lavorativa svolta.
Se tale attività è di tipo lavoratore dipendente, vengono forniti i dettagli relativi come, ad esempio, inquadramento, datore di lavoro, emolumenti percepiti, data inizio, tipologia del contratto, etc.
Questi dati sono importanti, perché ci consentono di sapere se è possibile iniziare un pignoramento degli emolumenti, dal momento che tale azione è la più efficace e la meno costosa (anche se i tempi di rientro potrebbero essere lunghi, specialmente se il debito è elevato). A volte anche solo la minaccia di iniziare tale azione può portare a una risoluzione della vertenza.
Questa sezione non è disponibile se stiamo facendo un report su di una azienda; tuttavia i soci delle società di persone rispondono in solido con il proprio capitale e quindi una successiva analisi dei soci di una società può portare notizie interessanti.
Referenze Bancarie
L’investigazione effettuata nel report comprende la verifica dell’esistenza di rapporti bancari tradizionali nella provincia di residenza del soggetto (se persona fisica) della sede legale (se persona giuridica). Ci si limita a tale azione per ottimizzare il rapporto qualità prezzo del report, anche perché è raro che un soggetto possa avere conti correnti bancari lontano dalla propria abitazione/sede (si possono poi eseguire eventuali approfondimenti).
L’analisi identifica la filiale in cui il soggetto ha un rapporto in essere; non viene dettagliato il saldo della posizione, dal momento che tale dato potrebbe cambiare in maniera significativa in brevissimo tempo. Vengono invece fornite informazioni sulla situazione del rapporto e sull’esistenza di eventuali stati di tensione o sconfinamenti. In questo modo è possibile sapere se vale la pena procedere con l’azione esecutiva.
Ricordiamo che per iniziare tale azione non è necessario conoscere le coordinate bancarie del soggetto, ma solo il nome della banca che utilizza (in effetti non è necessario indicare neanche la filiale).
Beni Immobili
In questa sezione vengono riportati tutti i beni immobili (quindi case, fabbricati di varia natura e terreni) intestati al soggetto. La verifica è a livello nazionale per cui si è certi di avere il panorama completo di tale situazione. Per ogni immobile identificato, vengono riportati i dati catastali, in modo da avere una idea più precisa della tipologia e dell’ubicazione dell’unità immobiliare.
Va sottolineato che, prima di procedere con azione esecutive, è bene eseguire anche una visura ipocatastale sull’immobile per accertarsi dell’effettiva proprietà e dell’assenza di eventuali vincoli (ipoteche non estinte, fondi patrimoniali, etc.).
La presenza di molteplici immobili in questa sezione ci può inoltre dare un’ulteriore idea per eventuali altri approfondimenti, volti a trovare azione più incisive verso il nostro debitore (sappiamo infatti che il pignoramento immobiliare è un processo lungo e costoso, sebbene sicuramente remunerativo dal punto di vista del ritorno finanziario): infatti se esistono molti immobili la probabilità che uno di questi sia regolarmente affittato è alta, con conseguente possibilità di pignorare i canoni di affitto percepiti dal debitore.
Easyfatt è il software gestionale utilizzato ogni giorno da oltre 100.000 imprese italiane.
Partecipazioni e quote azionarie
Attraverso una richiesta alla competente Camera di Commercio (CCIAA) è possibile risalire con sicurezza alle partecipazioni azionarie detenute da un soggetto. Nel report vengono riportati gli estremi delle aziende partecipate, le quote possedute e il loro valore. Ricordiamo che una partecipazione societaria, se non già coperta da vincoli, è un bene pignorabile.
Beni mobili/autoveicoli intestati
In questa sezione sono riportati tutti i veicoli intestati al soggetto. Viene dettagliato il tipo e la targa del veicolo, nonché le date di immatricolazione ed intestazione.
Anche i veicoli sono beni pignorabili e, se strumentali all’attività del soggetto, risultano spesso un efficace mezzo per risolvere il contenzioso.
Negatività
In questa sezione vengono riportati i dettagli di eventuali protesti, pregiudizievoli di conservatoria e procedure concorsuali attualmente in essere.
Tali informazioni sono importanti perché ci danno una indicazione sull’esistenza di eventuali altre azione di richiesta di risarcimento attualmente esistenti. Sapere che ci sono altri creditori all’opera e da quanto tempo lo sono, ci può dare una utile indicazione nella strategia da intraprendere.
Eventuali pignoramenti effettuati da banche, finanziarie o agenzie di riscossione tributi vengono di solito identificate sgravandoci dalla necessità di effettuare un’ispezione ipocatastale.
Dati legali aziende collegate e cariche
Qui vengono analizzate le cariche detenute in altre imprese dagli esponenti dell’azienda oggetto di indagine. È utile conoscere i dettagli delle aziende in cui il soggetto ha carica e la tipologia della stessa, in quanto (a seconda della natura giuridica dei collegamenti) si potrebbe trovare il modo di coinvolgere queste ultime nel risolvere il contenzioso.
In questa sezione vengono riportate tutte le informazioni relative alle aziende collegate con tutti i dati per identificarle e le date di assunzione delle varie cariche.
Dati legali, sedi e dati di bilancio
Il report si chiude con il riassunto dei dati dell’azienda con il dettaglio delle varie sedi e le informazioni relative agli ultimi due bilanci di esercizio depositati (se l’azienda è soggetta all’obbligo di presentazione).
Una volta esaminata la situazione e alla luce di quanto verificato dall’investigazione patrimoniale si può decidere quale strada seguire. Le scelte disponibili sono molteplici e dipendono dall’importo del credito e dalla tipologia dei beni riscontrati.
Per ulteriori consigli su come procedere potete consultare la guida pratica in 4 mosse sul recupero del credito.
Come ottenere i report patrimoniali
I report Verifika sono acquistabili direttamente dall’interno di Danea Easyfatt senza abbonamento e a condizioni di favore, qui maggiori dettagli.
Il servizio è realizzato da Cheope Risk Management, azienda specializzata in Risk & Credit Management e presente sul mercato dal 1988 (per ulteriori informazione scrivere a info@verifika.it).
Sono avvocato civilista iscritto all’Ordine degli Avvocati di Piacenza e mi occupo esclusivamente di recupero crediti presso Cheope Credit & Risk Management.
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