5 Regole base sulla liquidità e la gestione d’impresa per neo-imprenditori

Gestire correttamente la liquidità della tua azienda può influire significativamente sulla probabilità di successo della tua idea di business. Ecco 5 semplici, e pratici, suggerimenti che ti vengono in aiuto per iniziare a gestirla sapientemente

Liquidità e gestione aziendale: 5 regole base per neo-imprenditori
 

Non vedi l’ora di avviare una nuova impresa? Molto bene, ma ricorda che non puoi permetterti di trascurare alcuni punti fondamentali nella gestione della tua liquidità.

Essere un piccolo imprenditore significa essere indipendenti, rincorrere le proprie idee e le proprie ambizioni. Ma significa anche gestire e monitorare molto attentamente le proprie finanze. Certo, una piccola impresa è meno impegnativa da gestire rispetto a una grande azienda, ma ci sono comunque una serie di best practices che dovrai sempre tenere in considerazione. Ecco cinque regole sulla gestione della liquidità che possono aiutare la tua impresa.

Imposta un Budget e aggiornalo periodicamente

Definire un budget è il primo passo per la gestione finanziaria della tua azienda. Molti piccoli imprenditori saltano questo passo perché non sono in grado di prevedere quali saranno le loro spese, non avendo esperienze precedenti e punti di riferimento, come ad esempio gli storici delle annate precedenti.

È normale che, in questa fase, i tuoi calcoli possano non essere precisi – anche quelli delle grandi aziende sono soggetti a variabili – ma stabilire un budget, per quanto possa essere di massima, ti aiuterà ad essere più attento a come spenderai i tuoi guadagni e a capire cosa fare per ottimizzare i costi l’anno successivo.

Dalla teoria alla pratica:

Inizia pensando a quanto potresti/dovresti guadagnare mensilmente, e vai a dedurre le spese fisse che prevedi di dover sostenere ogni mese.

Abbonamenti, affitto, eventuali stipendi a collaboratori o dipendenti (e relativi contributi) sono spese fisse che restano invariate mese per mese, quindi sono facilmente calcolabili. Aggiungi poi i costi variabili (che possono variare da mese a mese) e le spese una tantum (acquisto di attrezzatura, software, mobilio, mezzi di trasporto, ecc.).

Una volta definito il tuo budget, verifica quanto i tuoi conteggi sono confermati ogni mese, trimestre, anno. Col tempo acquisirai sempre maggiore esperienza, e il tuo budget sarà anno dopo anno più dettagliato e coerente.

Tieni in ordine il tuo Cash Flow

Una volta avviato il tuo business, annota scrupolosamente tutte le entrate e tutte le uscite, fin dal primo giorno, anche se si tratta di piccole cifre.

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È facile lasciare che la gestione delle tue finanze finisca in secondo piano quando devi pensare a una montagna di altre cose per mantenere in vita il tuo business, come ad esempio i rapporti con fornitori e clienti, la gestione del magazzino, l’incremento delle vendite ecc.

Ma mantenere sempre sotto controllo i flussi di cassa è davvero fondamentale.

Te ne accorgerai quando incomberanno le scadenze fiscali: aver tenuto tutto sempre sott’occhio, documentato e ordinato farà una bella differenza. Quando poi il tuo business crescerà e la gestione dei flussi di cassa si farà più complessa, affiderai questo compito a qualcun altro, interno o esterno alla tua attività.

Leggi anche: Cash flow e liquidità aziendale: guida pratica ai flussi di cassa e oltre…

Dalla teoria alla pratica:

Utilizza fin dal primo giorno un software gestionale. Scegli il miglior software gestionale per te e la tua realtà.

Anche se può sembrare che basti un semplice foglio di calcolo per tenere nota di entrate e uscite, un software gestionale si ripagherà da solo già con tutto il tempo che ti farà risparmiare con i suoi mille automatismi e altre pratiche funzionalità.

Leggi anche: Quante aziende falliscono e perché? Uno sguardo ai dati italiani e alle cause di fallimento

Pensa al tuo futuro

I nuovi imprenditori in genere concentrano quanto più possono investire nella crescita del loro business. Ok, ci sta. Ma non dimenticare di pensare al tuo futuro, ovvero alla tua pensione. Cerca di farlo prima di arrivarci ;) .

Essere in proprio vuol dire non poter contare su di una liquidazione o sul versamento dei contributi pensionistici da parte del datore di lavoro. Per questo è importante pensare per tempo a forme pensionistiche sostitutive o integrative.

Dalla teoria alla pratica:

Parlane con il tuo commercialista, con la tua banca o con un consulente finanziario in modo da conoscere le diverse opzioni disponibili in termini di previdenza, come fondi pensioni aperti (PIP), assicurazioni, trattamento di fine mandato (TFM) o altro.

Cerca di capire cosa offre ognuno di questi piani previdenziali e in che misura soddisfa le tue aspettative per quando ti ritirerai dal mondo del lavoro.

Crea un Fondo di emergenza

Un Fondo di emergenza non serve soltanto alle tue finanze personali. Ogni imprenditore dovrebbe attivarne uno, perché il mese di magra, la spesa improvvisa, il cliente insolvente sono scenari sempre possibili. E in emergenze come queste doversi rivalere sulla liquidità aziendale può comportare dei seri rischi per la tenuta dell’impresa.

Senza un fondo di emergenza a disposizione un qualunque imprevisto può trasformarsi in tragedia. Potresti trovarti in difficoltà a pagare fornitori, stipendi, tasse, e dover quindi contrarre dei debiti con relativi interessi.

Carte di credito o prestiti a breve termine possono essere una soluzione di ripiego, ma comportano in genere tassi di interesse molto elevati, e alla lunga il loro utilizzo può portare ricadute sui flussi di cassa.

Dalla teoria alla pratica:

La cosa più difficile quando vuoi creare un fondo di emergenza per la tua azienda è capire da dove prendere i soldi da mettere da parte. È importante reinvestire i propri guadagni, ma bisogna capire in che modo, e i modi, fondamentalmente sono due: o riduci i costi o incrementi le entrate.

Quando si parla di fondi di emergenza non si parla di investimento vero e proprio, in quanto il capitale risparmiato viene in genere depositato in un conto di risparmio tipo PAC (Piano di Accumulo Capitale) o un fondo pensione integrativo. L’importante è che, in caso di emergenza, questo capitale sia facilmente accessibile. Sapere di poter contare su un fondo di emergenza in grado di coprire dai tre ai sei mesi è ovviamente un obiettivo allettante, ma non farti prendere dall’ansia. L’importante è iniziare, mettendo da parte in modo continuativo anche piccole cifre, che potrai aumentare mano a mano che il tuo business cresce.

Ricorda che il Tempo è Denaro

La maggior parte di chi apre una nuova attività lo fa in proprio. Ovvero, da solo. Si trova quindi a dover gestire tutti gli aspetti del lavoro (marketing, comunicazione, contabilità, spedizioni…). Ma man mano che il tuo business cresce, cerca di capire in cosa tu sia davvero indispensabile e cosa invece farai meglio a delegare ad altri. Se, ad esempio, non hai troppa dimestichezza con la contabilità e perdi ore per preparare da solo la tua dichiarazione dei redditi, probabilmente ti sarà più conveniente farla fare a un professionista, utilizzando parte di quel tempo per focalizzarti su ciò che sai fare meglio.

Dalla teoria alla pratica:

Se ti rendo conto che, tra una cosa e l’altra, sei impegnato più di 40 ore alla settimana, inizia a decidere quali attività delegare. Puoi affidare la tua contabilità a un consulente esterno, puoi utilizzare dei software per organizzare meglio e alleggerire altre mansioni (gestione del magazzino, fatturazione…), fare gestire la comunicazione e i social media da chi ha le specifiche competenze per incrementare la tua presenza online.

Leggi anche la guida semplice al budget delle vendite

Concludendo

Gestire una piccola impresa non è semplice, ma di sicuro risulta meno difficile imponendosi un minimo di disciplina e organizzazione. E non temere ciò su cui non ti senti particolarmente ferrato. Col tempo riuscirai a padroneggiare tutti gli aspetti della gestione di una azienda. L’importante è cominciare con il piede giusto, e questi cinque suggerimenti costituiscono una serie di linee guida che ti aiuteranno a crescere un passo alla volta.

Leggi anche: Gestione aziendale: 10 cose che direi a me stesso 20enne…

Dal 2001 scrivo per siti internet e blog (passando per quelle che una volta erano le webzine, le community, ecc ecc). Lavoro in proprio come freelance e collaboro con diverse agenzie di comunicazione e ...

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