Autofattura: cos’è, quando si emette e i casi di gestione

Alcuni chiarimenti in merito all’autofattura, alle sue caratteristiche e ai casi che la rendono necessaria. Indicazioni anche sulla compilazione dell’autofattura elettronica.

Autofattura, i casi di gestione: autoconsumo, denuncia, acquisti extra UE e omaggi
 

Scopriamo l’autofattura: cos’è, come si fa e in particolar modo quando deve essere emessa.

break-voice

Cos’è un’autofattura?

In generale possiamo dire che l’autofattura è un documento che un soggetto deve emettere nei confronti di se stesso per regolarizzare ai fini fiscali (IVA) una specifica operazione nei casi espressamente previsti dalla legge.

break-voice

Chi deve fare un’autofattura?

Easyfatt software fatturazione elettronica e gestionale
easyfatt

Oltre 100.000 Imprese e Professionisti semplificano la loro fatturazione con Easyfatt ogni giorno.

PROVALO GRATIS ORA

Talvolta l’autofattura viene emessa direttamente dal soggetto che cede i beni o presta i servizi, mentre altre volte l’autofattura viene emessa dal cliente stesso (l’acquirente del bene o del servizio) in capo al quale viene trasferito l’obbligo di fatturazione.

break-voice

Quando emettere autofattura?

Analizziamo le principali casistiche nelle quali deve essere emesso il documento autofattura.

Autofattura denuncia per il mancato ricevimento della fattura o per il ricevimento di fattura irregolare

E’ il caso noto come “autofattura denuncia”, quando:

  • in caso di mancato ricevimento della fattura;
  • in caso di ricevimento di una fattura per un importo inferiore al reale, è necessario che l’acquirente regolarizzi l’operazione mediante l’emissione di un’autofattura ed il versamento dell’IVA dovuta.

Per acquisti da operatori nazionali infatti l’art. 6 comma 8 del D.Lgs 471/1997 prevede che il soggetto che ha acquistato beni o servizi senza che sia stata emessa fattura nei termini di legge o con emissione di fattura irregolare venga punito con sanzione amministrativa pari al 100% dell’imposta, con un minimo di euro 250, a meno che non provveda a regolarizzare l’operazione emettendo un’autofattura, contenente tutti gli elementi richiesti per le fatture relativi all’operazione realizzata, entro quattro mesi dalla data di effettuazione dell’operazione e versando, tramite modello F24 l’IVA dovuta.
Tale autofattura poi deve essere presentata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente entro i 30 giorni successivi, e va allegata la copia del versamento della relativa imposta.

Nel caso invece in cui l’acquirente abbia ricevuto una fattura irregolare, la procedura per la sua regolarizzazione è la medesima: dovrà presentare all’ufficio delle Entrate un documento integrativo (autofattura), entro il trentesimo giorno successivo a quello della registrazione della fattura irregolare, recante le medesime informazioni, previo versamento della maggior imposta eventualmente dovuta.
In entrambi i casi poi l’autofattura va registrata anche nel registro degli acquisti consentendo anche la detrazione dell’IVA secondo le regole generali.

Ai fini della compilazione dell’autofattura in formato elettronico sarà necessario utilizzare il codice “Tipo Documento” TD20, indicando l’imponibile e la relativa imposta e/o gli eventuali importi per i quali non si applica il tributo.
In particolare per la compilazione del documento si dovrà indicare nel campo:

  • “Tipo Documento”: TD20
  • “Cedente/Prestatore”: dati del fornitore
  • “Cessionario/committente”: identificativo IVA di colui che effettua la regolarizzazione o l’integrazione.
  • “Data”: data di effettuazione dell’operazione di cessione o di prestazione di servizi, come previsto dall’articolo 21, comma 2, del d.P.R. n. 633/72
  • “Imponibile/importo”: imponibile non fatturato dal C/P o dell’imponibile non indicato nella fattura inviata dal C/P e della relativa imposta calcolata dal C/C (o della Natura nel caso di non imponibilità o esenzione).
  • “Numero”: si potrà inserire una numerazione progressiva ad hoc

Scopri tutti i codici della fattura elettronica

Acquisti di beni e servizi da soggetti non residenti UE

E’ necessaria l’emissione dell’autofattura per regolarizzare a fini IVA acquisti di beni o servizi da soggetti residenti in Paese extra – UE che non hanno una stabile organizzazione in Italia, effettuati da acquirenti o committenti nazionali residenti.
Eccezione a questa regola è rappresentata dall’importazione in Italia di beni provenienti da Paesi extraUE, in quanto il documento rilevante a fini IVA è rappresentato dalla bolletta doganale.

L’autofattura va emessa dall’acquirente in un unico esemplare nei confronti di se stesso; tale documento va datato e protocollato e registrato sia nel registro delle fatture emesse che in quello degli acquisti.

Per le fatture elettroniche trasmesse via Sdi, il campo “Tipo documento” dovrà essere valorizzato a seconda dei casi con i codici:

  • TD17: “Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero”, codice che viene utilizzato, nell’ambito della fatturazione elettronica, per operare l’integrazione dell’IVA e dell’imposta nel caso di servizi intracomunitari ricevuti ovvero di emissione di autofattura per servizi ricevuti da operatori extra-UE;
  • TD19: “Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c. 2 DPR 633/72”, codice che viene utilizzato, per l’emissione dell’autofattura nel caso di acquisti di beni da soggetti non residenti e privi di stabile organizzazione nel territorio dello Stato.

Leggi come fare autofattura per acquisti esteri con Easyfatt

Autofattura per omaggi

Altro frequente caso di emissione dell’autofattura avviene quando l’impresa decide di destinare ad omaggio beni oggetto della propria attività.
In tale circostanza infatti l’operazione rientra tra quelle rilevanti a fini IVA con obbligo di emissione della fattura con addebito della relativa imposta.

L’impresa che effettua la cessione gratuita potrà tuttavia anche decidere di non esercitare la rivalsa dell’IVA, documentando quindi l’operazione secondo una delle seguenti soluzioni alternative:

  • emettere la fattura con l’applicazione dell’IVA, esercitando la facoltà di non addebitarla al cliente, specificando in fattura che si tratta di una “cessione gratuita senza rivalsa ai sensi dell’art. 18 del D.P.R. 633/1972”;
  • emettere un’autofattura in un unico esemplare, da annotare nel registro delle fatture emesse con indicazione che trattasi di “autofattura per omaggi”, con la possibilità di emettere un’autofattura globale mensile per tutte le cessioni effettuate nel mese;
  • tenere uno specifico registro degli omaggi, nel quale annotare cronologicamente l’ammontare delle cessioni gratuite effettuate in ciascun giorno, distinte per aliquota.

Leggi anche l’approfondimento sulla fattura omaggio, con tutte le informazioni su rivalsa IVA e detraibilità

Autofattura per autoconsumo

Si parla di autoconsumo quando beni acquistati dall’azienda per l’esercizio dell’attività vengono destinati all’uso o consumo personale o familiare dell’imprenditore o dei soci (autoconsumo interno) o a finalità estranee all’esercizio dell’attività economica (autoconsumo esterno).

A fini IVA l’autoconsumo è un’operazione rilevante, deve pertanto essere emessa autofattura in un unico esemplare, con l’indicazione del valore normale dei beni, l’aliquota e la relativa imposta ed annotata nel registro delle fatture emesse.

Nelle ipotesi in esame di autoconsumo, di destinazione dei beni a finalità estranee all’esercizio dell’impresa o di cessione gratuita di beni senza rivalsa dell’Iva l’emissione dell’autofattura dovrà essere effettuata in via elettronica mediante Sdi.

In particolare per la compilazione del documento si dovrà indicare nel campo:

  • Tipo Documento”: TD27
  • Cedente/Prestatore” e “Cessionario/committente”: dati del soggetto passivo che emette l’autofattura
  • Data”: data di effettuazione dell’operazione da determinare secondo le regole previste dall’art. 6. Se si tratta di autofattura riepilogativa, può essere la data dell’ultima operazione o comunque una data del mese
  • Imponibile/importo”: imponibile dell’operazione
  • Imposta”: imposta calcolata secondo l’aliquota
  • Numero”: numerazione progressiva delle fatture emesse dal soggetto che sta integrando il documento

Vi sono infine altri casi di obbligo di emissione dell’autofattura, meno frequenti nella prassi, quali ad esempio gli acquisti di prodotti agricoli effettuati nei confronti di produttori agricoli esonerati dall’obbligo di fatturazione.

Dottore Commercialista e Revisore contabile a Trieste, se mi avessero domandato ai tempi dell’università “cosa farai da grande” non avrei mai risposto “il dottore commercialista”: ed invece ...

Vai agli articoli dell'autore >