Formazione iniziale dell’amministratore: il corso e altri consigli

Per diventare amministratore di condominio, è necessario frequentare un corso di formazione iniziale. Un esame delle disposizioni di legge e alcuni suggerimenti utili.

Corso amministratore di condominio
 

Sei davvero sicuro di voler diventare un amministratore di condominio? Questo è probabilmente ciò che ti direbbe un amministratore che ogni giorno affronta adempimenti, responsabilità e crescenti difficoltà nei rapporti interni al condominio.

Tuttavia, come in ogni libera professione, ci sono sfide da affrontare. Per svolgere questo lavoro in modo efficace, è necessario impegnarsi, lavorare duramente e avere una mentalità imprenditoriale. Gestire uno studio professionale non è impossibile, ma richiede capacità organizzative e gestionali.

Per diventare amministratore di condominio, è necessario fare riferimento ai requisiti contenuti nel codice civile, in particolare all’art. 71 delle disposizioni attuative del c.c.. Tra questi, vi anche è lo svolgimento di un corso di formazione iniziale.

Requisiti preliminari

Prima di frequentare il corso di formazione iniziale, è fondamentale che l’amministratore soddisfi i requisiti fondamentali indicati nel primo comma dell’art. 71 delle disposizioni attuative del c.c., tra cui: il godimento dei diritti civili, l’assenza di condanne per specifici reati, l’assenza di misure di prevenzione definitive e di protesti cambiari.

Inoltre, è necessario possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado ed aver frequentato corsi di formazione, sia iniziale che periodica.

Pertanto, il primo passo per diventare amministratore di condominio è il conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado, oltre alla mancanza di impedimenti derivanti da condotte sanzionate dalla norma sopra indicata.

Approfondisci l’argomento nella guida ai requisiti per diventare amministratore di condominio >

Il particolare caso dell’amministratore proprietario

Nel caso in cui si voglia amministrare esclusivamente immobili in cui si possiede una proprietà, la legge considera già soddisfatti i requisiti necessari, esentando dall’obbligo di formazione iniziale e periodica.

Tuttavia, tale disposizione appare discutibile, poiché la gestione di un condominio richiede comunque competenze professionali, organizzazione e preparazione adeguate.

Se l’intento del legislatore era rivolto ai piccoli fabbricati, questa eccezione risulta superflua, poiché in tali situazioni sarebbe comunque possibile fare riferimento al condomino facente funzioni.

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Il corso di formazione iniziale per amministratori di condominio

Una volta accertata la sussistenza dei requisiti preliminari, l’aspirante amministratore deve frequentare un corso di formazione iniziale, regolamentato dal DM 140 del 13 agosto 2014. Il corso deve avere una durata minima di 72 ore, di cui almeno un terzo riservato a esercitazioni pratiche.

Il programma formativo, predisposto dal responsabile scientifico, deve comprendere moduli su temi quali l’amministrazione condominiale, la sicurezza degli edifici, la regolamentazione delle parti comuni, la ripartizione delle spese, le tecniche di risoluzione dei conflitti, l’uso di strumenti informatici e la contabilità.

Il corso può essere svolto online, tuttavia l’esame finale deve avvenire in presenza. Il decreto ministeriale richiede che l’esame si svolga presso una “sede individuata dal responsabile scientifico”, il che, a mio avviso, esclude la possibilità di una sede virtuale e rende necessaria una sede fisica.

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Considerazioni sul corso di formazione iniziale

Ritengo che il corso di formazione iniziale sia un passaggio cruciale nella carriera di un amministratore, poiché rappresenta il primo approccio serio alla professione.

È quindi essenziale che il corso sia strutturato in modo completo e pratico. Per questa ragione, la scelta del corso non dovrebbe basarsi esclusivamente sul costo.

A mio avviso, ogni aspirante amministratore dovrebbe dedicare del tempo a confrontare i programmi di almeno tre o quattro corsi, selezionandoli con attenzione per garantire una preparazione adeguata e mirata.

L’inizio dell’attività di amministratore

Una volta verificati i requisiti preliminari e completato il corso di formazione iniziale, il neo-professionista può formalmente iniziare ad amministrare.

Tuttavia, consiglio vivamente di acquisire esperienza pratica. Avviare una propria attività richiede spesso un periodo di affiancamento presso uno studio o sotto la guida di un altro amministratore, per comprendere al meglio le dinamiche pratiche che vanno oltre la teoria. Sebbene non sia un passaggio obbligatorio, ritengo che sia estremamente utile.

Ideatore di Condominio Semplice (aggiornamento sintetico e concreto in ambito condominiale). Sono un avvocato e mi occupo esclusivamente ...

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