Registro fatture emesse: la guida al registro IVA vendite

Il Registro IVA delle fatture emesse è obbligatorio, salvo specifiche eccezioni, per la totalità dei soggetti passivi IVA. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste, come va compilato e gli eventuali casi di esonero

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Salvo poche eccezioni, la registrazione fatture emesse sullo specifico registro Iva anche conosciuto come il registro fatture emesse è un adempimento obbligatorio per la generalità dei soggetti passivi Iva che emettono fatture e trova specifica disciplina nell’art.  23 del D.P.R. n. 633/1972, ancorché vi siano anche altre disposizioni che ne regolano alcuni aspetti.

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Contenuto del registro fatture emesse

Il registro delle fatture emesse deve contenere i dati riguardanti tutte le operazioni attive per le quali è stata emessa fattura da parte del contribuente; inoltre dovranno essere annotati i dati relativi ad eventuali:

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  • autofatture emesse (ad esempio per omaggi),
  • note di credito,
  • integrazioni di fatture di acquisto nei casi di reverse charge o di acquisti intracomunitari.

Per ciascun documento del registro delle fatture di vendita dovranno essere indicati:

  • il numero progressivo;
  • la data di emissione;
  • l’ammontare imponibile dell’operazione e l’ammontare dell’imposta relativa, distinti secondo l’aliquota applicata;
  • nel caso di operazione non imponibili, esenti o non soggette deve essere indicato, invece dell’ammontare dell’imposta, il titolo di inapplicabilità della stessa ed eventualmente, la relativa norma di riferimento;
  • la ditta, la denominazione o la ragione sociale del cessionario del bene o del committente del servizio (mentre nel caso di autofatture vanno indicati i dati del cedente o del prestatore). Nel caso in cui l’altro contraente non sia un’impresa o una società o ente devono essere indicati, in luogo della ditta, denominazione o ragione sociale, il nome e il cognome.

Oltre a questi elementi obbligatori generalmente vengono riportati anche altri dati quali la data di registrazione, il totale della fattura, il codice fiscale o la partita iva del cliente, e nel caso in cui vi siano in fattura importi non rilevanti a fini Iva (esclusi dalla base imponibile) questi vanno annotati in modo distinto utilizzando uno specifico codice.

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Modalità e termini di registrazione fatture emesse

Le rilevazioni nel registro Iva vendite dovranno essere effettuate in ordine progressivo seguendo l’ordine di numerazione delle fatture e con riferimento alla loro data di emissione.

E’ possibile utilizzare anche diversi sezionali a seconda delle esigenze dell’impresa: ad esempio nel caso in cui vengano emesse sia fatture in forma cartacea che in forma elettronica (ad esempio le fatture verso la PA) le fatture devono essere registrate e conservate in appositi registri sezionali o in blocchi sezionali dello stesso registro, utilizzando una diversa numerazione.

L’annotazione del registro delle fatture emesse deve avvenire entro precisi termini, che variano in base al sistema di fatturazione adottato:

  • nel caso di fatturazione immediata, entro 15 giorni dalla data di emissione della stessa;
  • nel caso di fatturazione differita, entro la data di emissione, (nel caso di fatturazione differita il documento deve essere emesso entro il giorno 15 del mese successivo alla data di effettuazione dell’operazione), tuttavia con riferimento al mese di effettuazione.

Si vedano i seguenti esempi:

Esempio

La società Gamma srl stipula un contratto per la vendita di un macchinario in data 1 marzo per un importo di euro 10.000 + Iva; la consegna del bene avviene in data 21 marzo con contestuale emissione della fattura di vendita. La registrazione della fattura deve avvenire entro il giorno 5 aprile.

 

Esempio

Riprendendo i dati dell’esempio precedente, si ipotizzi che la società si avvalga della fatturazione differita e la consegna del bene avvenga con l’emissione di un documento di trasporto; la fattura deve essere emessa entro il giorno 15 aprile. In tal caso la registrazione della fattura dovrà avvenire entro la data di emissione, dunque entro il giorno 15 aprile.

Si noti tuttavia che in entrambi i casi descritti, indipendentemente dalla data registrazione della fattura, l’iva diviene esigibile e deve rientrare nella liquidazione periodica del mese (o del trimestre) di effettuazione dell’operazione, cioè nel mese in cui è avvenuta la consegna del bene.

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Casi di esonero dalla tenuta del registro iva vendite

Sono esonerati dalla tenuta del registro iva vendite:

  • i soggetti che effettuano solo operazioni esenti se optano per l’esonero dagli adempimenti;
  • i commercianti al minuto o assimilati (che effettuano le registrazioni delle vendite nel registro dei corrispettivi);
  • i soggetti in contabilità ordinaria che effettuano le registrazioni sul libro giornale (per gli imprenditori) o sul registro cronologico (per i professionisti) nei termini previsti dalla disciplina iva e che, su richiesta dell’Amministrazione finanziaria, siano in grado di fornire gli stessi dati che sarebbe stato necessario annotare sul registro;
  • in generale tutti i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità (ad esempio i contribuenti in regime forfettario).

Negli ultimi anni sempre più imprese affidandosi a software di fatturazione e contabilità professionali come Danea Easyfatt hanno semplificato la tenuta dei registri IVA obbligatori.

 

Dottore Commercialista e Revisore contabile a Trieste, se mi avessero domandato ai tempi dell’università “cosa farai da grande” non avrei mai risposto “il dottore commercialista”: ed invece ...

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