POS: cos’è, come funziona e quanti tipi ne esistono

Il POS è ormai indispensabile per accettare pagamenti dai clienti. Vediamo cos’è un POS, quali sono le principali tipologie e quali i costi da sostenere per acquistare e mantenere un terminale POS.

POS - cos'è, funzionamento, tipi
 

Il POS è il terminale tra i più usati per ricevere pagamenti digitali, in quanto garantisce velocità e sicurezza alle attività nella gestione delle transazioni.

Scopriamo tutto sul tema POS: cos’è, come funziona, di quali tipologie perché adottare un POS.

POS: cos’è e come funziona

Per capire cos’è il POS partiamo dal suo acronimo di origine anglosassone. Il termine POS significa per “Point of Sale” e può essere tradotto come “Punto di Vendita”.

Introdotto nel 1973 negli Stati Uniti, a partire dagli anni Ottanta, il POS ha visto una diffusione su scala planetaria, affermandosi come dispositivo di uso comune.

La sua affermazione è legata alle innovazioni inerenti i pagamenti digitali e agli sviluppi della tecnologia telematica. Si tratta di un dispositivo che permette di pagare presso un’attività commerciale senza il bisogno di contanti, ma attraverso una carta e oggi persino tramite smartphone e smartwatch.

Come funziona il POS? Possiamo riassumerlo in 4 principali punti:

  1. il cliente inserisce o appoggia sul POS la propria carta di pagamento (carta di credito, prepagata o bancomat);
  2. il POS invia la richiesta di addebito alla società che ha emesso la carta;
  3. se il saldo disponibile copre l’importo dell’acquisto e la banca emittente ha rilasciato l’autorizzazione, l’operazione va a buon fine;
  4. il POS emette una ricevuta della transazione al cliente cartacea, via mail o sms.

Quanti tipi di POS esistono

Una delle domande più frequenti che viene spontaneo porsi quando si parla di POS è: quanti tipi di POS esistono?

Le versioni del dispositivo presenti sul mercato sono diverse, motivo per cui orientarsi nella scelta può non essere semplice. Vediamo nel dettaglio le tre categorie principali oggi disponibili:

  1. POS fisso. È l’apparecchio al momento più diffuso, ovvero il classico POS fisico, ma non il più performante. Rappresenta il modello tradizionale, quello che abbiamo imparato a conoscere nel tempo e a utilizzare maggiormente.
  2. POS mobile. Una tipologia di POS nota anche come mPOS, è la diretta evoluzione del POS fisico. In questo caso la connessione è predisposta tramite Bluetooth e interessa smartphone e tablet. All’interno di questi dispositivi viene installata l’app del terminale permettendo così di effettuare il pagamento tramite il proprio dispositivo personale.
  3. POS digitale. É la versione più all’avanguardia e consente di ricevere pagamenti a distanza senza alcun bisogno di dotarsi di un dispositivo fisico. Infatti, il terminale viene sostituito da un link o un QR code che, una volta cliccato o scansionato, permette al cliente di accedere ad una piattaforma online sulla quale poter effettuare il pagamento elettronico.

Per capire meglio come funziona un POS digitale, facciamo l’esempio del software Easyfatt, dotato di un POS digitale integrato.

Easyfatt permette di ricevere pagamenti elettronici tramite Carta di Credito/Debito o Addebito Diretto Sepa, sostituendo il terminale fisico con:

  • Un bottone: inserito all’interno dei docugmenti in formato Pdf (fatture, fatture pro-forma, vendite al banco, preventivi, ordini clienti e ddt).
  • Un QR code specifico per l’azienda da stampare
  • Un link assegnato all’azienda e riutilizzabile che si può condividere WhatsApp, SMS oppure e-mail un link di incasso

Il cliente, una volta cliccato sul bottone o sul link, oppure scansionato il QR Code, sceglie il metodo di pagamento e procede al saldo in pochi istanti.

Tutto ciò è possibile grazie all’integrazione di Easyfatt con TS Pay, la piattaforma dei servizi di pagamento digitali erogati da TeamSystem Payments.

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Inoltre, una nuova tipologia di POS si sta affermando, il SoftPOS.
Si tratta di un’applicazione che è possibile scaricare sul proprio dispositivo mobile (smartphone o tablet) per renderlo un terminale per accettare pagamenti.
Questo annulla la necessità di doversi dotare di un POS fisico e abbatte la maggior parte degli sforzi e dei timori connessi all’utilizzo di un nuovo dispositivo.

Come avviene il pagamento tramite POS

Il pagamento tramite POS è diverso a seconda della tipologia di dispositivo.

  • Nel caso dei modelli tradizionali la connessione avviene via cavo di rete LAN o linea telefonica. L’autorizzazione alla banca viene attivata attraverso un chip installato sulla carta, che può essere letto a seconda del dispositivo secondo tre modalità:
    • inserendo la carta nella fessura in basso,
    • strisciando la carta nella parte laterale
    • tramite sistema contactless: necessita soltanto di appoggiare la carta al dispositivo. È quello a oggi più adoperato, complice la spiccata velocità e la comodità: diversamente dai precedenti non richiede di digitare alcun codice per le cifre non superiori ai 50 euro.
  • Nelle versioni mobile di POS, invece, il funzionamento dell’apparecchio avviene con sistema WiFI, senza la necessità di avere in dotazione un dispositivo dotato di SIM integrata.
  • Nei POS digitali, infine, l’apparecchio si trova sostituito da un QR code o da un link, attraverso il quale il cliente ha modo di accedere a una piattaforma online: è qui che avviene la transazione.

Tramite il POS digitale di Easyfatt, il cliente:

  • scansiona il QR Code, clicca sul bottone in fattura, oppure fa clic sul link personalizzato,
  • viene rimandato alla piattaforma TS Pay,
  • sceglie il metodo di pagamento (carta di credito/debito o addebito su conto corrente), inserisce i suoi dati e conferma la transazione.

I pagamenti che avvengono tramite il POS Digitale integrato in Easyfatt rispettano i più alti standard di sicurezza. Tutti i dati sensibili sono criptati e le transazioni vengono gestite nel rispetto della normativa antiriciclaggio.
Scopri tutto sul POS Digitale >

Quali sono i costi del POS?

I costi del POS sono diversi a seconda del tipo di dispositivo e del contratto con l’ente creditizio di riferimento.

I costi normalmente contemplati dai POS tradizionali sono:

  • costo sostenuto per avere un dispositivo fisso,
  • canone,
  • costo di installazione,
  • eventuali offerte speciali.

Va inoltre aggiunta una percentuale sulle transazioni, da calcolare a seconda del contratto stipulato con la propria banca. Si tratta di tanti piccoli importi che sommati possono raggiungere anche cifre non indifferenti.

Il POS Digitale di TS Pay integrato in Easyfatt, non comporta costi iniziali, né i canoni mensili e prevede commissioni per singole transazioni più basse della media di mercato (1,80% + 0,25€, contro i 2,70% + 0,30€ della media degli altri operatori di mercato).
Scopri i dettagli di termini e condizioni >

Perché adottare il POS

I motivi principali per cui adottare il POS sono i seguenti:

  • Per rispettare l’obbligo POS ed evitare eventuali sanzioni legate alla mancata accettazione dei pagamenti elettronici.
  • Per consentire ai clienti di pagare con metodi diversi e all’avanguardia.
  • Con il POS è possibile accettare valute differenti dall’euro. Si tratta quindi uno strumento utile per le transazioni internazionali.

Il POS è diventato uno strumento sempre più comune. I clienti, italiani e stranieri, lo danno ormai per scontato. Farsi trovare pronti non basta: per ottimizzare i vantaggi che questa modalità di pagamento permette di conseguire è necessario scegliere un POS al passo con i tempi.

Sono nata nel 1995 da un'idea a due passi da Padova. Sono dinamica, entusiasta e adoro creare soluzioni semplici per problemi complessi. Sono sempre sul pezzo e sono molto pignola, tanto che mi dicono ...

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